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mercoledì, Agosto 13, 2025
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Piscina, Zocca riprova a vendere: «Entro l’anno operazione chiusa»


    Dopo tante delusioni, si spera nella cordata veneta

    ZOCCA – La notizia dei tre veneti interessati all’acquisto della piscina di Zocca ha riportato fiducia in un piano di alienazione che finora ha riservato cocenti delusioni, con le due aste andate deserte a ruota la scorsa primavera. E’ lo stesso sindaco Balugani a spiegare che si ritenterà per la terza volta, e a stretto giro: «Puntiamo a uscire con il bando nella prima metà di novembre, poi ci sarà il mese canonico di gara ed entro l’anno si chiuderà l’operazione, nel bene o nel male. Siamo ovviamente contenti dell’interesse manifestato da questi tre veneti, che hanno fatto anche un sopralluogo e sembrano avere intenzioni serie. Che siano loro o qualcun altro, a noi serve chi prenda in mano la struttura e ne faccia un traino per il turismo. Le possibilità ci sono, vanno solo sfruttate al meglio». Certo la vendita, se andrà in porto, non potrà garantire lo stesso gettito che si ipotizzava all’inizio, per via degli inevitabili ribassi: si era partiti a gennaio da 565mila euro, da cui al secondo giro è stato tolto un 10%. Adesso con l’asta di novembre è l’ora di un altro 10%: se assegnazione ci sarà, registrerà una perdita di almeno 100mila euro sul valore iniziale. Ma l’importante sarebbe avere un piano organico per il futuro: «Se queste persone decidono di impegnarsi davvero – riprende Balugani – lo fanno per cambiare le cose, per portare idee e un piano di sviluppo industriale, di cui qui c’è tanto bisogno. Parlo di un piano perché non si tratta solo di piscina: qui c’è anche un locale che ai tempi in cui ha iniziato Vasco Rossi come disc jockey era di grido: la discoteca estiva aveva un successo incredibile, la gente veniva da lontano. I tempi ora sono molto diversi, certo, ma queste persone dicono di essere partite da condizioni ben peggiori e aver ottenuto molto: se saranno loro ad aggiudicarsi la piscina, sapranno come muoversi». Non resta che aspettare e vedere, dunque, in uno scenario certamente difficile ma non impossibile. E’ vero che non è un gran periodo per le varie alienazioni in provincia. Ma chissà che l’aria di Zocca, e il richiamo di Vasco, non facciano miracoli. (da. mo.)

    Sì, è un’estate da ricordare: confermato il +5% di turisti


      Altri dati fotografano una stagione turistica estiva che ha dato le sue soddisfazioni in Appennino. Sono quelli di Apt, il sito ufficiale degli operatori turistici dell’Emilia-Romagna. Da un paio d’anni Regione e Apt sono impegnati nella destagionalizzazione della montagna, per slegare il business turistico dalla neve: la mancanza di precipitazioni, qualche anno fa, aveva infatti rischiato di mettere in ginocchio il settore. Oggi lo sforzo comincia a dare frutti. «I turisti aumentano anche in estate», sottolinea la presidente di Apt, Liviana Zanetti, citando l’accordo tra Emilia-Romagna e Toscana per la promozione congiunta della montagna. I dati di Apt segnano un aumento del 4,7% di turisti in Appennino a luglio di quest’anno e alle montagne emiliano-romagnole guardano con sempre più interesse dall’estero: in questi giorni sono in arrivo una cinquantina di operatori stranieri, tra cui russi e brasiliani.

