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Giocoplast Natale, l’ora della vendita


Bomporto: il gruppo Preziosi sta per passare la mano Dentro i fondi e un blocco di manager di grande profilo

Storie di imprese


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Giocoplast Natale, forse la più importante azienda del territorio comunale di Bomporto, vede scoccare l’ora del cambio di proprietà. A comprare, una cordata composta da fondi di investimento e da manager specializzati nel settore. A vendere, invece, la Giochi Preziosi, noto gruppo che fa capo all’omonimo imprenditore di origine campana (foto LaPresse), molto conosciuto anche per il proprio impegno nello sport: tuttora, è il patron del Genoa calcio. Come il nome suggerisce, la società di Bomporto è uno dei principali rivenditori italiani di alberi e addobbi natalizi, come palline e decorazioni luminose. La sua nascita risale al 1980, grazie alle famiglie Richeldi e Grani, che iniziarono un’attività in origine parallela a quello principale, ovvero il commercio di budella per salumi: l’importazione di gadget e piccoli giocattoli, le cosiddette cineserie, proprio dall’Estremo Oriente. All’inizio del 21esimo secolo, avvenne la cessione a Preziosi. O meglio: il gruppo campano-lombardo acquistò interamente un ramo dell’azienda, quello appunto poi denominato Giocoplast Natale; mentre l’altra parte, quella che si occupa degli omaggi promozionali, rimase in parte sotto il controllo della famiglia fondatrice, grazie all’appositamente costituita joint venture Grani&Partners. Nell’ultimo biennio, l’ipotesi di una nuova cessione della Giocoplast Natale ha trovato più di una volta eco sulla stampa specializzata nazionale. Poco meno di un anno fa, Milano Finanza scrisse che l’operazione era parte di un piano concordato da Preziosi con le banche creditrici. Una di queste, Intesa San Paolo, sarebbe in sostanza diventata il nuovo azionista di maggioranza della società di Bomporto, tramite il proprio gestore di fondi Atlante Private equity. Della cordata di pretendenti avrebbero fatto parte, poi, un altro investitore istituzionale, Dvr&C, e quello che è l’anima storica e tuttora l’amministratore delegato dell’azienda, Maurizio Schiavi. Nei giorni scorsi, il tam tam interno alla comunità finanziaria è ripreso. Ed è arrivato ieri sui social network, grazie a due giornalisti ben addentro le vicende dell’Italia industriale, ovvero Daniela Polizzi e Franco Turchetti, che danno l’affare per concluso. Giocoplast Natale, dunque, avrebbe come nuovo padrone una cordata. Da un lato, i soggetti di «private equity» non sono meglio specificati: non è chiaro, dunque, se si tratti di quelli menzionati lo scorso anno da Milano Finanza. Dall’altro lato, invece, si parla di due manager futuri soci, e qui i nomi sono menzionati: Paolo Iacono, già dirigente di colossi del comparto ludico come Hasbro e Atari; e Massimiliano Benci, che invece è attualmente il direttore finanziario di Digital Magics. Il controvalore dell’operazione è indicato dai due giornalisti in 20 milioni di euro, uno in più di quanto richiesto dai creditori della Giochi Preziosi. Giocoplast Natale, è da considerare, nell’esercizio 2012 ha registrato ricavi per 16,1 milioni e un margine operativo lordo di 3,2. (ni.ted.)

Fresenius: via ai lavori a Mirandola


E’ stata posata ieri la prima pietra del nuovo stabilimento Fresenius Kabi di Mirandola, nel quale verrà trasferita la produzione dei filtri per trattamento sangue attualmente situata a Cavezzo del colosso tedesco, leader del settore biomedicale. Il sito sarà pronto a gennaio 2016.

Sassuolo: questa è più che una finale


Con il Chievo si gioca una bella fetta di massima serie Di Francesco ha fiducia nei suoi: la squadra è pronta

