Polemica sulle dichiarazioni del portavoce dei Forconi Le comunità replicano: «Deliranti e pericolose parole»
Dura presa di posizione dellUnione delle Comunità Ebraiche Italiane (Ucei) contro le parole che avrebbe pronunciato il portavoce del Movimento dei Forconi, Andrea Zunino: «Vogliamo le dimissioni del governo. Vogliamo la sovranità dellItalia, oggi schiava dei banchieri, come i Rotschild: è curioso – ha detto Zunino in unintervista a Repubblica – che cinque o sei tra i più ricchi del mondo siano ebrei, ma è una cosa che devo approfondire. Non ho le prove. Ma penso che Hitler, che probabilmente era pazzo e si sia vendicato con lantisemitismo del voltafaccia dei suoi iniziali finanziatori americani». Secondo Renzo Gattegna, presidente Ucei, «le deliranti affermazioni sullItalia schiava dei banchieri ebrei e le successive giustificazioni formulate da Zunino danno il senso di un disagio che si fa sempre più profondo e richiamano, senza alcun pudore e vergogna in chi le ha pronunciate, un periodo storico caratterizzato da morte, violenza, negazione dei diritti più elementari». «Zunino – prosegue Gattegna in una nota – si alimenta dai più violenti e biechi stereotipi antisemiti per offendere non soltanto la memoria di milioni di individui che in nome dellideologia nazista trovarono la morte tra le più atroci sofferenze ma soprattutto lintelligenza, la coscienza democratica e la maturità di quella popolazione italiana le cui istanze si propone di rappresentare, evidentemente in modo inadeguato, nella strade e nelle piazze di tutto il Paese», conclude il presidente delle dellUnione delle Comunità Ebraiche Italiane. E sebbene, in un primo momento, sembrava dovessero placarsi le manifestazioni dei non sarà così. La protesta del Coordinamento nazionale nove dicembre, di cui fanno parte diverse realtà e associazioni legate al mondo degli autotrasportatori, agricoltori e imprenditori continuerà: «In tutte le zone dItalia andiamo avanti ad oltranza», annuncia Mariano Ferro, leader del Popolo dei Forconi, una delle «sigle» del Comitato. Ferro annuncia inoltre che lannunciata mobilitazione a Roma si terrà «molto probabilme mercoledì prossimo: non sarà un corteo, ma un presidio fisso in un posto che concorderemo con la Questura». Interessante, nel frattempo, è leggere il sondaggio realizzato dallIstituto demoscopico Ixè, in esclusiva per Agorà, proprio su questi fenomeni: il 79% degli italiani non ha capito le ragioni della protesta dei cosiddetti forconi. Tra chi condivide del tutto o in parte la protesta, si arriva a un magro 16%. «Il consenso attorno alla protesta è molto marginale», ha osservato Roberto Weber, presidente dellIstituto Ixè.