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Telecom e il caso Brasile: gli spagnoli lasciano il cda


    I vertici di Telefonica si dimettono dal board in polemica con l’Antitrust sudamericano

    Cesar Alierta e Julio Linares, rispettivamente amministratore delegato e direttore finanziario di Telefonica, «rinunciano con effetto immediato al loro posto di consiglieri nel cda di Telecom Italia». Lo ha comunicato, nella serata di ieri, la stessa compagnia di telecomunicazioni iberica, tramite una nota pubblicata sul sito della Borsa spagnola. Il passo indietro dei due manager sarebbe una risposta all’Antitrust brasiliano, il Cade, che nelle scorse settimane aveva avanzato forti perplessità sull’operazione che porterà Telefonica ad assumere il controllo di Telecom Italia. La società spagnola – recita il comunicato – ritiene che le misure imposte dal Cade «non siano ragionevoli e in conseguenza sta analizzando la possibilità di intraprendere azioni legali conseguenti». Nella sua decisione del 4 dicembre, in particolare, l’Antitrust carioca aveva ritenuto incompatibile con le norme sulla concorrenza la salita di Telefonica in Telco, la holding di controllo di Telecom Italia: sul mercato brasiliano, infatti, gli spagnoli controllano Vivo e la compagni tricolore controlla Tim Brasil. E Telefonica si era impegnata con il Cade a mantenere separati i suoi interessi nel Paese sudamericano da quelli dell’azienda italiana. Il Cade le ha perciò inflitto una multa da 5 milioni di euro. Alierta e Linares spiegano allora di essersi dimessi «con il fine di rafforzare il nostro fermo impegno con gli obblighi precedentemente assunti per Telefonica di mantenersi fuori dalle attività di Telecom Italia in Brasile». Inoltre Telefonica, fatti salvi i diritti riconosciuti nel patto parasociale Telco, «ha deciso di non esercitare per il momento il diritto di nominare o proporre due consiglieri di amministrazione di Telecom Italia».

    Nuovi lampioni, i lavori continuano


      Prevista la completa sostituzione anche in via Libertà

      VIGNOLA – Proseguiranno fino a Natale i lavori di ristrutturazione e messa a norma dell’impianto di pubblica illuminazione di Vignola, che prevedono la sostituzione di circa il 70% dei sostegni in cemento, il rifacimento di circa 20km di linee elettriche, e di oltre 2 km di interramento cavi, nonché l’adeguamento normativo con lo smantellamento delle due cabine di media tensione di via I maggio e di via Leonardo da Vinci. È inoltre prevista la sostituzione del 75% degli apparecchi esistenti (armature stradali, lanterne e globi) dei 3800 punti luce installati: verranno infatti sostituite le vecchie lampade al mercurio e i globi a luce dispersa. Tali interventi prenderanno il via lunedì prossimo, 16 dicembre, e proseguiranno fino alla vigilia. Verrà quindi definitivamente risolto il problema alla linea pubblica causato da un incidente automobilistico dell’agosto 2012 in direzione di Castelvetro, insieme all’interramento della linea al fine di rialimentare un nuovo palo in sostituzione di quello abbattuto dall’incidente. Verrà inoltre posizionato uno sbraccio che consentirà l’illuminazione di via Isonzo, per cui si renderà necessario, almeno per alcuni giorni, istituire un senso unico alternato in prossimità dell’area di cantiere. Verrà poi conclusa la sostituzione dei lampioni in viale Mazzini e nelle laterali, con la posa delle nuove armature nel tratto pedonale. Questo tratto in particolare, in corrispondenza dell’intersezione con via Battisti, necessita di pesanti interventi sulle linee, che proseguiranno nelle prossime settimane. Infine i lavori prevedono il completo rifacimento della pubblica illuminazione di via Libertà.