Una missione difficile da compiere, arrivare nel porto della salvezza non sarà assolutamente semplice, i neroverdi si giocano tantissimo nella sfida odierna. L’orizzonte imminente è il Chievo, la sfida del Bentegodi vale un’intera stagione, Magnanelli e compagni sono praticamente obbligati a vincere, se poi il risultato dovesse essere tale da mettere i neroverdi in vantaggio nello scontro diretto, l’obiettivo di giornata sarebbe pienamente centrato. «Ho sempre detto – chiosa Eusebio Di Francesco – che tutte le partite sarebbero state delle finali, quella di domani con il Chievo è una finale chiave, un match delicatissimo e molto importante. Affronteremo i gialloblù per vincere, la squadra metterà sul campo tutto quello che può e cercando di fare una buona prestazione». Continuare ad infondere serenità all’ambiente, è questo uno degli obiettivi del tecnico sassolese, ci sono ancora cinque partite da giocare ed è giusto crederci fino al 18 maggio, se poi la matematica dovesse condannare il Sassuolo prima, a quel punto si alzerebbe bandiera bianca: «Non si può pensare in negativo, siamo in corsa per la salvezza e dobbiamo provarci fino all’ultima giornata, dopo questi viaggio a Verona tireremo le somme, sapendo che in palio ci sono ancora 12 punti da poter conquistare. Mi aspetto un’ottima partita da parte dei miei ragazzi e della mia squadra, non c’è altra strada che possiamo percorrere». Il Sassuolo deve vincere, i veneti invece possono pure pareggiare, questo significherebbe mantenere a distanza i diretti avversari, ma pure avere lo scontro diretto a favore: «In partite come queste devi limitare il margine di errore, i nostri avversari sono una squadra fisica e concreta, in campo vanno sempre undici giocatori molto ben coordinati, Thereau e Paloschi sono due ottimi attaccanti, occhio alle loro giocate». All’andata, nella nebbia del Mapei Stadium, il Chievo si impose con una rete di Thereau, una sconfitta bruciante che acuì la crisi di una formazione che si stava confrontando con le prime difficoltà della massima serie. Quella odierna deve essere gioco forza una gara diversa, in palio c’è il 40% di possibilità di giocare nell’olimpo del pallone italiano pure nella prossima stagione. Di Francesco dovrà rinunciare allo squalificato Ariaudo, rientra Cannavaro, Antonio Floro Flores è pienamente recuperato e si gioca un posto nel tridente d’attacco. Questa la probabile formazione neroverde: Pegolo; Gazzola, Antei, Cannavaro, Longhi; Biondini, Magnanelli, Missiroli; Berardi, Floro Flores, Sansone. (g.a)

Serie A


Oggi la trasferta decisiva a Verona

«Mi caccia solo il presidente Berlusconi» Seedorf mette a tacere (per ora) le polemiche


«Se sono sicuro di restare al Milan per la prossima stagione? Lo sono ancora, finché non ricevo una chiamata dal presidente continuo ad avere questa sicurezza personale. E’ fondamentale concentrarsi sulla partita e non sulla mia posizione personale, che non ha nessuna importanza». Così il tecnico del Milan Clarence Seedorf in conferenza stampa ha parlato del proprio futuro, dopo le voci di questi giorni secondo cui l’ex giocatore del Botafogo potrebbe non essere riconfermato anche in caso di sesto posto e qualificazione all’Europa League. «Io ho una linea diretta di comunicazione con la società – ha aggiunto – Non devo rispondere attraverso la stampa a delle cose presunte. Gli infortunati? Spero che De Sciglio possa aggregarsi con la squadra, Honda ha fatto un primo allenamento ma solo di corsa, non è ancora disponibile, mentre per Essien si parla della settimana prossima», ha svelato Seedorf. Di fronte il Milan si troverà un Livorno affatto domo: «La sconfitta di sette giorni fa in uno scontro diretto è stata dura per tutti, purtroppo qualcuno è arrivato alla gara con troppa tensione addosso, ci era capitato anche con il Verona. Niente però è ancora deciso. Ci aspettano cinque gare difficili nelle quali dovremo cercare di fare più punti possibile. Era così anche prima della partita di domenica scorsa». Il tecnico del Livorno Domenico Di Carlo carica la sua squadra alla vigilia della sfida di campionato con il Milan. «Noi continuiamo a lavorare perchè il Livorno resti in serie A, giocandocela in tutte le gare che mancano. I ragazzi ci mettono sempre il massimo impegno. Siamo a soli tre punti dalla salvezza – ha ricordato l’allenatore degli amaranto – Dovremo cercare l’impresa e non ci sono alibi per le assenze, chi giocherà darà il massimo». Quella contro i rossoneri, a caccia di punti per l’Europa, sarà una sfida difficile. «Il Milan viene da una lunga serie di successi consecutivi ed ha bisogno di punti per l’Europa e noi per la salvezza. Dovremo avere compatezza di gioco e velocità. Mi aspetto una reazione da parte della squadra».

Preziosi cede la Giocoplast di Bomporto


Il proprietario del Genoa Calcio Enrico Preziosi ha venduto la Giocoplast Natale, forse la più importante azienda del territorio di Bomporto. L’azienda è stata acquistata da una cordata composta da fondi di investimento e da manager specializzati nel settore. La società di Bomporto è uno dei principali rivenditori italiani di alberi e addobbi natalizi, come palline e decorazioni luminose. La sua nascita risale al 1980, grazie alle famiglie Richeldi e Grani, che iniziarono a importare gadget e piccoli giocattoli, le cosiddette “cineserie”, proprio dall’Estremo Oriente. Un’attività in origine parallela a quello principale, ovvero il commercio di carni. All’inizio del nuovo secolo, avvenne la cessione al gruppo Preziosi. O meglio: Preziosi acquistò il ramo della Giocoplast dedicato alle festività natalizie, mentre l’altra parte, quella che si occupa degli oggetti destinati all’omaggio promozionale, rimase in parte sotto il controllo della famiglia fondatrice. A PAGINA 24

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