Dopo l’abolizione dei test d’ingresso e l’introduzione del discusso “semestre filtro”, dal Ministero dell’Università e della Ricerca arriva un ampliamento da 2800 posti, su scala nazionale, per fare fronte alla difficoltà di reperire personale medico.
Una novità che rappresenta una vera e propria rivoluzione per le facoltà universitarie di medicina. Numeri attenzionati anche dalla sanità modenese, che da anni si confronta con problemi legati alla carenza di organico. Nel prossimo anno accademico Unimore potrà formare 221 medici, 17 professionisti in più rispetto all’anno passato. Un numero a cui sono vanno aggiunti 9 posti, destinati a studenti extracomunitari residenti all’estero.
Per odontoiatria le cifre dell’ateneo modenese restano invece immutate e pari a 20, nonostante un incremento di 239 posti in tutta Italia.
Nessuna novità anche per quanto riguarda le professioni sanitarie, altro importante serbatoio di professioni chiave nell’ambito della salute modenese. Tra i corsi di laurea interessati, tutti ad accesso programmato, spiccano quelli in infermieristica, ostetricia, fisioterapia e logopedia. Figure per le quali l’ateneo ha mantenuto invariato il fabbisogno richiesto al Ministero per l’anno accademico 2025/2026, pari a 418 futuri professionisti.