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Il Comune accelera sulle regole Unesco Ma i negozianti si mettono di traverso


«Colpo di mano inaccettabile. Se ne occupi il prossimo sindaco»

CR7 è il giocatore più ricco Gigi Buffon al nono posto


E’ Cristiano Ronaldo il calciatore più ricco al Mondo davanti al grande rivale Lionel Messi. Gigi Buffon è invece il primo italiano, unico nella top ten al nono posto assoluto. E’ quanto emrge da una classifica stilata dal sito “Goal.com” basata su una stima dei patrimoni solo dei giocatori ancora in attività. Nella graduatoria non è infatti preso in considerazione uno come David Beckham, autentico status symbol e mago degli affari per il modo in cui ha sfruttato il “suo”’ brand. Ronaldo, fresco di Pallone d’Oro, ha un patrimonio stimato di 148 milioni di euro. Al secondo posto c’è Messi battuto per “soli” due milioni di euro. Sul podio anche Samuel Eto’o, terzo con 85 milioni di patrimonio. Quarto Wayne Rooney con 84, quinto Ricardo Kakà con 82 davanti a Neymar con 80, Ronaldinho con 78 e Zlatan Ibrahimovic con 69. Al nono posto c’è Gigi Buffon con un patrimonio stimato di 63 milioni, la top ten è chiusa da Thierry Henry dei New York Red Bulls con 57 milioni.

Un buon punto di (ri)partenza Adesso manca solo la vittoria


Nicola Sansone: «Ci giochiamo tutto contro il Catania»

Un punto non si butta mai via, soprattutto quando interrompe una serie di 7 sconfitte consecutive. Il rientro in panchina di Eusebio Di Francesco coincide con il pareggio di Bologna, e al Dall’Ara i neroverdi hanno fatto una buonissima impressione. La reazione c’è stata, i miglioramenti sul piano del gioco pure, le occasioni migliori le hanno avute proprio gli ospiti, e fra queste c’è la traversa colpita da Nicola Sansone, uno su cui Piazza Risorgimento ha investito molto, ma che però con Malesani non trovava spazio. L’ex Parma ha fatto una buona gara e avuto i palloni migliori da mettere alle spalle di Curci: «Mi è mancata un po’ di fortuna – dice Sansone – nelle due occasioni che mi sono capitate, la prossima volta vicino alla porta cercherò di metterci più cattiveria. Questo risultato per noi deve essere un punto di partenza, a Bologna potevamo vincere, ma non è accaduto, speriamo di riuscirci la prossima volta che giocheremo». Di Francesco gli ha dato fiducia come non succedeva da tempo: «C’è bisogno di tutti, non importa chi gioca, la cosa fondamentale è che la squadra faccia dei punti. La gara di Bologna deve essere per la squadra un punto di partenza, noi giocatori nelle undici partite che ancora mancano faremo di tutto per salvarci». Il prossimo incontro è la sfida salvezza con il Catania: «Faremo di tutto per vincerla, è uno scontro diretto e molto importante per il nostro futuro, è vero che mancano tante partite alla fine della stagione, il distacco dalle altre è aumentato, se ci metteremo la personalità mostrata a Bologna e la grinta, lotteremo fino all’ultima giornata di campionato». Nel derby emiliano sono arrivate delle buone notizie da diversi punti di vista, è mancata solo la vittoria, se lo spirito sarà veramente questo fino al 18 maggio, le speranze saranno ancora vive. Ora però il Sassuolo deve tornare a vincere, ritrovare quegli uomini chiave come Berardi (out ancora per due giornate di squalifica) che lo scorso anno sono riusciti a trascinare la piccola Sassuolo fino all’olimpo del pallone. Gran parte del destino neroverde dipenderà dallo scontro diretto del Mapei Stadium con il Catania, una gara che può dire tantissimo in molte direzioni. Gli etnei sono in ripresa, il ritorno di Rolando Maran ha galvanizzato un team che vale molto di più dell’attuale graduatoria, una similitudine calzante pure per l’attuale Sassuolo uscito decisamente diverso dal recente mercato di gennaio, ora il resto dovrà farlo Eusebio DI Francesco con le sue intuizioni tattiche e la grinta che ha già mostrato al Dall’Ara. La speranza di salvarsi è viva, va alimentata con le vittorie. n (g.a)