      L’asta per il terreno è un flop


        Deserto per l’area ex Mancini «Ma ci riproveremo presto»

        VIGNOLA – Non è un gran tempo per le alienazioni di nessun tipo: da appartamenti e locali vari (vedi le tante delusioni di Sassuolo che hanno segnato il bilancio) ai terreni. E’ andata male infatti l’asta per il terreno agricolo di via Frignanese (ex Impresa Mancini), che non ha visto la presentazione di una sola offerta: deserto totale. Il verbale d’asta è stato pubblicato giovedì, sintetico e laconico, con nessuno che si è fatto avanti per un possedimento di ben 16.540 metri nella distesa dell’ex Mancini, parte passata di proprietà al Comune di Vignola. E da qui ci si attendevano risorse importanti, visto che la base d’asta era fissata a 198mila euro, che andavano a 200mila con le spese di frazionamento. Il bando era stato lanciato il 13 novembre e non ha dato neanche molto tempo, vista la scadenza fissata già al 25. E’ scontato dunque almeno un secondo tentativo, come spiega l’assessore al Territorio Mauro Scurani: «Sicuramente si procederà con una seconda asta – spiega – in questa si è certamente pagato il contesto di crisi, ma forse anche una valutazione iniziale un po’ troppo alta per i tempi. Dobbiamo trovare un equilibrio in una stima che non penalizzi il Comune ma che sia rispondente al mercato». Ovviamente chi acquista si impegna al mantenimento della vocazione agricola: «Di costruzioni qui non se ne parla – rimarca – ma solo di piantumazioni. L’area ne ha molto bisogno: fino a due anni fa qui c’erano le sperimentazioni dell’Università di Bologna, poi l’iniziativa si è interrotta. Speriamo di trovare presto qualcuno che la riprenda in mano con passione». (da. mo.)

        Lotta alla dipendenza: 12 “no” ai videopoker


          Anche Vignola si allinea nella lotta contro la ludopatia, fenomeno nel modenese registra un sempre maggior numero di persone e contro cui tutta l’amministrazione si sta impegnando a combattere. Diverse le iniziative messe quindi in campo dalla giunta, per contrastare le dipendenze provocate dal gioco d’azzardo in città, tra cui un censimento degli esercizi pubblici (bar e simili) che per libera scelta non hanno installato nei propri locali slot machine, terminali per video-lotterie o altri strumenti per il gioco a denaro. Incoraggiando tale pratica infatti, si riesce a dare agli esercenti ‘No Slot’ la meritata visibilità e consegnando loro un riconoscimento di attenzione agli aspetti negativi del gioco d’azzardo, ormai diventato un preoccupante fenomeno sociale ed economico. Al momento sono 12 gli esercizi commerciali, segnalati dai cittadini, che hanno scelto di non installare al loro interno alcun strumento per il gioco a denaro. La mappa degli esercenti ‘No Slot’ è consultabile sul sito del Comune, mentre continua la raccolta firme per la proposta di Legge addi iniziativa popolare che mira a regolamentarne la diffusione nella tutela della salute pubblica e dei minori.

          La storia degli operai raccontata in un libro


            SPILAMBERTO – Un volume che vede i cittadini spilambertesi direttamente protagonisti, quello dell’autrice Maria Cristina Vecchi, che sarà presentato mercoledì 18 dicembre alle 20.30, presso lo Spazio Eventi L. Famigli. Il libro, dal titolo ‘Spilamberto: il lavoro in immagini d’epoca’, è infatti il frutto di una ricerca bibliografica approfondita, ma anche di un confronto con i ricordi del passato di molti spilambertesi, ripercorrendo le principali attività della zona, a cominciare dalla campagna, passando per edilizia e artigianato, per finire poi con l’industria, il commercio e le principali professioni. Uno sguardo particolare è stato infine dedicato alla formazione di Leghe e Cooperative, frutto di una spontanea partecipazione da sempre profondamente sentita. Il volume prende in considerazione un arco di tempo piuttosto lungo, all’incirca dagli anni ‘40 agli anni ‘70 del Novecento, riprendendo talvolta anche storie dall’Ottocento. Alla serata saranno presenti, oltre al sindaco Francesco Lamandini e l’autrice Maria Cristina Vecchi, diversi rappresentanti di associazioni di categoria e soggetti importanti nell’ambito economico territoriale. Il testo potrà poi essere acquistato durante la presentazione o successivamente presso le edicole, librerie del territorio e l’Urp del Comune di Spilamberto.

