Dal primo gennaio, la tessera sanitaria è obbligatoria per chi gioca alle slot e al videolottery. Con l’arrivo del nuovo anno è diventato necessario dimostrare – documento magnetico alla mano – di essere maggiorenni per accedere agli apparecchi. Una novità prevista da tempo, che non ha trovato impreparata l’industria dei giochi. Sarebbero infatti numerose le macchine, installate esclusivamente in sale dedicate e dall’accesso vietato ai minorenni, già provviste di un dispositivo per leggere le tessere sanitarie, come vuole la novità portata dalla legge, che ha già fatto sentire i suoi effetti. I primi giorni del 2020 infatti hanno visto un calo significativo nell’attività delle sale: in tante, diversi giocatori non hanno potuto giocare perché sprovvisti di tessera. Inoltre, spiegano i gestori, molti sono spaventati dall’utilizzo della tessera perché ritengono sia utilizzata per “schedarli” come giocatori, e ancora: se prima si poteva giocare contemporaneamente con più macchinette ora si può giocare ad una sola slot per volta. Stando a stime fornite da Agipronews – nei primi tre giorni dell’anno, a livello nazionale, il provvedimento sarebbe costato almeno 10 milioni di euro complessivi. Intanto a Modena sono previsti fino a 500 euro all’anno di contributi per quelle attività non basate sul gioco d’azzardo, come i bar, che quest’anno sceglieranno di fare a meno delle slot. Una settantina le attività che ad oggi hanno scelto di rinunciare alle macchine da gioco.