Dalla mattina alla sera, la via di casa sua si trasforma in una piccola Woodstock: migliaia di fan arrivano da tutta Italia e anche dall’estero, con la speranza di un selfie, un autografo o semplicemente di vederlo dal vivo. Alcuni, addirittura, si fanno firmare una parte del corpo, pronti a trasformarlo in un tatuaggio permanente, un tributo indelebile al loro idolo. È la febbre del “Blasco” che torna nella sua amata Zocca, dopo il tour e i concerti negli stadi. Un richiamo che nessuno vuole perdersi. Il sindaco, più volte, ha sollevato la questione dell’enorme afflusso, cercando soluzioni per gestire l’invasione pacifica ma incessante dei fan. Ormai, però, questa realtà è diventata un tratto distintivo del paese, un filo invisibile che lega tutti al rocker. Lui non si tira mai indietro: con la sua calma inconfondibile, esce ogni giorno almeno due volte, a piedi o in sella alla sua bici fino al suo bar di fiducia, il Bibap, dove regala ai fan piccoli, preziosi momenti. Gesti semplici, non scontati, che per chi lo incontra diventano ricordi indimenticabili. Come le sue canzoni.

TUTTI A VASCOLAND, PELLEGRINAGGIO ROCK A ZOCCA PER IL BLASCO
Sono sempre tanti i fan che ogni estate vanno in pellegrinaggio davanti all’abitazione di Vasco Rossi a Zocca o al bar Bibap da lui frequentato per un selfie, un autografo, un saluto. Un richiamo che nessuno vuole perdersi.