Liquiderà Veba per 3,65 miliardi di dollari
Il 2014 di Fiat è partito con il botto. La metafora è fin troppo facile: quando il nuovo anno non aveva raggiunto nemmeno la mezza giornata in territorio statunitense, il gruppo torinese ha annunciato lascesa al 100% di Chrysler. Veba Trust, il fondo sanitario dei sindacati a stelle e strisce, ha infatti venduto la propria quota del 41,4616% per 3,65 miliardi di dollari statunitensi, pari a circa 2,65 miliardi di euro. Di un momento da «libri di storia» ha parlato Sergio Marchionne, che ovviamente deve aver concluso laccordo ancora nel 2013, ma lo ha svelato a mercati chiusi. Un accordo atteso di fatto sin dal 2009, quando, con i favori dellamministrazione Obama, il Lingotto salvò lo storico gruppo automobilistico del Michigan. Compagni di avventura, lo stesso Dipartimento del Tesoro di Washington e il Veba Trust. A questultimo rimaneva in mano, e rimarrà sino al perferzionamento delloperazione atteso per il 20 gennaio, la minoranza di Chrysler. Le complesse trattative con i torinesi erano già sfociate in un contenzioso davanti alla Court of Chancery dello Stato del Delaware, contenzioso che ora viene a cadere. Il prezzo di 3,65 miliardi di dollari è stato determinato in base a due componenti. La prima è una sorta di dividendo straordinario che sarà elargito da Chrysler Group a entrambi i soci, per un totale di circa 1,9 miliardi di dollari. Tuttavia Fiat North America, il veicolo del Lingotto nelloperazione, girerà la propria parte di tale cedola a Veba Trust; a cui poi, al perfezionamento delloperazione e quindi dopo metà mese, verserà i restanti 1,75 miliardi in contanti, «attraverso lutilizzo di liquidita disponibile», come spiega una nota. Per Torino, dunque, non è previsto nessun aumento di capitale. Per un accordo sindacale, inoltre, Veba riceverà dalla società del Michigan altri 700 milioni di dollari di contributi in quattro anni. «Aspetto questo giorno sin dal primo momento, sin da quando nel 2009 siamo stati scelti per contribuire alla ricostruzione di Chrysler», ha commentato nella nota stessa John Elkann, presidente di Fiat, che ha dato il benvenuto ai dipendenti dellazienda statunitense. Chiarendo: «Il lavoro, limpegno e i risultati raggiunti da Chrysler negli ultimi quattro anni e mezzo sono qualcosa di eccezionale». nNicola Tedeschini