      Aimi va con la maggioranza


        Il coordinatore sceglie Berlusconi

        C’è chi va e c’è chi resta. Vediamo Enrico Aimi: «Falco o Colomba, mi chiedono in queste ore indistintamente amici e simpatizzanti del partito? Io rispondo che l’ornitologia non mi appassiona, in tutte le sue declinazioni. Anzi, pensare di essere confinato in una voliera politica non mi entusiasma affatto. Sono con Silvio Berlusconi, punto. In politica, come nella vita, c’è un comandamento che non dovremmo mai dimenticare: quello della riconoscenza. Aggiungo poi che sono molto felice che Berlusconi abbia votato la fiducia al Governo Letta, l’unico possibile in questo momento in cui tutti sono chiamati ad un alto senso di responsabilità. Infatti a Roma la cosa era cominciata male, era proseguita peggio, per fortuna è finita bene. Questo governo non è che ci piaccia a prescindere ma è l’unico possibile, non ha alternative. Oltre questo esecutivo c’è il caos, il default economico dell’Italia. Auspico quindi anch’io ciò che sento dire nel nostro elettorato, vale a dire che non ci siano né strappi né scissioni; la nostra gente ci vuole uniti».

        Pd, Maletti fa litigare pure le Coop


          La candidatura di Francesca Maletti crea problemi. Prima ha fatto litigare i renziani – quelli pro-Richetti contro comitati ed esponenti vari -; ora è il turno del mondo cooperativo. L’endorsement di Massimo Ascari e Gaetano De Vinco, presidenti delle cooperative sociali Gulliver e Domus, ha provocato la reazione di Vittorio Saltini, presidente del ‘Consorzio di solidarietà sociale’ con più di 30 associati. In una lettera inviata ai cooperatori, il presidente accusa Ascari e De Vinco di sostenere una loro cliente. «Non sono due cooperative qualsiasi, sono le due maggiori, quelle che assorbono la gran parte del mercato sociale pubblico di Modena e provincia – scrive Saltini – e probabilmente perchè abituate a rapportarsi sui principali appalti, hanno sentito il bisogno di anticipare i tempi e presentarsi unite (e sole) a sostenere il loro cliente più importante». Sberle potenti, ma l’endorsement oltre «a rendere facile speculare su presunti fili diretti, connubi e sistemi di potere» per la cooperazione «non è bella figura».

          IL VALZER DELLA POLITICA


            Il democristiano che abbandona la nave

            Lanciato il bando ‘Giovani al lavoro’ per 28 inserimenti aziendali


              L’anno scorso gli inserimenti in azienda furono 15. Quest’anno il numero è quasi raddoppiato e saranno ben ventotto i giovani under 30 che potranno fare il loro ingresso nel mondo del lavoro. Altri cinque potranno seguire, con borse di studio, tirocini formativi parte in Italia e parte all’estero. Un’iniziativa riuscita che tenta nel suo piccolo di spezzare la spirale della disoccupazione giovanile (a Modena intorno al 25%). Parliamo del bando ‘Giovani al futuro’ del Comune e Democenter Sipe che mette a disposizione 94mila euro per quelle imprese della provincia che vorranno scommettere su giovani diplomati e laureati. Il termine per le aziende partecipanti è il 4 novembre. Una seconda sezione del bando seleziona, invece, progetti di tirocinio in Italia e all’estero presentati da aziende attive sul territorio provinciale attraverso il progetto ‘Moving Generation’. Le risorse sono messe a disposizione dalla Camera di Commercio (49mila euro) e dal Comune di Modena (43mila). Per ogni inserimento sarà dato all’impresa selezionata un contributo massimo di 3mila euro (500 euro al mese per sei mesi). Con “Moving Generation” saranno cinque le imprese modenesi che avranno l’opportunità di inserire giovani diplomati e laureati in tirocinio per sei mesi, tre dei quali in un’impresa partner all’estero con borse di studio da 6.500 euro (di cui 1.500 a carico dell’impresa). Altra attività finanziata è il progetto ‘Myo in Tablet’ (Making your oppotunity in tablet) a cura di ForModena e cooperativa Il Girasole, che consentirà a sei giovani che non studiano e non lavorano di frequentare percorsi formativi nell’ambito del web e stage in aziende grafiche del territorio.

