Niente Carcere per i cinque giovani indagati per i disordini avvenuti al termine del maxi-rave di Halloween nell’ex stabilimento Bugatti di Campogalliano. Il Tribunale del Riesame di Bologna ha infatti respinto l’appello presentato dalla Procura contro la decisione del gip di Modena, che aveva disposto misure cautelari limitate agli obblighi di dimora. Secondo l’accusa, all’uscita dallo stabilimento occupato, la sera del 2 novembre, gli indagati, a bordo di camper e automobili, avrebbero tentato di forzare il cordone delle forze dell’ordine per sottrarsi ai controlli, mettendo concretamente in pericolo la vita degli agenti. In particolare, due funzionari di polizia sarebbero stati costretti a scostarsi all’ultimo momento per evitare di essere investiti, riportando comunque alcune lesioni. Per questi fatti, i cinque giovani, di età compresa tra i 22 e i 34 anni, erano stati arrestati con l’accusa di resistenza e lesioni. La Procura, rappresentata dal sostituto procuratore Amara, aveva richiesto la custodia cautelare in carcere per i tre conducenti dei mezzi e gli arresti domiciliari per gli altri due indagati presenti a bordo. I giudici del Riesame, però, hanno ritenuto non sussistenti i presupposti per l’inasprimento delle misure, rigettando l’istanza. Nel provvedimento depositato, il collegio ha disposto soltanto un ulteriore obbligo di dimora, nel Riminese, per uno degli indagati, che si aggiunge ai due già stabiliti dal gip. Resta quindi confermato l’impianto cautelare meno restrittivo deciso in precedenza, in attesa dei successivi sviluppi giudiziari.

RAVE PARTY, NIENTE CARCERE PER I CINQUE INDAGATI DOPO I DISORDINI
È stata respinta dal Tribunale del Riesame la richiesta di carcere per i cinque giovani indagati per il rave party organizzato abusivamente per Halloween all’ex Bugatti di Campogalliano. I giudici hanno disposto solo obblighi di dimora






































