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«Aggredito da due magrebini» Due costole rotte per il leghista


    Fabrizio Cavani, consigliere comunale della Lega Nord e commerciante, è stato picchiato la scorsa notte da due magrebini mentre chiudeva il proprio locale. L’aggressione brutale gli è costata due costole rotte e diverse ferite sul volto: risultato, venti giorni di prognosi. Cavani è l’ennesima vittima di una situazione che a Modena è esplosa in tutta la sua drammaticità. Gli episodi di criminalità si susseguono e non è facile porvi un freno. Solo poche settimane fa era toccato ad un’altra consigliera comunale, Eugenia Rossi di Etica e Legalità, subire un’aggressione in pieno centro. In quell’occasione un rapinatore le strappò di mano il cellulare non prima di averle dato un forte spintone. E, nemmeno a farlo apposta, oggi è il giorno della riunione in Prefettura con i capigruppo sul tema della sicurezza: «Il nostro consigliere Fabrizio Cavani – afferma il segretario cittadino leghista Stefano Bellei – porterà la prova più evidente e incontrovertibile della tragica situazione in cui versa la nostra città».

    Stoccano l’amianto dentro la ditta per risparmiare sui costi di trasporto


      Il giro scoperto dai Carabinieri: quattro denunciati

      Per risparmiare sui costi di trasporto, portavano l’amianto in ditta anziché in discarica. E’ ciò che hanno scoperto i Carabinieri di Modena, che hanno denunciato il titolare di una ditta modenese specializzata nel settore delle demolizioni e altre tre persone per gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi. Un’accusa grave, come grave del resto è la condotta accertata dai militari dell’Arma: dopo aver demolito un capannone in eternit nel reggiano, il camion della ditta in questione anziché dirigersi immediatamente verso Como per lo smalitmento dell’amianto, ha fatto ritorno a Modena. Appostati in un mirato servizio di controllo c’erano però proprio i Carabinieri, che hanno visto tutto e hanno seguito il camion all’interno della ditta: tra l’altro il mezzo viaggiava sprovvisto della documentazione necesaria. Secondo l’ipotesi investigativa dei militari, l’azienda modenese avrebbe depositato i rifiuti speciali (cento metri quadri di pannelli in eternit) dentro la ditta, posta nella prima periferia di Modena, per poi fare un viaggio unico verso la discarica e risparmiare così sui costi di trasporto. Insomma ci sarebbe un ragiomento puramente economico dietro il comportamento illecito dei rappresentanti della ditta. Il titolare, modenese, 41 anni, è finito così nei guai, insieme al suo ‘braccio destro’, anch’egli modenese, 40enne, e ai due operatori che avevano guidato il camion e trasportato in ditta l’amianto, entrambi albanesi. L’indagine ora continua per capire se l’episodio accertato dai carabinieri sia isolato o se ci sono dei ‘precedenti’. Gli investigatori hanno sequestrato carte e documenti utili alle indagini, mentre la Procura ha disposto il corretto smaltimento dell’amianto. I carabinieri sottolineano poi la pericolosità dei pezzi di eternit, che, sbriciolato dopo la demolizione, sprigiona nell’aria le fibre killer. nDaniele Franda

      Di Francesco fa lezione


        Una delegazione dell’Associazione italiana allenatori di calcio, della sezione di Milano, ha fatto visita nella giornata di ieri al Sassuolo Calcio ed in particolare a mister Eusebio Di Francesco e al suo staff. I 40 allenatori dilettanti presenti all’incontro, guidati dal loro presidente Stefano Milanesi, hanno assistito alla doppia seduta di allenamento ed hanno avuto un lungo incontro con lo stesso tecnico presso la sala stampa del Ricci (nella foto di sassuolocalcio.it). Il tecnico neroverde ha raccontato la sua esperienza di allenatore ed ha affrontato i diversi temi e le problematiche con cui deve confrontarsi l’allenatore nel calcio di oggi, rispondendo alle domande ed interagendo in modo proficuo e spontaneo con gli allenatori milanesi.

