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Cala lo stipendio di Marchionne Nel 2013 “solo” 5,7 milioni


Sergio Marchionne come a.d. di Fiat ha ricevuto nel 2013 un compenso totale di 3,6 milioni, quindi 900mila euro circa in meno rispetto al 2012. Inoltre Marchionne ha maturato il diritto a 2,3 milioni di azioni Fiat ma non he ha beneficiato. Per CNH a Marchionne è stato riconosciuto un compenso totale 2,1 milioni. A PAGINA 22

Giuditta Pini augura ai deputati la fine del marito di Lorena Bobbit


«Che lo spirito di Lorena Bobbit accompagni stanotte i colleghi che hanno bocciato l’emendamento #paritadigenere». E’ il tweet che la deputata modenese del Pd Giuditta Pini ha scritto dopo la bocciatura in aula dell’emendamento sulle quote rosa. Lorena Bobbit è la donna diventata famosa per aver tagliato il pene al marito. A PAGINA 9

Dubbi Cna sull’efficacia del Job Act


«Non aspettiamoci miracoli sull’occupazione»

Il ‘jobs act’ di Renzi non è la panacea a tutti i mali del lavoro. Lo sostiene la Cna di Modena che, nel confuso vociare sui provvedimenti che nessuno in realtà ha ancora visto, mette un punto fermo: «Togliamoci dalla testa l’idea che qualsiasi intervento sul lavoro possa avere ripercussioni di una certa rilevanza sulla occupazione». L’associazione sottolinea che «il più grande problema delle imprese è avere commesse». E non è un problema certo da poco. Non è dunque che d’incanto le aziende «inizino ad assumere soltanto perchè vengono diminuiti questioni – seppur importanti – come costi e burocrazia. Certo, questi sono nodi da sciogliere, ma il vero problema è che manca la domanda». E fino «a quando non riprende saranno guai». In questa situazione «è utile ridurre il cuneo fiscale per permettere alle imprese di pagare meno e ai dipendenti di avere in tasca qualche soldo in più da spendere». Ma i risultati non potranno essere miracolosi. «Magari l’occupazione dipendesse dai costi e dalla burocrazia – rimarca Cna -: la soluzione sarebbe molto più semplice…». Lo stato di salute delle aziende non è buono: «In questi 6 anni di grossa crisi il livello di produzione delle piccole e medie imprese è passato da 100 a circa 83. Questo significa che producono il 20% in meno rispetto a quello di quando si era arrivati ai massimi delle produzioni». L’Istat nei giorni scorsi «ha sentenziato che si sono persi 10 anni di Pil: il problema è quello. Dinnanzi a fatti come questo, come possiamo pensare di avere una ripresa dal punto di vista dell’occupazione semplicemente con interventi che non vanno a incidere più di tanto sulla domanda? Ciò non toglie che naturalmente qualsiasi misura può servire. Ma attenzione: non crediamo che d’incanto si torni a livelli di occupazione del 2007. Non sarà così, purtroppo».

S’erano tanto amati


Veleno tra Pd e sindacato rosso

Pd e Cgil, una rottura che fa rumore Le ripercussioni sul nostro territorio


La segretaria Scacchetti: «Renzi in continuità con Berlusconi»

Palleggi


Pelé punta su Neymar: «Dimenticare il 1950» Pelé punta sul contributo di Neymar per condurre il Brasile alla vittoria nel Mondiale e cancellare così il doloroso ricordo dell’ultima volta che il paese sudamericano ha ospitato il torneo. “O Rey” aveva appena 9 anni quando la Selecao venne sconfitta dall’Uruguay nella finale del 1950. Pelé, a soli 17 anni, condusse poi i verdeoro al trionfo otto anni dopo, seguito dai successi nel 1962 e nel 1970. Con il Brasile tornato ad ospitare il Mondiale i riflettori sono tutti sul 22enne attaccante del Barcellona, autore di una tripletta nell’ultima amichevole contro il Sudafrica. «Neymar è un grande giocatore. Lo conosco molto bene, perché ha giocato per il Santos dove mio figlio ha giocato nelle squadre giovanili», ha spiegato Pelé in una conferenza stampa al municipio di Parigi, dove il trofeo della Coppa del Mondo è da domenica in esposizione. »E’ importante che Neymar giochi nel Barcellona, lontano dal Brasile è maturato come esperienza». Lo Zenit ha esonerato Spalletti dopo 5 anni Notizie clamorose dalla Russia. Secondo il portale ‘Sport Express’ lo Zenit San Pietroburgo avrebbe esonerato Luciano Spalletti e nominato come nuovo allenatore Sergei Semak. L’esonero di Spalletti sarebbe stato deciso al termine della riunione del Consiglio di Amministrazione del club che si è svolta ieri e alla quale ha preso parte lo stesso allenatore toscano. Sempre secondo Sport Express, Spalletti paga il pessimo inizio di 2014. Sotto la guida del 55enne tecnico di Certaldo dal 2009, la squadra di San Pietroburgo ha vinto due volte il campionato russo (2010 e 2011/12), una Coppa di Russia, una Supercoppa e ha sempre partecipato alla Champions League. Marrone e Zaza da ieri allo stage azzurro Si sono radunati ieri a Roma i 31 calciatori convocati da Cesare Prandelli per uno stage che, a tre mesi dal Mondiale brasiliano, consentirà al commissario tecnico di vedere all’opera alcuni dei giovani più interessanti del nostro campionato. Questo l’elenco dei convocati. Portieri: Bardi (Livorno), Leali (Spezia), Mirante (Parma), Perin (Genoa), Scuffet (Udinese). Difensori: Biraghi (Catania), Brivio (Atalanta), Camporese (Cesena), Ceccherini (Livorno), Darmian (Torino), De Silvestri (Sampdoria), Murru (Cagliari), Romagnoli (Roma) subito tornato a casa per problemi muscolari, Rugani (Empoli). Centrocampisti: Baselli (Atalanta), Bellomo (Spezia), Benassi (Livorno), Bernardeschi (Crotone), Bertolacci (Genoa), Bonaventura (Atalanta), Dezi (Crotone), Gagliardini (Cesena), Marrone (Sassuolo), Soriano (Sampdoria), Viviani (Latina). Attaccanti: Cerri (Parma), Comi (Virtus Lanciano), Gabbiadini (Sampdoria), Paloschi (Chievo Verona), Sau (Cagliari), Zaza (Sassuolo).

