Succede nel mondo
Shutdown e debito, lincubo Usa
Gli States stretti nella morsa della paralisi federale mentre si fa sempre più concreto il rischio di default
Il dipartimento al Tesoro americano sta utilizzando gli ultimi strumenti straordinari a disposizione per evitare il default del Paese. In una lettera ai leader del Congresso, il segretario al Tesoro Jacob Lew ha precisato che si stanno usando le ultime tre misure contabili per consentire alla Nazione di pagare i suoi conti. Mentre non è ancora risolto il problema dello «shutdown», la paralisi federale che ha portato alla sospensione parziale delle attività delle agenzie federali a causa della mancata intesa sul budget, gli Stati Uniti devono fare i conti con limminente scadenza sullinnalzamento del tetto del debito. «Non ci saranno poi altre opzioni legali e prudenti» per estendere la capacità di indebitamento, ha detto Lew. Non cambia inoltre la scadenza: il 17 ottobre il Tesoro avrà in cassa solo circa 30 miliardi di dollari, non abbastanza per pagare i propri debiti. «Chiedo al Congresso di agire immediatamente per adempiere alle proprie responsabilità», ha scritto il segretario al Tesoro. Sarebbe «la prima volta nella storia americana» che gli Stati Uniti finiscono in default. Lo shutdown sta colpendo anche lagenda di impegni del presidente Obama che – nel corso del suo viaggio in Asia previsto per la prossima settimana – ha deciso di rinunciare alle tappe in Malesia e Filippine. Obama, che volerà in Oriente per partecipare al summit regionale dellApec, ha chiamato i due Capi di Stato dicendo loro che dovrà rimandare la visita. Al suo posto andrà il segretario di Stato John Kerry. La Casa Bianca si trova così costretta a rallentare la strategia di espansione economica in Asia, fondamentale per il settore delle esportazioni.
Iran, lapertura verso lOccidente passa anche dai social network
Il presidente Rohani ha scambiato alcune battute con il fondatore di Twitter dal suo account Forse il primo segno di disgelo in un Paese dove le piattaforme online sono vietate ai cittadini
Il nuovo corso in Iran passa anche per Twitter: il presidente iraniano moderato Hassan Rohani si è scambiato una serie di messaggi con il co-fondatore del sito di microblogging Jack Dorsey, che gli ha posto una domanda «provocatoria» sulluso di Twitter da parte degli iraniani. Sebbene sia stato un piccolo scambio di opinioni, esso, secondo la stampa americana, potrebbe rappresentare un «nuovo corso» per i cittadini. Nel suo primo tweet a Rohani, Dorsey ha scritto: «Buona sera Presidente. I cittadini iraniani sono capaci di leggere i tuoi tweet?». Qualche ora dopo, il presidente moderato ha risposto: «Buona sera Jack. Come ho detto in unintervista, i miei sforzi puntano ad assicurare che il mio popolo possa avere accesso a tutte le informazioni globalmente, come è nel loro #diritto». Dorsey ha poi replicato: «Ci faccia sapere cosa possiamo fare per renderlo realtà». Il neo-presidente Rohani è un utente attivo dei social network, sia Facebook che Twitter, tramite i quali annuncia anche eventi geo-politici importanti. Proprio sul suo account di Twitter Rohani aveva annunciato la storica telefonata con il suo omologo americano, Barack Obama. Sembrerebbero confermate dunque alcune indiscrezioni circolate sui media americani a partire dalla elezione di Rohani, secondo le quali il nuovo presidente vuole dare maggiore accesso a Internet. Le due piattaforme, tuttavia, restano vietate agli iraniani, come deciso dal predecessore Mahmoud Ahmadinejad nel 2009.
