Nel video l’intervista a:
– Davide Venturelli, Sindaco di Pavullo
– Giuseppe Ballotti, Sindaco di Montecreto
– Eugenia Valacchi, Soprintendente archeologia belle arti e paesaggio
Dopo sei anni di stop torna a respirare il Ponte di Olina. Il gioiello in pietra del 1522 che da secoli collega Pavullo e Montecreto ha aperto stamattina dopo un iter lungo e accidentato che ha messo alla prova la comunità a causa dei disagi provocati dalla sua chiusura. Il taglio del nastro alla presenza delle autorità cittadine e di molti curiosi ha segnato il ritorno di uno dei simboli più riconoscibili dell’Appennino modenese finalmente restituito al suo antico splendore. I lavori sono stati ultimati grazie a un finanziamento aggiuntivo da 150 mila euro del ministero della Cultura che ha permesso di completare gli interventi di messa in sicurezza avviati nel 2022 con un primo stanziamento da 400 mila euro. L’aumento dei costi post Covid aveva infatti rallentato il cantiere lasciando in sospeso il consolidamento della struttura storica che già nel 2019 era stata chiusa al traffico veicolare e nel 2022 anche ai pedoni per infiltrazioni d’acqua nelle murature. Con la riapertura l’accesso sarà consentito solo a pedoni e biciclette una scelta ritenuta indispensabile dal primo cittadino per preservare la stabilità del ponte messa a dura prova per decenni dal passaggio dei mezzi pesanti e dalle piene dello Scoltenna.







