              Modena scopre un nuovo Scilipoti E’ il senatore Carlo Giovanardi


                Dall’anticomunismo sfrenato al matrimonio a sinistra

                E ora anche Modena ha un suo Scilipoti. Nome Carlo; cognome Giovanardi; carica: senatore della Repubblica. Il politico di lungo corso che dopo trent’anni di violento anticomunismo e bersagliamento di ogni oggetto dalla vaga forma di sinistra, in questi ultimi due giorni ha saltato il fosso. Fino ad abbracciare gli avversari di una vita. Ma Silvio Berlusconi, come sempre in questi ultimi vent’anni di vita politica, lo ha spiazzato con il suo voto di fiducia, non solo lui a dir la verità, e reso inutile il continuo valzer politico da un canale radiofonico ad uno televisivo per diffondere la nuova fede politica. Ieri è stato spesso in vetrina (mediatica) con il suo sventolare in modo insistente quei 40 nomi (alla fine si è arrivati alla metà) che alla fine lo hanno fatto pure litigare con i giornalisti. E tutti i colleghi parlamentari a dare i numeri veri, tagliando della metà i suoi, dei fuggitivi da Berlusconi. Protagonista della giornata che ha animato l’Italia politica. Tutto era meditato e ragionato. Non a caso in città alla vigilia della seduta del Senato i complotardi si sono riuniti, hanno discusso, ma hanno avuto pure il tempo di eleggere un presidente del nuovo partito – in verità un comitato – e richiamare esponenti da diversi comuni della provincia. E ieri di buona mattina, una mail delle 9,30, il battesimo pubblico del ‘Comitato per il Pdl, sezione italiana del partito popolare europeo’. Forse si sentiva profumo intenso di vittoria, ma i giochi sono stati ben diversi. E’ una questione di strategia politica e quella promossa da Giovanardi si è rilevata di corto respiro. Sconfitta prima ancora di essere disegnata. Ma dicevamo che uno degli alfieri maggiori dell’anticomunismo non ha maturato questa scelta in questi ultimi giorni, l’innamoramento verso il centrosinistra si sente bene a luglio quando dalle colonne di un quotidiano locale fa partire un endorsement per Francesca Maletti. Un giro spericolato che si consuma in poche ore – come era ampiamente prevedibile – con l’assessore di Giorgio Pighi e candidato a sindaco per il Pd che questo abbraccio non lo vuole proprio fare. Finita l’estate il senatore si è rimesso in marcia verso il sol dell’avvenire. A Modena la maggioranza dei berlusconiani non lo segue. Un’altra stagione è iniziata e intanto Giorgio Pighi, Stefano Bonaccini, Paolo Negro ringraziano, aspettando il nuovo alleato alle prossime comunali. (gbn)

                Un nuovo (piccolo) gruppo


                  L’anticipo di Luca Ghelfi e Bruno Rinaldi

                  Hanno anticipato i tempi, ma non hanno fatto centro. Ieri hanno comunicato di buon mattino: «Nasce il comitato per il Pdl, sezione italiana del partito popolare europeo. Il comitato chiede alla dirigenza modenese del Pdl e al senatore Carlo Giovanardi di adoperarsi in ogni sede in questa direzione affinchè l’esperienza di un partito costola italiana del Ppe non venga dispersa ma valorizzata per essere una reale alternativa alla sinistra, ciò non appena l’esperienza del governo delle cosiddette ‘larghe intese’ avrà esaurito il suo compito». Tra i firmatari il presidente del Comitato Luca Casartelli, Valerio Giacobazzi (Pdl Formigine), Massimo Luppi e Mario D’Ambrosio (Pdl Soliera), Walter Mucci e Claudio Tintorri (Pdl Montecreto), Paolo Maleti (Coordinatore Pdl Sassuolo), Francesco Manfredini (Pdl Sassuolo), Mario Brani (Pdl Carpi), Giovanni Gidari (Capogruppo Pdl Castelfranco), Luca Ghelfi e Bruno Rinaldi (Consiglieri Provinciali Pdl), Alessandro Lei (coordinatore vicario Pdl).