Sarà un Milan rischiatutto


O la va o la spacca con l’Atletico Madrid Galliani ci crede: «Vogliamo l’impresa»

L’Atletico «in casa è una squadra pericolosa, tosta e dura, ci sarà da battagliare». Sono le parole di Adriano Galliani, amministratore delegato del Milan, prima di imbarcarsi con la squadra per Madrid, dove oggi i rossoneri affronteranno la squadra di Simeone per il ritorno degli ottavi di Champions dopo la sconfitta per 1-0 dell’andata. La speranza, spiega il dirigente, è quella di tornare «con la qualificazione». «Abbiamo recuperato diversi giocatori, quasi tutti i lungodegenti, affrontiamo l’Atletico nelle migliori condizioni», spiega Galliani. «Kakà può tornare Kakà in partite come queste? Speriamo, lui come tutti gli altri. Balotelli? Ha un po’ di dolore, è normale, ma credo potrà conviverci». Non siamo né pallidi né arrossati, stiamo cercando di fare del nostro meglio per arrivare il più in alto possibile», garantisce Galliani. «Nessuno snobba l’Europa League, assolutamente». La classifica, che vede la Juve in testa con il doppio dei punti del Milan, «fa male, è un’annata così», sottolinea l’ad rossonero che però analizza: «La Juve ha fatto due settimi posti prima di vincere due scudetti. L’Inter è fuori dalle coppe da tanto, la Roma da anni non gioca la Champions, la Fiorentina da cinque. Quest’anno – prosegue – succede a noi, speriamo di fare un bel finale di stagione, succede a tutti annata senza coppe». «Gli episodi? Non mi piace il vittimismo, il Milan è il Milan, sta facendo una stagione così, dobbiamo riscattarci a Madrid», commenta ancora Galliani che chiarisce su una sua recente dichiarazione, “vincere giocando male”’. «È evidente che giocando bene si vince, era una battuta», dice il dirigente rossonero. «La filosofia del Milan da 28 anni, da quando è presidente Silvio Berlusconi, è cercare il risultato con il bel gioco». «È un’impresa difficile ma – ricorda – quando qualche anno fa si fece 2-2 con il Bayern e andammo a vincere a Monaco con i gol di Seedorf e Inzaghi era una partita altrettanto difficile. Ci proviamo di sicuro». In quanto ad un ‘bilancio’ della gestione Seedorf, Galliani spiega: «Non si dà nessun giudizio, è l’allenatore che abbiamo scelto, ha due anni di contratto». Ambiente tutt’altro che tranquillo in casa “conchoneros”. «Mi attendo il miglior Milan». Diego Simeone, allenatore dell’Atletico Madrid, manifesta prudenza in vista del ritorno degli ottavi allo stadio “Calderon”. Quella rossonera, spiega in conferenza il tecnico argentino, «è una squadra molto forte, un’istituzione del calcio. E’ abituata a giocare questa competizione e ha giocatori con grande talento. E una squadra così in un incontro decisivo può essere pericolosa a prescindere dal risultato dell’andata». Il “Cholo” mette in guardia i suoi da Balotelli: «E’ un giocatore che sposta gli equilibri, però dobbiamo stare attenti anche a chi gli fa arrivare i palloni, come De Sciglio, Muntari, Emanuelson che negli spazi possono rendersi pericolosi»A.

Champions League


Questa sera la partita che vale una stagione

Il presidente del Bayern Hoeness ammette: «Ho evaso 18,5 milioni»


«Ho evaso le tasse». Uli Hoeness, presidente del Bayern Monaco, ammette la sua colpevolezza nel giorno di apertura del processo che lo vede coinvolto. Il legale del patron, Hann Feigen, ha addirittura dichiarato alla corte che il suo cliente avrebbe eluso 18,5 milioni di euro, una cifra molto più alta di quella indicata dall’accusa, ovvero 3,5 milioni. Davanti alla corte, Hoeness, proprietario di un’azienda che si occupa di salsicce e salumi, si è dichiarato contento che tutti i dettagli siano stati messi «sul tavolo in maniera trasparente». «Sono profondamente dispiaciuto per quanto ho fatto», ha quindi aggiunto. «Farò tutto il necessario per garantire che questo capitolo per me spiacevole si chiuda». Hoeness ha anche sottolineato di aver donato milioni di euro in beneficenza: «Non sono un parassita sociale», si è difeso. Il verdetto è atteso per giovedì. Lo stesso Hoeness aveva ammesso l’evasione nei primi mesi del 2013 e una parte del processo dovrà determinare se lo fece perché già a conoscenza dell’inchiesta che lo riguardava oppure per altri motivi. Se sarà riconosciuto colpevole, Hoeness rischia una pena che può andare da una multa fino a 10 anni di carcere.

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