Niente quorum per i cinque quesiti referendari su lavoro e cittadinanza. Le urne si sono chiuse alle 15 con un’affluenza complessiva del 30,58%, circa venti punti percentuali in meno rispetto al 50+1 necessario per validare il referendum. L’Emilia-Romagna si è confermata la seconda regione con il più alto numero di votanti, pari al 38,09% degli aventi diritto andati alle urne. Una partecipazione più elevata si è registrata solo in Toscana, che ha segnato un 39,10% di affluenza. Guardando entro i confini dell’Emilia-Romagna, a Modena ha votato il 39,37% degli elettori, la terza più elevata dopo Bologna e Reggio Emilia. Nel nostro territorio si è confermato il trend già evidenziato durante il primo giorno di votazioni: i comuni montani sono in generale quelli che hanno partecipato meno, Fiumalbo ha avuto la più scarsa affluenza della provincia, non arrivando a toccare nemmeno il 15% degli aventi diritto. Nonantola è il comune in cui si è votato di più, con un 46,23% di affluenza; comunque, non sufficiente a proclamare un “mini quorum” all’interno del comune. A Modena città è andato alle urne il 43,88% degli elettori. La soglia del 40% è stata superata in 14 comuni nella nostra provincia.