Da domani, mercoledì 10 dicembre terminano, a Modena così come nel resto della regione, le misure emergenziali attivate da Arpae sulla base delle previsioni di superamento dei valori limite giornalieri delle PM10.
Si ritorna, quindi, alla manovra ordinaria, che prevede nell’area cittadina compresa all’interno delle tangenziali il divieto di circolazione per: i veicoli a benzina euro 0, euro 1 ed euro 2; i veicoli diesel euro 0, euro 1, euro 2, euro 3 ed euro 4; i veicoli Gpl/benzina o metano/benzina euro 0 (pre euro), euro 1 ed euro 2; i ciclomotori e i motocicli euro 0 (pre euro), euro 1 ed euro 2.
Le limitazioni si applicano nell’area compresa all’interno delle tangenziali nord Pirandello, Carducci e Pasternak, via Nuova Estense, strada Bellaria, strada Contrada, via Giardini, complanare Einaudi, strada Modena-Sassuolo, tangenziale Mistral. È comunque sempre possibile, per tutti i veicoli, circolare sulle strade che conducono ai parcheggi scambiatori e alle strutture ospedaliere anche se all’interno dell’anello delle tangenziali.
Rimangono in vigore fino al 31 dicembre le misure locali aggiuntive dovute al raggiungimento del 25esimo giorno di superamento del valore limite giornaliero di PM10 da inizio anno su tutto il territorio comunale: il divieto di utilizzo nelle unità immobiliari di ogni tipo di generatore di calore domestico alimentato a biomassa legnosa (legna, pellet, cippato, altro); il divieto di combustione all’aperto anche con l’utilizzo di barbecue a carbonella o legna.
Nell’ambito della manovra ordinaria, sono inoltre in vigore anche il divieto di effettuare operazioni di abbruciamento di residui vegetali e l’obbligo di mantenere la temperatura di 19 gradi al massimo negli ambienti di vita riscaldati: nelle case, negli uffici, nei luoghi per le attività ricreative associative o di culto, nelle attività commerciali. Nei luoghi che ospitano attività industriali ed artigianali, la temperatura potrà essere al massimo di 17 gradi. Sono esclusi da queste indicazioni, che hanno validità fino al 15 aprile 2026, gli ospedali e le case di cura, le scuole e i luoghi che ospitano attività sportive.




