Telecom, oggi le dimissioni di Bernabè
Sono attese per oggi le dimissioni di Franco Bernabè da presidente esecutivo di Telecom Italia. Lannuncio dovrebbe arrivare nel corso della riunione del cda. La decisione del manager di farsi da parte è legata alle difficoltà a portare avanti un aumento di capitale destinato al mercato. Unoperazione per cui i soci italiani – Generali, Mediobanca e Intesa – non hanno mai nascosto la loro contrarietà, dopo laccordo con gli spagnoli di Telefonica. Ma le dimissioni di Bernabè non sono lunica novità del board odierno. Dopo le dimissioni di Elio Catania, a seguito dellinchiesta della Procura di Roma per insider trading, oggi, su indicazione di Telco, sarà cooptato nel consiglio Angelo Provasoli, presidente di Rcs ed ex Rettore della Bocconi.
Italo, alla prima fermata è già sceso lad Sciarrone
Ntv: le deleghe al presidente Perricone
Fervono i lavori per la nuova illuminazione pubblica
Le lampade hi-tech dovrebbero portare una riduzione di costi e consumi del 43%
VIGNOLA – Proseguono senza intoppi i lavori di riqualificazione degli impianti diellilluminazione pubblica del Comune di Vignola. Lopera di messa in sicurezza prevede la sostituzione di circa il 70% dei sostegni in cemento, il rifacimento di circa 20 km di linee elettriche, oltre 2 km di nuovo interramento cavi, ladeguamento normativo di tutti i quadri con lo smantellamento delle due cabine di media tensione di via I maggio e di via Leonardo da Vinci, la sostituzione del 75% degli apparecchi esistenti sui 3800 punti luce installati, la protezione contro i contatti indiretti, la razionalizzazione delle reti e la realizzazione di nuovi impianti in via Sega e in via Maremagna, che incrementeranno la rete esistente. È già stata terminata la sostituzione delle 26 armature di via Giotto, mentre è in fase di completamento la sostituzione di 42 armature in via Deledda. Da oggi, fino a lunedì 7 ottobre i lavori si sposteranno invece in via Agnini e nella zona tunnel, dove verranno sostituite 82 armature, quindi nella zona di via dellAgricoltura dove le armature da sostituire saranno 29. Interventi, quelli in cantiere, volti sia a risolvere disservizi legati alla obsolescenza degli attuali impianti, sia a ridurre in modo significativo il consumo energetico e i relativi costi per la collettività. Lilluminazione stradale, infatti, genera tra il 15% e il 25% dei costi energetici di un Comune. Intervenendo sugli impianti di illuminazione esistenti, e sostituendoli con nuovi impianti più efficienti, si possono ridurre i consumi e realizzare economie considerevoli. Saranno sostituite in particolare tutte le lampade al mercurio con altre ai vapori di sodio ad alta pressione e agli ioduri metallici, ad elevata efficienza, rispettivamente per le armature stradali, le prime, per il centro storico, per viale Mazzini e i parchi non tematici le seconde. Saranno tutte comandate da regolatori di flusso o centralizzati ovvero telecontrollati punto a punto, come per quelle del centro storico. Inoltre verranno ottimizzati i parametri illuminotecnici delle strade e saranno adottati gli orologi crepuscolari astronomici. Tutto ciò permette una diminuzione delle emissioni di gas effetto serra e riducendo linquinamento luminoso. Un cambiamento che favorirà quindi un significativo calo dei consumi, costi ed emissioni evitate per una quota del 43%, unitamente alla messa a norma dei quadri elettrici, alla sostituzione dei pali in cemento e rifacimento di alcune linee non più affidabili.
