Nuovo capitolo di Aemilia nel modenese. Questa mattina a San Felice è stata posta sotto sequestro la società di Bruna Braga, moglie di Augusto Bianchini. Entrambi erano già stati coinvolti nel primo filone dell’inchiesta a gennaio.

Nuovi sviluppi dell’inchiesta Aemilia. Sequestrati beni per più di 20 milioni di Euro alla società Dueaenne di San felice sul Panaro in provincia di Modena. L’operazione condotta dei carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Modena ha coinvolto la legale rappresentante della ditta della bassa, Bruna Braga moglie di Augusto Bianchini a seguito del decreto di sequestro preventivo della società emesso dal gip del tribunale di bologna su richiesta della locale direzione distrettuale antimafia. Bianchini, assieme alla moglie, era già stato raggiunto lo scorso gennaio da una delle 117 misure di custodia cautelare disposte nell’ambito dell’operazione Aemilia. Secondo l’accusa la Dueaenne potrebbe essere una struttura societaria strumentale allo svolgimento delle attività della bianchini costruzioni , che aveva avuto un ruolo di primo piano a Finale Emilia nella ricostruzione post sisma del 2012. La rappresentante legale della società Bruna Braga, ora è indagata anche per concorso esterno in associazione mafiosa e intestazione fittizia di beni. L’imprenditrice era già stata arrestata lo scorso gennaio con l’accusa di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, illecita gestione, trasporto e intombamento di rifiuti pericolosi. Nella valutazione del Gip, gli elementi raccolti farebbero emergere nei confronti della donna una posizione vicina a quella del marito nel condurre le società e nei rapporti con il sodalizio criminale.