                  «Tagli di stipendi per gli amministratori»


                    Vista la situazione finanziaria, si chiede un gesto sensibile

                    Taglio degli stipendi per gli amministratori: è la proposta che, in tempi di crisi, rilancia l’associazione ‘Conto anch’io a Sassuolo’ attraverso il presidente Ivano Piccinini con una lettera aperta al sindaco. «Da tempo – scrive – l’associazione ‘Conto anch’io a Sassuolo’ chiede la riduzione degli sperperi e costi della politica, ma fino ad oggi non abbiamo visto nessun riscontro positivo». Secondo Piccinini «Il taglio dei costi della politica può iniziare con la diminuzione dei salari del sindaco, degli assessori e dei dirigenti, probabilmente troppo elevati. Per essere credibili, forse il sindaco e gli assessori dovrebbero avere una retribuzione di circa 1.000 euro al mese ed eliminare tutti i benefit. Niente caccia alle ‘streghe’, per carità, non vogliamo fare attacchi ‘populisti e superficiali’ ma diciamo che le buste paghe sono probabilmente troppo alte rispetto a quelle dei cittadini comuni». Ma non è solo questo: «Oggi abbiamo troppe poltrone e spesso insignificanti ai fini dello sviluppo del territorio . Bisogna tagliare-ridurre il costo complessivo della politica per destinare le risorse recuperate al sostegno delle imprese, per favorire sviluppo e occupazione, fermando così la continua e attualmente inarrestabile disoccupazione». «Viviamo una grave crisi economica – rilancia nella lettera – ed anche per gli stipendi si può e si devono spendere meno soldi dei cittadini. E’ fondamentale dunque la riduzione delle spese e dei costi della politica attraverso,la riorganizzazione del personale, la riduzione del numero degli assessori e il taglio delle consulenze conferite dalla Pubblica Amministrazione. La situazione dei conti di Sassuolo è sotto agli occhi di tutti: non è più possibile sprecare denaro pubblico, serve il massimo rigore dei conti. Il risanamento di Sassuolo – dice Piccinini – deve partire attraverso la riduzione dei costi degli stipendi della classe politica. Occorre pertanto più coraggio, a partire dall’amministrazione, visto che il peggio purtroppo potrebbe ancora venire. Tagliare la spesa pubblica, quindi, non deve essere un sogno proibito, ma una realtà a Sassuolo».

                    Servizi Sociali, finita l’estate torna l’assalto


                      Sono praticamente raddoppiati i numeri delle richieste agli sportelli dei Servizi Sociali del Comune di Sassuolo nel mese di Settembre rispetto al mese di agosto: 627 contro 373. Sono infatti 536 i residenti sassolesi che si sono recati in via Rocca nel mese di settembre, contro i 322 di agosto. Aumenta sensibilmente anche il numero degli stranieri, che ammontano a 227. Complice la chiusura delle scuole e il periodo di vacanza che ha portato diversi cittadini non originari di Sassuolo a decidere di ricongiungersi con i famigliari e trascorrere un periodo dove, probabilmente, il costo della vita è più sopportabile, i quattro mesi precedenti avevano registrato una certa flessione, ma l’aumento di questo periodo era atteso. Erano stati, appunto, 322 i sassolesi che si erano recati agli sportelli dei Servizi Sociali nel corso del mese di agosto, 354 a luglio, 436 a giugno , mentre in maggio le richieste ammontavano a 573. La questione ‘abitare’ e i problemi economici rimangono i motivi principali delle 627 richieste ricevute nel corso di tutto il mese di agosto dai servizi sociali: 48 le richieste relative al tema ‘casa’, 140 il numero di richieste di aiuti economici. Dieci persone si sono rivolte allo sportello per chiedere informazioni relative ad un lavoro, mentre altre quaranta per servizi agli anziani.

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