            Per i galletti è emergenza difesa Alberti torna al vecchio 4-2-3-1


              «Mancherà Samnick. In dubbio Ceppitelli Romizi e Chiosa. Ieri non si sono allenati; Galano ha accusato un lieve risentimento muscolare mentre Polenta non è al cento per cento. Spero però di recuperarli tutti». Il tecnico del Bari Roberto Alberti ha presentato questo bollettino medico alla vigilia della gara interna con il Carpi. In difesa, i marcatori che saranno schierati non potranno avere la migliore condizione fisica. «Ci aspetta una gara molto delicata – ha aggiunto – contro una formazione che in trasferta ha vinto quattro gare e gioca un calcio molto efficace, difesa chiusa e ripartenze». Alberti punta sul modulo più usato finora, il 4-2-3-1. Ecco dunque gli interpreti che scenderanno in campo dal primo minuto. Guarna tra i pali. Difesa a quattro con Sabelli, Ceppitelli, Chiosa e Calderoni, anche se i problemi fisici potrebbero rivoluzionaare il reparto. A centrocampo Romizi e Fossati davanti alla difesa, con Galano, Scaudone e Defendi dietro all’unica punta Marotta.

              Carpi, al San Nicola per l’impresa Contro il Bari in cerca di conferme


                Vecchi: «Dobbiamo dare continuità ai nostri risultati»

                Le prestazioni portano i risultati, a volte però giochi bene e non fai punti, quest’ultima ipotesi è accaduta spesso nel campionato del Carpi, ora dopo l’affermazione della scorsa settimana con il Varese, i tessili cercheranno il bis nella trasferta di Bari. Un match che può cambiare il destino dei ragazzi di Vecchi. Da qui alla campagna acquisti i carpigiani avranno a disposizione gare per mettere altro fieno in cascina, e intanto si attende pure che la lega decida quando recuperare l’incontro con il Padova sospeso alla seconda di campionato. «La nostra speranza – dice il tecnico Stefano Vecchi – è quella di dare continuità ai risultati, spesso siamo riusciti a fare la prestazione, purtroppo a volte il risultato non è arrivato. Quando si riesce a raccogliere continuità di punti la classifica si muove e si respira tutta un’altra aria». A Bari il Carpi capirà tantissime cose, nel frattempo oltre alle voci di mercato si susseguono i rumor su un possibile addio di Cristiano Giuntoli, e questa sarebbe una perdita gravissima per i biancorossi. Il ds nelle ultime stagioni ha fatto acquisti azzeccatissimi e passo dopo passo il Carpi è salito fino alla cadetteria. Vecchi dovrà essere bravo ad isolare i suoi uomini facendoli rimanere concentrati unicamente sui prossimi impegni. Ancora una volta l’ex tecnico del Sud Tirol avrà problemi in difesa, Poli è out, Gagliolo è squalificato, potrebbe essere il turno di Sperotto o Liviero: «Giocherà chi l’ha fatto meno, tutti e due sono terzini sinistri in Lega Pro si sono distinti, Sperotto ha fatto bene qui mentre Liviero era a Perugia chi dei due scenderà in campo farà la propria parte. Liviero ha ottime qualità di spinta ma qualche limite in fase difensiva, Sperotto è un giocatore più di forza e sostanza, hanno caratteristiche diverse ed entrambi ci faranno comodo strada facendo». Il Bari aspetterà il Carpi dall’altra parte del campo nella speranza di aggiungere punti all’attuale graduatoria, per il modo di giocare delle due squadre c’è la possibilità che possa essere un grande match: «Loro hanno giocato spesso 4-2-3-1, se Sciaudone viene utilizzato dietro la punta è un bel modulo ma lui è più centrocampista, se invece gioca Beltrame sarà un Bari più offensivo. Penso però che i nostri avversari utilizzeranno il 4-2-3-1, questa è la mia l’impressione di giocare, i pugliesi hanno una tattica sbarazzina e cercano sempre di giocare a calcio. Li avevo visti giocare in Coppa Italia a Bergamo e sono una squadra che è cresciuta tantissimo». Vecchi poi aggiunte: «Noi cercheremo di attuare qualche contromisura in fase difensiva, credo lo faranno anche loro e nessuna delle due squadre lucrerà sulla prestazione per arrivare al risultato». (re. sp.)

