La Corte d’Appello di Bologna ha confermato ieri la condanna a 21 anni di carcere per Carlo Evangelisti. L’uomo (ora 51 anni) è accusato di aver ucciso la madre, Milena Calanchi (71 anni), nella loro casa di Modena, in via dei Manzini. Accadde nella notte tra il 15 e il 16 novembre 2021. Già a giugno 2024, davanti alla Corte d’Assise, Evangelisti era stato condannato a 21 anni per omicidio volontario, a fronte della richiesta di ergastolo da parte del pubblico ministero. Secondo la ricostruzione, dopo un ennesimo litigio (forse a causa dalla dipendenza dall’alcol del figlio), Evangelisti avrebbe colpito la madre e poi sarebbe saltato sopra al corpo della donna, procurandole un trauma costale e lesioni agli organi vitali. In primo grado, la difesa aveva contestato questa ricostruzione, affermando che Evangelisti non era saltato sul corpo della madre, ma le era caduto in maniera accidentale addosso, finendo poi in uno stato di torpore causato dall’alcol, rendendosi conto solo in seguito di quanto accaduto. A trovare il corpo della vittima erano stati i Vigili del Fuoco e gli agenti della Squadra Mobile di Modena. L’appello fu presentato dall’ex legale di Evangelisti, l’avvocato modenese Roberto Ghini, ora sostituito dall’avvocato bolognese Luca Sebastiani, che ha chiesto altresì la riqualificazione da omicidio volontario a omicidio colposo o preterintenzionale, con esclusione dell’aggravante del maltrattamento in famiglia. La Procura, tuttavia, ieri ha ribadito le ragioni della condanna in primo grado e la Corte d’Appello ha confermato i 21 anni di carcere. Carlo Evangelisti resta, quindi, al Sant’Anna di Modena, dove si trova dalle ore immediatamente successive all’omicidio della madre. Le motivazioni della sentenza-bis sono attese entro 75 giorni. “Faremo senz’altro ricorso in Cassazione”, ha già annunciato l’avvocato di Evangelisti.