Di storie curiose, o bizzarre, ne è pieno il mondo. E questa non è da meno. Parliamo dello strano caso pubblicato sul Corriere della Sera e rilanciato ieri da varie testate online. La protagonista è una modenese che ad un certo punto della sua vita si rivolge ad una clinica medica per alcuni accertamenti e ne esce con una diagnosi: «Signora, lei è incinta». Una di quelle frasi che milioni di donne aspettano con ansia di sentirsi dire. Non lei, che aveva qualche difficoltà a dirlo al proprio compagno. In una versione della storia luomo sarebbe sterile, mentre in altre non avrebbe rapporti sessuali da mesi con la donna. Fatto sta che, evidentemente, in entrambi i casi non può essere lui il padre di quel bambino. E così parte la lite furibonda, con tanto di piatti che volano (si fa per dire) eccetera, eccetera. Insomma, la modenese si trova da sola con un bebè in arrivo. Anzi, sola e basta, perché ad unaltra visita di controllo scopre che non è incinta, e non lo è mai stata. Si rivolge così ad un avvocato che intenta causa alla clinica medica che le aveva fatto credere di essere incinta, scatenando così la reazione a catena. La fine della (strana) storia è che, grazie ad un accordo extragiudiziale, la donna ottiene 15mila euro di risarcimento. Soldi, al posto di un fidanzato e un bebè.