                Calcio


                  La sfida dei biancorossi

                  Trasferta in Puglia senza Poli, Kiakis, Gagliolo e Pasciuti


                    L’emergenza in difesa costringe il tecnico dei biancorossi Stefano Vecchi a fare scelte quasi obbligate. Il modulo di gioco non cambierà, il Carpi scenderà sul campo di gioco del San Nicola con il 4-1-4-1, ma viste le assenze nel reparto difensivo ci potrebbe essere qualche forzatura nel pacchetto arretrato, anche se come ha spiegato lo stesso Vecchi in conferenza stampa le alternative non mancano. Per la trasferta in Puglia Vecchi non avrà a disposizione gli infortunati Poli e Kiakis e gli squalificati Gagliolo e Pasciuti. Ecco dunque che il tecnico bergamasco dovrebbe scegliere davanti a Nocchi una difesa a quattro composta da Letizia (o Sperotto), Pesoli, Romagnoli e Liviero. A centrocampo spazio a Porcari davanti alla difesa, con Concas e Sgrigna larghi sulle corsie laterali, e con Lollo e Memushaj a fare il lavoro di interdizione e costruzione della manovra in mezzo al campo. Davanti, unica punta, Mbakogu.

                    Europa League: Juve e Napoli con Fiorentina e Lazio Il calendario potrebbe subire grandi cambiamenti


                      In Champions League i valori visti fin qui in campionato si sono invertiti. Passa il Milan di Barbara Berlusconi e dello stressato Allegri, escono Juve e Napoli. I bianconeri, fatti fuori dal Galatasaray e dall’Atatürk Arena (davvero un brutto spot per l’Uefa vedere come si è deciso il passaggio del turno nel girone B), salutano l’obiettivo di migliorare quanto fatto l’anno scorso dopo avere buttato al vento la qualificazione nella trasferta a Copenaghen e alla seconda sfida, quella in casa proprio contro i turchi. Il mea culpa di Conte e dei giocatori al termine della gara a ad Istanbul è sacrosanto, sbagliare tre partite su sei e pretendere di centrare gli ottavi di finale è davvero troppo. Diverso il discorso relativo al Napoli che se ne torna a casa nonostante i 12 punti messi nel forziere. La sfortuna, mischiata alla prova insufficiente offerta in Inghilterra contro l’Arsenal, hanno avuto la meglio sulle grandi ambizioni partenopee del presidente De Laurentiis, ultimamente meno lanciato in proclami e frasi ad effetto come fatto alcuni mesi fa dalla sua mega villa in California. Juve e Napoli dunque proseguiranno il loro cammino europeo in Europa League, che ora vede in corsa quattro squadre italiane (oltre a Juve e Napoli, anche Fiorentina e Lazio). Una situazione che rischia seriamente di creare pericolosi ingorghi nel calendario di serie A. La concentrazione di squadre impegnate al giovedì potrebbe incidere pesantemente sulla programmazione delle prossime giornate di campionato. In particolare ci sarà da gestire il pericolo di un eccessivo affollamento di gare al lunedì. Da qui alla finale di Europa League in programma proprio allo Juventus Stadium, Juve, Napoli, Fiorentina e Lazio dovranno fare i conti con un programma serrato di 22 partite tra serie A e coppa. La Lega, al momento, ha programmato le giornate di campionato fino a febbraio, poi sarà il sorteggio della competizione europea a incidere sulle giornate successive, con anticipi e posticipi. Molto dipenderà anche dal cammino delle italiane in Europa, se queste dovessero arrivare fino in fondo, si potrebbe assistere a variazioni del calendario davvero massicce. Una situazione che rischia di creare difficoltà anche a Sky che con lo spostamento delle gare al lunedì perderebbe anticipi da trasmettere il sabato sera. Insomma, la caduta di Juve e Napoli dalla competizione più importante d’Europa renderà il nostro campionato più spezzatino di quanto già non sia.

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