Da ieri è entrato in vigore il decreto interministeriale – firmato dai ministri di Ambiente e Economia, Pichetto Fratin e Giorgetti – che avvia il processo di riallineamento delle accise su benzina e gasolio.
Questa misura mira a uniformare progressivamente, nel corso di cinque anni, le imposte sui due principali carburanti in uso.
Le accise gravano rispettivamente per il 35% e il 38% sul costo complessivo dei carburanti: il risultato di questo riallineamento è una diminuzione delle accise sulla benzina e un aumento di quelle sul gasolio.
Le aliquote delle accise sono rideterminate nelle seguenti misure: 71,34 centesimi di euro per litro per la benzina e 63,24 centesimi di euro per litro per il gasolio.
Il piano prevede un incremento annuale dell’accisa sul gasolio di 1,5 centesimi e una corrispondente riduzione per la benzina, fino a raggiungere un’aliquota comune di 67,25 centesimi al litro, entro il 2030.
Secondo le stime dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, per chi effettua due pieni a settimana, con l’auto a benzina, avrà un risparmio annuo di circa 84 euro, mentre chi ha l’auto diesel subirà un aggravio annuo di circa 67 euro.
Le maggiori entrate derivanti dall’aumento delle accise sul gasolio saranno destinate al Fondo nazionale per il trasporto pubblico locale, con l’obiettivo di migliorare i servizi e promuovere la mobilità sostenibile.