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Dall’Emilia


Controlli antidroga Due conducenti sono stati sorpresi dai carabinieri della compagnia di Castelnovo Monti, in provincia di Reggio Emilia, mentre guidavano dopo aver bevuto troppo: ad entrambi i carabinieri hanno ritirato la patente. Altri 6 sono stati trovati in possesso di sostanze stupefacenti detenute per uso personale: sequestrati complessivamente 12 grammi di marijuana e uno di cocaina. Cadavere nel torrente Il corpo di una donna anziana è stato trovato poco dopo le 7 di ieri dai carbinieri della stazione di Quattro Castella, in provincia di Reggio Emilia. La donna è stata identificata in una 70enne de luogo, che viveva sola in casa in un’abitazione poco lontana dal luogo del ritrovamento. A far scattare l’allarmeè stato un passante. Esclusa la morte violenta. Cacciavite e pugni In pieno giorno le ha puntato un cacciavite alla gola e dopo averla presa a pugni le ha rubato la borsa contenente 250 euro, effetti e documenti personali. E’ accaduto nella tarda mattinata di domenica a Reggio Emilia in Via Turri, già teatro di gravi episodi di sangue ultimo dei quali un cinese ucciso con un machete da un connazionale. I carabinieri hanno arrestato il responsabile, un 32enne di origine tunisina.

I fatti del giorno


Succede nel Belpaese

Torino, esplode una palazzina Venti i feriti, famiglie evacuate


Da accertare le cause, forse una bombola di gas

Una palazzina in Strada della Verna 20 a Torino è esplosa nella notte a causa – probabilmente – dello scoppio di una bombola di gas in un appartamento. Lo scoppio, che ha creato un incendio nella palazzina confinante, è avvenuto alle 6:15 di ieri. Lo stabile è dell’Atc, di proprietà comunale. Tutte le famiglie sono state evacuate dai vigili del fuoco, che hanno estratto un bambino rimasto inizialmente bloccato sotto le macerie. Si tratta della seconda esplosione avvenuta negli ultimi giorni nel torinese: dieci giorni fa era esplosa un’altra palazzina a Moncalieri. I feriti sono una ventina: la più grave è una donna di 37 anni, madre di due figli, ricoverata all’ospedale Giovanni Bosco. Ha subìto una grave intossicazione da fumi ed è ricoverata in rianimazione. I suoi due figli di 12 e 15 anni sono ricoverati al Regina Margherita. Il più grande ha un trauma cranico, un trauma cervicale e una intossicazione da fumo. Non dovrebbe essere grave. Il secondo ragazzino ha preso una forte botta in testa. Sono circa 150 gli sfollati, che vivevano in 48 alloggi, tutte case popolari. Alle 9.30 è arrivato il sindaco di Torino Piero Fassino: 24 famiglie non sono potute tornare a casa, e sono state trasferite in un albergo dal comune. Sono i residenti della scala 7, dove è avvenuta l’esplosione, e una famiglia che viveva nell’alloggio attiguo del secondo piano. Tutti gli altri condomini, dopo i controlli per la sicurezza, sono rientrati. «Stiamo cercando di capire quali sono le cause – ha detto il presidente della Atc Elvi Rossi – la caldaia murale è intatta e la persona anziana che viveva al secondo piano, quello dove si è originato lo scoppio, non aveva bombole».

Scandalo Avastin, gli oftalmologi: 100mila pazienti penalizzati


Piovella (Soi): «Danno enorme, molte persone sono state costrette a smettere di curarsi»

«Secondo una stima induttiva su un totale di 385mila pazienti, almeno centomila hanno subito un ritardo o un salto di terapia». Così Matteo Piovella, presidente della Soi, Società oftalmologica italiana, sentito ieri pomeriggio come testimone in procura a Torino nell’ambito dell’inchiesta che vede indagate Roche e Novartis per associazione a delinquere finalizzata al disastro colposo, all’aggiotaggio e alla truffa aggravata per aver creato un cartello che escludeva dai mercati e dalle strutture sanitarie il farmaco Avastin – economico – a vantaggio del Lucentis, molto più costoso. Piovella, assistito dall’avvocato Riccardo Salomone, ha presentato un esposto in procura nel dicembre 2013 che è confluito nell’inchiesta del procutatore Raffaele Guariniello. «Mi ha fatto piacere – ha detto il teste dopo l’audizione – che tutte le domande fossero tecniche. La mia preoccupazione era quella di aver avuto difficoltà ad attirare l’attenzione. Mi soddisfa molto. Il danno subito dai pazienti è enorme – ha ancora spiegato – di fatto con l’eliminazione dell’Avastin l’unico farmaco per curare la maculopatia restava il Lucentis che costa 1300 euro a confezione. I pazienti che dovevano fare un’iniezione ogni 40 giorni hanno smesso di curarsi». Secondo la denuncia sporta dall’avvocato Raffaele La Placa, a nome della Soi, il danno stimato riguarda almeno centomila pazienti non curati all’anno per due anni, il 2011 e il 2012. La Soi rappresenta cinquemila oculisti in Italia. Avastin e Lucentis sono, secondo la Soi, equivalenti. Entrambi curano la degenerazione maculare senile, principale causa di cecità al di sopra dei 65 anni.