6/9 mesi di stop per Strootman


Addio mondiale, la Roma perde il suo uomo migliore

Possibile rottura del menisco e lesione dei legamenti e del tubo mediale. Sarebbe questa la diagnosi degli esami strumentali al ginocchio sinistro cui si è sottoposto al Policlinico Gemelli il centrocampista della Roma Kevin Strootman, infortunatosi domenica nel posticipo contro il Napoli. E’ quanto scrive il sito olandese “Voetbal international”. Un infortunio che costringerebbe, se confermato, ad uno stop di almeno nove mesi. Non sarebbe ancora chiara la necessità di un intervento chirurgico ma la certezza è che Strootman salterebbe i Mondiali con la nazionale olandese. La Roma ha poi confermato le anticipazioni della stampa olandese legate all’esito della risonanza magnatica a cui si è sottoposto Strootman. «Lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro con possibile interessamento meniscale», ha spiegato in una nota il club giallorosso. «Nei prossimi giorni – si legge – il giocatore sarà sottoposto ad intervento chirurgico». Impossibile, ad ora, definire con precisione i tempi di recupero che potranno essere definiti soltanto dopo l’operazione. Sicuramente lo stop sarà molto lungo, da un minimo di sei ad un massimo di nove mesi ipotizzati dalla stampa olandese. «Questo è un dramma per Kevin. Posso immaginare che in questo momento gli sembri che gli stia crollando il mondo». Così Louis Van Gaal, commissario tecnico della nazionale olandese, commenta il grave infortunio occorso Strootman. «Era un momento molto importante per Kevin, sia con con il suo club, la Roma, che con la nazionale», sono le parole dell’allenatore degli “Orange”. «Per la nazionale – prosegue – questa è una perdita. Kevin ha dato un grande contributo alla nostra qualificazione ai Mondiali in Brasile. Ma la cosa peggiore è per lui, che vede in frantumi il suo sogno di giocarlo».

Galli, il candidato sindaco (Fi) «Io sposo le loro richieste»


Parole diverse (ma non troppo), ma concetti identici: l’amministrazione sta spolpando i cittadini. Sabato il gruppo consigliare di Forza Italia ha presentato la sua contromanovra, a base di risparmi e tagli agli sprechi, e denunciato, numeri alla mano, che dal 2004 al 2014 la pressione fiscale comunale è salita del 30% che si traduce in più 40 milioni di euro in gabelle. Senza dimenticare che anche nel bilancio che si presenterà giovedì in consiglio ci sono ancora le mani del centrosinistra nelle tasche dei cittadini: di centro, di destra e di sinistra. Questa la posizione degli azzurri con il capogruppo Adolfo Morandi che ha fatto le pulci ai numeri presentati dall’assessore al bilancio Giuseppe Boschini. Le associazioni ieri hanno lanciato questo appello ai candidati sindaco: «affinché vengano presi provvedimenti strutturali e non estemporanei. Occorre un vero e proprio Piano Casa che accolga le varie esigenze dell’abitare, prevedendo altresì un Piano per gli Affitti. Non mancano le esperienze positive, come l’Agenzia della casa». Alla richiesta di intervento ha subito risposto il candidato a sindaco di Forza Italia Andrea Galli: «Hanno ragione. L’Agenzia Casa, i patti concordati erano un intervento intelligente perchè si contemperano le esigenze di proprietari ed inquilini trovando un giusto punto di equilibrio. Con questa manovra si fa un salto indietro». Poi una riflessione sui proprietari: «spesso vengono considerati dei vampiri, ma io non la penso assolutamente in questo modo pur essendo un inqulino che paga l’affitto – sottolinea il candidato – . Io mi metto nei loro panni e capisco che sono molto tassati, che hanno un rischio di impresa dovuto al fatto che possono non essere pagati. In particolare con questa crisi è aumentata la morosità, senza dimenticare i possibili danni che vengono causati alle abitazioni. Per questo capisco le loro rivendicazioni e sposo il loro appello per una maggiore equità fiscale. La casa non deve essere il bancomat del Comune». (gbn)

Import di rusco il Ministro conferma


In Italia si producono ancora troppi rifiuti, non tutte le regioni sono fornite di impianti di smaltimento e a Roma hanno pensato bene di utilizzare al massimo i nostri inceneritori. Quindi anche quello modenese che già oggi brucia circa 60mila tonnellate di rifiuti che arrivano da fuori i confini provinciali. L’allarme sull’import export del rusco è stato lanciato dal centrodestra in Regione e in città, ma il pd e le diverse amministrazioni di centrosinistra hanno sempre ridimensionato il problema. Solo recentemente ci si è resi conto dell’impopolarità della scelta e chiesto al governo nazionale di riconsiderare il ‘collegato ambiente’ dell’ex ministro Orlando. Il documento dove si prospetta un maggior utilizzo della rete nazionale degli inceneritori. Questa mattina a Bologna il ministro all’Ambiente Gianluca Galletti, bolognese, ha ammesso il problema e svelato di aver incontrato nei giorni scorsi il governatore Errani per affrontare il tema. Galletti ha promesso attenzione alle esigenze emiliane, «ne terremo conto», ma ha ricordato che i nostri impianti devono contribuire a risolvere le emergenze nazionali. Uno scenario che non piace ai cittadini.