        Cani cerca il primo gol al Cabassi «Carpi, adesso diamoci continuità» E dopo il Cittadella sarà ancora ‘rapito’ da De Biasi


          I tifosi del Modena lo conoscono, quelli del Carpi lo stanno scoprendo settimana dopo settimana: Edgar Cani, però, in fondo è sempre lo stesso. E cioè un attaccante che piace tantissimo agli allenatori per il suo tipo di gioco, perché ha fisico e nonostante questo con i piedi ci sa fare, perché ha esperienza anche internazionale e perché, a volte, è capace di reti di livello eccelso, salvo poi non avere quel killer instinct che magari servirebbe a chi gioca là davanti. Eppure, in questa primissima fase di stagione, più che agli errori di mira (beh, qualcuno senz’altro grida vendetta…), Cani deve maledire più che altro quel concetto metafisico che può legittimamente essere chiamato sfiga, perché a Terni una rete splendida gliel’ha negata un palo e contro il Brescia è toccato ad un difensore ergersi a salvatore della patria allontanando dal gol, a un metro dalla porta, il pallonetto con cui l’albanese stava per fare esplodere il Cabassi. «Io comunque – racconta Edgar, con il suo italiano perfetto e un accento chiaramente abruzzese – sono abbastanza soddisfatto sia per quanto riguarda la squadra sia sotto l’aspetto personale: piano piano sto entrando in forma e la squadra, ad eccezione della partita di Cesena, le prestazioni le ha sempre fatte. In queste ultime due partite abbiamo reagito, con una grande prova con il Brescia e soffrendo con la Reggina ma portando a casa il risultato. I gol? Le occasioni le abbiamo avute, e le h avute anch’io: con un po’ di fortuna a Terni e senza quel salvataggio del Brescia, magari…». La storia non si fa con i se, i ma e i magari, e così al momento l’unico gol di Cani è quello, ininfluente, col Cesena: «Una piccola soddisfazione, ma poca cosa visto il risultato. Ma intanto l’importante è averle, le occasioni, per questo dobbiamo continuare così e dare continuità ai risultati, già contro il Cittadella». Sabato Edgar guiderà il Carpi, poi verrà… rapido da De Biasi per le sfide dell’Albania contro Svizzera e Cipro, saltando due gare di campionato, con Novara e Avellino. Una convocazione che pare scontata, in un’Albania che ha sognato sino a un mese fa, per poi perdere due sfide di fila e allontanarsi dalla qualificazione a Brasile 2014: «Adesso per noi è un po’ difficile, dobbiamo sperare anche che gli altri facciano risultati favorevoli per noi. E’ stata comunque una grande fase di qualificazione per l’Albania. Le chance sono poche, però la speranza è sempre aperta». E quando poi tornerà, si inizierà ad entrare in clima derby: «Ci penso, ci penso…», sorride Edgar. Prima, però, obiettivo Cittadella: sarà lui a segnare la prima rete in B al Cabassi?

          CALCIO SERIE A E B


            La provincia del pallone

            Finalmente Laribi, ora è il suo momento Ed è anche un… talismano: 2 gare, 2 punti


              La naftalina serve per conservare nell’armadio i vestiti, stanno lì finché qualcuno non li va a prendere rendendoli di nuovo utili. Quei vestiti tenuti da parte, sono una sorta di piano B da utilizzare nell’istante in cui si cerca una soluzione nuova. Quel penetrante odore di naftalina, quando lo respiri a lungo, comincia a dare fastidio, ti fa quasi girare la testa; la naftalina è roba per uomini forti. Uno di questi uomini forti è Karim Laribi, rispolverato a sorpresa da Eusebio Di Francesco nelle sfide con Napoli e Lazio: al San Paolo ha giocato dall’inizio, contro i capitolini solo un quarto d’ora, lasciando però il segno. Due belle prestazioni, dopo la naftalina la ribalta, prove convincenti di un ragazzo che due stagioni fa è stato molto sfortunato: nel momento di maggiore splendore la sua carriera è stata momentaneamente interrotta da un grave infortunio al ginocchio. Un lungo calvario, sedici mesi senza giocare, finché Di Francesco non gli ha dato fiducia nello scorso campionato, fino ora all’esordio in Serie A. Un’emozione unica, ma nessun giramento di testa, solo grandi prestazioni su e giù per la fascia a tutto campo: «Dopo la batosta con l’Inter – dice Laribi – abbiamo giocato due ottime partite, non siamo riusciti a portare a casa i tre punti contro due squadre forti. Ci sono state due ottime prestazioni al di là del risultato, negli ultimi 180 minuti non sono mancate le occasioni per vincerle entrambe». Contro la Lazio il Sassuolo è andato vicinissimo all’obiettivo: «C’è stata una bella reazione allo svantaggio, potevamo fare risultato pieno, quello che conta è aver mosso la classifica e dato continuità alla partita di Napoli». Il paradosso del calcio, contro due grandi i neroverdi si sono presi i punti, con formazioni più abbordabili incontrate nei primi tre turni solo sconfitte: «Nelle prime tre partite le avversarie erano tra virgolette più facili, ma a Torino due tiri in contropiede e partita persa, pure con Livorno e Verona i risultati sono bugiardi, anche se in Veneto potevamo fare meglio. Il passato è alle spalle, ora pensiamo solo al presente e alla sfida di Parma». Per Karim, ormai, quei 16 lunghissimi mesi di stop forzato sono alle spalle: «Ora sto bene, ringrazio società e mister che mi hanno dato fiducia, una fiducia che va ripagata tutte le volte in cui verrò schierato. Siamo concentrati sulla partita del Tardini: andremo a Parma per fare risultato». Si avvicina la trasferta di Parma, un altro lunch match: quello precedente non è stato proprio indimenticabile, anzi una macchia a cui non dare voce. Contro i crociati per vincere la prima partita in Serie A con una formazione che nel posticipo di Firenze ha ben impressionato, un incontro in cui si prevede il grande esodo di tifosi neroverdi, probabilmente qualcosa di mai visto per una squadra che gioca sempre in trasferta e minoranza. nGilberto Anceschi