Emiliana Rottami: tre settimane per la svolta
Stop alle polveri o ci saranno altri provvedimenti
SAN CESARIO – Sembra esserci davvero lintenzione di andare in fondo stavolta sulla questione dei cumuli di vetro. Come abbiamo anticipato ieri, il sindaco di San Cesario Valerio Zanni ha emanato una nuova ordinanza nei confronti dellEmiliana Rottami che dà tempo solo fino al 24 ottobre per prendere i necessari provvedimenti di contenimento dei cumuli di vetro che da decenni ormai sono la croce dei residenti, per tutti i disagi legati allo spargimento di polveri nellaria. Il tempo non è molto, ci sono poco più di tre settimane. E vista una storia fatta di tante delusioni, viene da chiedersi: cosa succederà se la ditta si rivela ancora inadempiente? «Allora vedremo con la Provincia che provvedimenti prendere – sottolinea il sindaco Valerio Zanni, che ha firmato il nuovo documento – ma il problema va risolto. Ricordo però che non si parte da zero, e che alcune misure di contenimento previste nella precedente ordinanza (quella che lo stesso sindaco aveva emanato ormai un anno fa, ndr) sono già state adottate». Però i cumuli sono sempre lì, cambiati se non di poco, e chi ci vive intorno continua a denunciare i disagi legati alle polveri. Una situazione che si dovrebbe risolvere con ciò che è stato indicato in ordinanza, almeno per quanto riguarda lo stabilimento di via Bonvino, lunico su cui ha una competenza il Comune, insieme alla Provincia, perché lì il materiale sminuzzato può considerarsi ridotto a materia prima. Invece in quello di via Verdi il vetro è ancora a uno stato grezzo o semilavorato, e in questa condizione fa capo essenzialmente alla Provincia, che ha comunque sollecitato la ditta alladozione di misure di contenimento. Lordinanza dunque guarda nello specifico a via Bonvino, dove si intima «di ridurre laltezza dei cumuli vetrosi – riprende Zanni – oppure di alzare barriere protettive che impediscano al materiale di diffondersi nellaria, ma anche di effettuare una copertura con appositi teli». Verrà finalmente fatto tutto il necessario? Sulla carta la ditta non ha scelta, visto il primo esito che si è avuto in ambito giudiziario, con il Consiglio di Stato che nelle settimane scorse ha respinto la richiesta di sospensiva dellordinanza. A questo punto si andrà avanti senzaltro per via ordinaria al Tar, ma ci vorrà il suo tempo per arrivare a un verdetto di merito. Nel mentre, il provvedimento è nel pieno della sua efficacia: vedremo cosa succederà in questo breve spazio di tempo in cui si attende la prima vera svolta dopo decenni. (da.mo.)
Le rubriche
Proseguono gli appuntamenti con le nostre rubriche. Questa la scansione settimanale. MARTEDI Consigli per gli acquisti, la rubrica in cui proponiamo, ogni settimana, un giocatore, spesso poco conosciuto, che possa essere adatto alle casse di Sassuolo, Modena o Carpi. Scommesse e scoperte, storie e futuro. A curarla è Augusto De Bartolo, promessa mancata del calcio italiano, rientrato nelluniverso sportivo dalla porta di servizio, descrivendo da giornalista le gesta di chi è protagonista di un sogno che lui avrebbe voluto coronare sin da bambino. Dal 2007 infatti lavora come redattore a Sky.it. Ha scritto Tutti gli uomini che hanno fatto grande lAc Milan per Castelvecchi editore. MERCOLEDI Chicane, le nostre pagelle settimanali sulla Formula 1 e tutto ciò che ruota attorno al mondo dei motori. A vergarla è Giovanni de Ruvo, savonese classe 79, che fin da bambino ha sognato di diventare pilota di F1 e raccontare storie. Oggi, per diverse testate, narra le vite di chi va a 300 allora sui circuiti più leggendari. Ferrarista doc, ammirava Senna ma tifava Prost: curioso osservatore intervista un giovane Vettel quando ancora non era un campione e si interessa di tutto ciò che ruota attorno ai motori. Dopo il Gp di Germania, anche Chicane si prenderà una pausa: la ritroveremo dopo il Gp del Belgio. Sempre al MERCOLEDI troviamo Sottobosco, rubrica in cui, con ironia e sarcasmo, andiamo alla scoperta del mondo dello sport che non finisce sotto i riflettori. Ci conduce in questo viaggio Guido Ganzerli: arciere, velista, istruttore di calcio per bambini, per strane vicissitudini umane e professionali ha seguito, come cameraman, giornalista o semplice appassionato, una moltitudine di discipline, soprattutto quelle sconosciute ai più. Esperienze che lo hanno portato a scrivere un libro sullargomento: Sport minori a chi? (Incontri Editrice) GIOVEDI E il giorno di Figurineide, il mondo del calcio letto attraverso le figurine. Ce lo racconta Gianni Bellini, sanfeliciano classe 1963, massimo esperto e collezionista di figurine calcistiche italiano: possiede oltre 1800 raccolte provenienti da ogni angolo del pianeta, ha curato mostre, è stato intervistato da riviste e tv dEuropa. La sua storia ha ispirato il film Mi manca Riva. Viaggio di un collezionista di figurine di Giuseppe Gagliardi.