Più crisi , più tasse


Aumenta il carico fiscale locale

La crisi non risparmia i bimbi «C’è chi non paga più la retta»


L’assessore Querzè riconosce il fenomeno

La crisi non risparmia i bambini, anche quelli modenesi. Basta accendere un faro sui servizi scolastici per capire che tante famiglie non riescono più a garantire il minimo ai figli: c’è chi non paga le rette per la mensa, chi non iscrive i piccoli al nido, resiste la scuola dell’infanzia ma per risparmiare i 5 euro del pasto i genitori, i nonni o altri parenti li vanno a riprendere all’ora di pranzo. Una serie di fatti confermati dall’assessore all’istruzione Adriana Querzè. «Si tratta di un fenomeno nazionale ma è arrivato anche da noi. Fino a due anni fa non ci toccava, ma era presente per esempio nelle province di Reggio e Bologna. Dall’anno scorso abbiamo registrato una riduzione delle iscrizioni al nido, il servizio che costa di più alle famiglie, anche da noi. Con percentuali che arrivano al meno 4%». Ci sono anche altre conseguenze, in questo caso economiche, che pesano sulle casse pubbliche: «C’è un chiaro impoverimento che tocca il ceto medio, con una caduta di reddito che si ripercuote anche sulle entrate comunali. Se l’Isee cala, (lo strumento che misura il reddito familiare, ndr), si applicano degli sconti». Il teorema è semplice: si paga a seconda delle proprie possibilità, se si allarga la platea di coloro che non possono più pagare a prezzo pieno arrivano gli sconti che fanno diminuire le entrate e quindi di conseguenza lievitano i costi per il Comune. E sulle rette non pagate? «Un fenomeno che esiste da sempre, ma si è rivelato con più forza ai nostri uffici negli ultimi due anni. Si tratta di un cambiamento qualitativo perché in passato chi non pagava era per lo più moroso e procedevamo con il recupero crediti, ora cerchiamo di capire la situazione familiare. Se i soggetti non riescono più a pagare cerchiamo di dare una mano con gli strumenti che ha in mano il Comune». Ma la situazione è molto complessa e spesso bastano anche poche settimane per sprofondare nella crisi: il lavoro, non sono mancati e non mancano casi che riguardano marito e moglie, si volatilizza in un attimo. Non tutti hanno accesso agli ammortizzatori sociali, vedi i lavoratori autonomi o i precari a partita Iva, e spesso questi pochi soldi bastano appena per pagare la rata del mutuo, saldare le bollette e sfamarsi.E queste emergenze arrivano anche nel pieno dell’anno scolastico. Si parla spesso di famiglie che barano e dei cosiddetti furbetti delle esenzioni comunali, ma «la situazione è reale. Lo vediamo nelle scuole dell’infanzia dove non assistiamo a cali nelle iscrizioni, ma notiamo che molte famiglie non fanno più mangiare i bambini a scuola». Cinque euro per far mangiare, per tanti sono diventati un lusso.

Casa:proprietari contro Boschini


«L’assessore ha detto di averci ascoltato, ma non c’è traccia nei documenti». Giovedì si vota in Consiglio

Altro che riduzione delle tasse comunali come ha sventolato l’assessore al bilancio Giuseppe Boschini nei giorni scorsi, quando ha presentato la manovra per il 2014. Forza Italia sabato scorso, ne scriviamo nell’articolo a lato, aveva svelato aumenti e rincari. Numeri confermati dalle associazioni di categoria che ieri hanno vergato un comunicato stampa di fuoco contro la giunta: «Casa; le organizzazioni dei proprietati unite contro le continue politiche vessatorie». Proclamazione dello stato di guerra al Comune firmato da ASPPI, Confedilizia e UPPI – rappresentano i proprietari – con annesso j’accuse: «Negli ultimi quattro anni la pressione fiscale sugli immobili è più che triplicata». Altro che meno gabelle. Per di più in un anno nerissimo, la società Nomisma registra un calo del 12% nel valore degli immobili, dove sempre più inquilini non riescono a pagare. «Il documento -proposta del Comune di Modena sulle politiche abitative disattende ogni necessità legata al mondo dell’affitto». La giunta propone di aumentare l’aliquota sui contratti concordati «ma non può fare marcia indietro» rispetto alle politiche del passato. Fortissima la protesta sulle case date in uso gratuito ai figli: «L’assessore Boschini ha dichiarato di aver preso atto delle nostre istanze, ma nel documento preliminare sottoposto all’esame del Consiglio Comunale non se ne tiene alcun conto». Giovedì il documento si discuterà in Consiglio – senza dimenticare che la giunta può fare un ulteriore aumento dello 0,8 per mille – e per i proprietari si annuncia una nuova stangata. nGian Basilio Nieddu

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