              Abbonamenti, domani sarà l’ultimo giorno


                Per i tifosi biancorossi che ancora non si sono abbonati e stiano ancora meditando se sottoscrivere o meno la tessera, oggi e domani saranno gli ultimi giorni per regalarsi un posto al Cabassi per l’intera prima stagione in B della squadra. La campagna abbonamenti chiuderà infatti domani, venerdì 4 ottobre, alle ore 18.30. Per sottoscrivere l’abbonamento è necessario recarsi presso la sede di via Marx dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30 portando con sè un documento di identità. Con 5/7 partite in omaggio sull’intera stagione e solo 3 match interni già disputati, abbonarsi ora è ancora conveniente: posto garantito senza dover affrontare lunghe file ai botteghini e un risparmio economico ancora stimato sulle 3/4 gare omaggio.

                TRA FEDE E STORIA (2/3)


                  Alle 14 aprono i cancelli del Palazzo dello Sport


                    A causa dell’altissimo numero di richieste di partecipazione pervenute, la celebrazione della Beatificazione del servo di Dio, seminarista martire, Rolando Rivi, avverrà, sabato alle ore 16 presso il Palazzo dello Sport di Modena (Pala Panini) e non in Piazza Grande come in un primo tempo indicato. Il Palazzo dello Sport aprirà alle ore 14 e l’ingresso sarà consentito sino alle ore 15.30, quando avrà inizio il momento di preparazione alla Beatificazione con canti e preghiere. Potranno accedere al Palazzo dello Sport solo coloro che, avendone fatto richiesta in tempo utile, saranno in possesso dell’apposito Pass (da esibire all’ingresso). Tutti gli altri potranno partecipare assistendo alla celebrazione sul piazzale esterno, tramite maxischermo, dove verranno allestiti oltre mille posti a sedere. Il Pala Panini si trova in Viale dello Sport 25, a Modena. Per chi viene in auto o in pullman dalla tangenziale di Modena (direzione Bologna) imboccare l’uscita numero 3 (Via Divisione Aqui/Palazzo dello Sport). I parcheggi per le auto si trovano nelle immediate vicinanze del Palazzetto. I gruppi che arrivano in pullman è bene che informino la segreteria per predisporre un adeguato numero di parcheggi riservati per i pullman. Per chi viene in treno il Palazzo dello Sport si raggiunge a piedi in circa 20 minuti, percorrendo Via Paolo Ferrari e Via Divisione Aqui, oppure in autobus (autobus numero 7 direzione Policlinico, fino a largo Garibaldi, da qui autobus numero 8 in direzione Palazzo dello Sport). L’accesso al Palazzo dello Sport avverrà solo dall’ingresso principale. I sacerdoti, invece, avranno un ingresso riservato utile per raggiungere i locali adibiti a sagrestia. Ai seminaristi è chiesto di partecipare indossando, durante la celebrazione, l’Alba bianca.

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