Quei lunghissimi otto anni di black out sulle figurine Ma dal 1986 in B è già il Modena delleterno Ballotta
Continua il viaggio nella storia del Modena raccontata attraverso le figurine Panini. Siamo arrivati alla stagione 1977-78, ed è un Modena ineressante quello che si presenta ai nastri di partenza del campionato: in porta cè lesperto Leonardo Grosso (sarà poi per lungo tempo segretario dellAic) e il suo secondo è Bruno Fantini (che, una ventina danni più tardi, lavorerà come preparatore dei portieri proprio in gialloblù); una difesa esperta con i varii Polentes, Piaser, Rimbano e Sanzone; centrocampo con Righi, Viviani e Zanon, con Bonafè a supporto, le punte Baffo-gol Bellinazzi e Paolo Mariani. Da notare che nella raccolte sono presenti anche due riserve (oltre al portiere) proprio non male: si tratta infatti di Giovanni Botteghi e Gesualdo Albanese. Anche se la squadra sembra forte, ritroviamo il Modena… a rosa completa solo nel album 1986-87, perché nel 1978 arriva la retrocessione. Quella che tornerà nelle figurine della B ed è già la squadra di Ballotta:troviamo in difesa il coriaceo Torroni e lesperto Sauro Catellani, un centrocampo ben assortito con il modenese Piacentini, Giovanni Re, il piccolo Andrea Bergamo e la scommessa Damiano Longhi, mentre per lattacco un nome su tutti: Sauro Frutti, assieme a Mauro Rabitti. La stagione successiva, la 1987-88, i gialloblù vengono raffigurati con una maglia molto poco gialla, quasi bianca: in quella squadra arrivano il bomber (?) Sorbello, lala sul viale del tramonto Giampaolo Montesano, i giovani Costi e Masolini, oltre a Vignini, insomma una squadra non allaltezza di quel campionato, infatti ritoveremo il Modena in Serie B solo nella stagione 1990-91. E una squadra profondamente cambiata: in porta il nazionale giovanile (così riporta lalbum per significare le presenze nella Under 21) Francesco Antonioli, in difesa ecco Luca Moz, Daniele Marsan, Gianluca Presicci e Andrea Cuicchi, centrocampo con il capellone e polmone Roberto Capellacci, ancora Andrea Bergamo, Paolo Sacchetti e lesperto Giorgio Zamuner, per lattacco invece cambia il bomber, non cè più Frutti ma al suo posto ecco Enio Bonaldi e Alessio Brogi. Per il 1991-92 si cambia ancora, ad iniziare dal portiere: ecco Alessandro Lazzarini in arrivo dal Pisa, alla difesa si aggiungono Ivano Cardarelli e un altro nazionale giovanile, e cioè Aldo Monza. Giovanni Bucaro, stopper coriaceo e sempre sulluomo,arriva dal Foggia, mentre Massimo Caruso arriva a dare una mano al centrocampo. Con lui cè anche Giovanni Bosi. Lattacco è molto interessante, con un Frabrizio Provitali in cerca di rilancio,dopo le stagioni non brillanti con Cagliari e Vicenza, ma soprattutto Nicola Caccia, che arriva a novembre da Bari. Cè poi un giovanissimo Davide Dionigi, che viene promosso in prima squadra dopo un ottimo campionato Primavera.