Il calcio va verso un altro stop, questa volta senza via d’uscita, almeno fino al 3 aprile. Il Consiglio Federale straordinario convocato domani alle 10 dalla Figc potrebbe chiudere per quasi un mese tutti gli stadi d’Italia. Lo scontro ai vertici è ai massimi termini: da una parte la Lega di A che vuole giocare a porte chiuse come prescritto dal Decreto del Governo di domenica, dall’altra Coni, Assocalciatori e ministro Spadafora che spingono perché si blocchi tutto, come già avvenuto in tutti gli altri sport. La decisione sembra ormai presa e metterebbe probabilmente una pietra tombale sul campionato di Lega Pro, che nei gironi A e B è fermo già da quasi un mese. In attesa delle decisioni il Carpi anche oggi si allenerà in vista della gara di mercoledì 11 a Salò, ancora virtualmente in calendario. Il Modena invece sa già che sabato 14 non giocherà il derby di Reggio Emilia e ieri ha richiamato in fretta in città, dopo l’uscita del Decreto, i suoi giocatori che erano a casa visto lo stop agli allenamenti. Ieri la Reggiana ha confermato la positività al Coronavirus del difensore Favalli, venuto a contatto a Crema col nonno a sua volta positivo. L’ultimo allenamento è stato svolto il 29 febbraio, poi la società ha bloccato le sedute e ora sono in quarantena per due settimane 45 persone fra giocatori, staff, massaggiatori e dirigenti che hanno avuto contatti con lo spogliatoio. Niente derby dunque per il Modena, ma è possibile che da domani sia tutto il calcio a dire stop.