Jerome Cahuzac, lex ministro del bilancio francese costretto alle dimissioni per aver mentito sullesistenza di un conto bancario allestero, pensa che sia «ancora troppo presto» per decidere se tornare fra i banchi dellAssemblea nazionale. Al quotidiano La Depeche du Midi, Cahuzac confessa di avere ancora «qualche amico fedele» e di sentirsi perseguitato dai fotografi. «Trasloco tutti i giorni per sfuggire alla pressione», ha detto lex ministro, che ha chiesto ospitalità ai familiari in Normandia, Bretagna o sulle rive del Bacino di Arcachon: «Mi stupisco della capacità che hanno alcuni di seguire le mie tracce». Le sue dimissioni, anche da deputato, sono state chieste da più parti. Il suo supplente allAssemblea, Jean-Claude Gouget, testimonia: «E un uomo distrutto, che ha limpressione di essere il solo a pagare. Mi ha detto che si prenderà quindici giorni di riflessione e che lo farà sapere allultimo momento. Tocca a lui decidere». Con la riforma costituzionale del 2008, un ministro che lascia il Governo – per dimissioni o rimpasto – può ritrovare il suo seggio in Assemblea entro un mese. La scadenza per Cahuzac è il 19 aprile. Il presidente francese Hollande, da parte sua, ha fatto sapere di non poter concepire un ritorno dellex ministro fra i banchi del Parlamento, cui ha mentito. «Cè, credo, una questione di coscienza se può ancora essere evocata», ha dichiarato il capo dello Stato, interpellato allEliseo sulleventuale ritorno a Palazzo Bourbon del suo ex ministro: «Come venire in Parlamento, dove si è proferita una menzogna?». Cahuzac è stato costretto a dimettersi dallincarico di ministro dopo che la procura di Parigi ha annunciato di aver aperto uninchiesta su di lui con laccusa di evasione fiscale. Lex ministro, secondo i magistrati, è stato titolare fino al 2010 di un conto corrente segreto in Svizzera: a inchiodarlo è stata unintercettazione. Secondo la procura, è sua la voce che, in un audio diffuso a dicembre dal sito «Mediapart», ammette di aver posseduto un conto in Svizzera. Dopo lannuncio dellapertura dellinchiesta, il presidente Hollande ha deciso di mettere «fine alle funzioni di Cahuzac, su sua richiesta». Al suo posto, lEliseo ha nominato lattuale ministro per gli Affari Europei, Bernard Cazeneuve, a sua volta rimpiazzato da Thierry Repentin. Le dimissioni del ministro delle Finanze sono giunte in un momento particolarmente delicato. Infatti Cahuzac aveva appena dato il via a una serie di colloqui con gli altri ministri per determinare le economie di risparmio con cui ridurre il deficit pubblico. Un problema non da poco per Hollande, che non attraversa certo un momento di grande popolarità, e che ha dunque deciso di intervenire immediatamente con un progetto di leggi sulla moralizzazione della politica, iniziata con la pubblicazione sul sito del Governo di redditi e patrimoni di tutti i membri dellesecutivo. E solo la prima iniziativa del combattivo Hollande, che ha affermato che farà «sradicare» i paradisi fiscali «in Europa e nel mondo», costringendo le banche a una politica di trasparenza. A tal fine, «le banche francesi dovranno rendere pubblica ogni anno la lista delle loro filiali nel mondo, Paese per Paese» e dovranno «pubblicare la nature delle loro attività».