Il Comune accelera sulle regole Unesco Ma i negozianti si mettono di traverso


«Colpo di mano inaccettabile. Se ne occupi il prossimo sindaco»

CR7 è il giocatore più ricco Gigi Buffon al nono posto


E’ Cristiano Ronaldo il calciatore più ricco al Mondo davanti al grande rivale Lionel Messi. Gigi Buffon è invece il primo italiano, unico nella top ten al nono posto assoluto. E’ quanto emrge da una classifica stilata dal sito “Goal.com” basata su una stima dei patrimoni solo dei giocatori ancora in attività. Nella graduatoria non è infatti preso in considerazione uno come David Beckham, autentico status symbol e mago degli affari per il modo in cui ha sfruttato il “suo”’ brand. Ronaldo, fresco di Pallone d’Oro, ha un patrimonio stimato di 148 milioni di euro. Al secondo posto c’è Messi battuto per “soli” due milioni di euro. Sul podio anche Samuel Eto’o, terzo con 85 milioni di patrimonio. Quarto Wayne Rooney con 84, quinto Ricardo Kakà con 82 davanti a Neymar con 80, Ronaldinho con 78 e Zlatan Ibrahimovic con 69. Al nono posto c’è Gigi Buffon con un patrimonio stimato di 63 milioni, la top ten è chiusa da Thierry Henry dei New York Red Bulls con 57 milioni.

Un buon punto di (ri)partenza Adesso manca solo la vittoria


Nicola Sansone: «Ci giochiamo tutto contro il Catania»

Un punto non si butta mai via, soprattutto quando interrompe una serie di 7 sconfitte consecutive. Il rientro in panchina di Eusebio Di Francesco coincide con il pareggio di Bologna, e al Dall’Ara i neroverdi hanno fatto una buonissima impressione. La reazione c’è stata, i miglioramenti sul piano del gioco pure, le occasioni migliori le hanno avute proprio gli ospiti, e fra queste c’è la traversa colpita da Nicola Sansone, uno su cui Piazza Risorgimento ha investito molto, ma che però con Malesani non trovava spazio. L’ex Parma ha fatto una buona gara e avuto i palloni migliori da mettere alle spalle di Curci: «Mi è mancata un po’ di fortuna – dice Sansone – nelle due occasioni che mi sono capitate, la prossima volta vicino alla porta cercherò di metterci più cattiveria. Questo risultato per noi deve essere un punto di partenza, a Bologna potevamo vincere, ma non è accaduto, speriamo di riuscirci la prossima volta che giocheremo». Di Francesco gli ha dato fiducia come non succedeva da tempo: «C’è bisogno di tutti, non importa chi gioca, la cosa fondamentale è che la squadra faccia dei punti. La gara di Bologna deve essere per la squadra un punto di partenza, noi giocatori nelle undici partite che ancora mancano faremo di tutto per salvarci». Il prossimo incontro è la sfida salvezza con il Catania: «Faremo di tutto per vincerla, è uno scontro diretto e molto importante per il nostro futuro, è vero che mancano tante partite alla fine della stagione, il distacco dalle altre è aumentato, se ci metteremo la personalità mostrata a Bologna e la grinta, lotteremo fino all’ultima giornata di campionato». Nel derby emiliano sono arrivate delle buone notizie da diversi punti di vista, è mancata solo la vittoria, se lo spirito sarà veramente questo fino al 18 maggio, le speranze saranno ancora vive. Ora però il Sassuolo deve tornare a vincere, ritrovare quegli uomini chiave come Berardi (out ancora per due giornate di squalifica) che lo scorso anno sono riusciti a trascinare la piccola Sassuolo fino all’olimpo del pallone. Gran parte del destino neroverde dipenderà dallo scontro diretto del Mapei Stadium con il Catania, una gara che può dire tantissimo in molte direzioni. Gli etnei sono in ripresa, il ritorno di Rolando Maran ha galvanizzato un team che vale molto di più dell’attuale graduatoria, una similitudine calzante pure per l’attuale Sassuolo uscito decisamente diverso dal recente mercato di gennaio, ora il resto dovrà farlo Eusebio DI Francesco con le sue intuizioni tattiche e la grinta che ha già mostrato al Dall’Ara. La speranza di salvarsi è viva, va alimentata con le vittorie. n (g.a)

6/9 mesi di stop per Strootman


Addio mondiale, la Roma perde il suo uomo migliore

Possibile rottura del menisco e lesione dei legamenti e del tubo mediale. Sarebbe questa la diagnosi degli esami strumentali al ginocchio sinistro cui si è sottoposto al Policlinico Gemelli il centrocampista della Roma Kevin Strootman, infortunatosi domenica nel posticipo contro il Napoli. E’ quanto scrive il sito olandese “Voetbal international”. Un infortunio che costringerebbe, se confermato, ad uno stop di almeno nove mesi. Non sarebbe ancora chiara la necessità di un intervento chirurgico ma la certezza è che Strootman salterebbe i Mondiali con la nazionale olandese. La Roma ha poi confermato le anticipazioni della stampa olandese legate all’esito della risonanza magnatica a cui si è sottoposto Strootman. «Lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro con possibile interessamento meniscale», ha spiegato in una nota il club giallorosso. «Nei prossimi giorni – si legge – il giocatore sarà sottoposto ad intervento chirurgico». Impossibile, ad ora, definire con precisione i tempi di recupero che potranno essere definiti soltanto dopo l’operazione. Sicuramente lo stop sarà molto lungo, da un minimo di sei ad un massimo di nove mesi ipotizzati dalla stampa olandese. «Questo è un dramma per Kevin. Posso immaginare che in questo momento gli sembri che gli stia crollando il mondo». Così Louis Van Gaal, commissario tecnico della nazionale olandese, commenta il grave infortunio occorso Strootman. «Era un momento molto importante per Kevin, sia con con il suo club, la Roma, che con la nazionale», sono le parole dell’allenatore degli “Orange”. «Per la nazionale – prosegue – questa è una perdita. Kevin ha dato un grande contributo alla nostra qualificazione ai Mondiali in Brasile. Ma la cosa peggiore è per lui, che vede in frantumi il suo sogno di giocarlo».

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