Una distesa di fiori lilla ha avvolto il feretro di Alice Neri. Questa mattina, nella chiesa parrocchiale di Ravarino, la comunità si è stretta nel dolore per dare l’ultimo saluto alla giovane mamma e moglie uccisa brutalmente nel novembre del 2022 a Fossa di Concordia. Da allora, sono passati quasi tre anni. Tre anni di attesa, di domande, di silenzi. E oggi, finalmente, il momento del commiato. Il corteo funebre è partito intorno alle 9.30 dalla camera ardente allestita da Terracielo Funeral Home di Modena, e ha raggiunto la chiesa di Ravarino per una cerimonia riservata, ma carica di significato. All’arrivo della bara, trasportata dalle onoranze funebri Gianni Gibellini, un lungo applauso ha accolto Alice sul sagrato della chiesa. Circa un centinaio le persone presenti, tra cui amici, parenti, cittadini, ma anche autorità. Hanno preso parte alle esequie i sindaci di Concordia e Ravarino, il vicesindaco di Modena Francesca Maletti e la senatrice Vincenza Rando, presente anche i legali di parte civile Cosimo Zaccaria e Marco Pellegrini e la procuratrice Claudia Natalini. In prima fila, la sofferenza dei genitori, del fratello e del marito, stretti in un dolore composto e uniti nel gesto di poter finalmente dare ad Alice una degna sepoltura e l’ultimo saluto che merita. La cerimonia funebre è cominciata alle 10, celebrata in forma privata, il silenzio ha parlato più di ogni parola. Un silenzio che racconta una ferita ancora aperta, ma anche un primo passo verso la pace. Dopo la cerimonia, Alice è stata cremata: i suoi resti resteranno accanto alla madre. Un ultimo gesto d’amore per una giovane donna che, a 32 anni, ha visto la sua vita spezzata troppo presto.