Nel video l’intervista a Alessandro De Nicola, Segretario Cgil Modena
Un fiume di bandiere rosse e quasi duemila persone hanno sfilato questa mattina per le strade di Modena, in occasione dello sciopero generale indetto dalla Cgil contro la manovra di bilancio 2026. Il corteo è partito intorno alle dieci dal Policlinico, punto scelto per sottolineare anche la condizione critica della sanità pubblica, compresa quella locale; ha attraversato via Emilia Est per raggiungere il centro storico, accompagnato da lavoratori del settore pubblico e privato, pensionati, studenti e rappresentanti di associazioni e movimenti del territorio. La mobilitazione modenese si inserisce in una più ampia giornata nazionale di fermo del lavoro, proclamata per contestare una manovra giudicata dai promotori insufficiente su salari, pensioni, welfare e servizi pubblici. Al centro della rivendicazione anche la scuola, alle prese con organici insufficienti, edifici datati e risorse considerate inadeguate; l’aumento delle spese militari per la difesa. Sul territorio modenese a pesare anche il rallentamento della produzione industriale, l’aumento della cassa integrazione e la crescita dei costi dell’abitare.







































