Le riflessioni dei leader
Grillo: abbiamo contro partiti, giornali, massoneria, Bce e le lobby
Come ampiamente annunciato, Beppe Grillo ha declamato nella sera di San Silvestro, in diretta sul canale del Movimento Cinque Stelle, «La cosa», il suo contro-discorso di fine anno. Un discorso che voleva essere da contraltare a quello di Napolitano ma che ha usato, pur con stili diametralmente opposti, tanta retorica. Qualche problema tecnico, probabilmente per i troppi accessi e poi la diretta. Grillo sferza gli italiani: «Nessuno risolverà i vostri problemi se voi non inizierete per primi. Avete ancora il coraggio di votare per chi ha rovinato il Paese?». Ce lha un po con tutti. «Abbiamo contro tutti – denuncia Grillo – tranne chi ci segue e ci ha dato il voto. Partiti, giornali, banche, televisioni, la massoneria, la Bce, le lobby». Mancano Gargamella, gli alieni, le scie chimiche e le ditte farmaceutiche. Ma sulle lobby è tutto chiaro: in Parlamento sono loro a comandare. Dunque lelenco: «I lobbisti si chiamano tra gli altri De Benedetti, Caltagirone, Berlusconi, Benetton. Guardate i loro patrimoni e capirete che per loro la crisi di questi anni non è mai esistita, anzi è stata una grande opportunità. Un (ex?) lobbista finito in galera, Ligresti, era persino in rapporti stretti con la Cancellieri, ministro della Giustizia». Poi lappello – meglio, linvocazione dello sciamano agli adepti da istruire – : «Dovete informare chiunque conoscete, diffondere la verità, denunciare, impegnarvi in prima persona». Grillo poi conferma: «A gennaio presenteremo limpeachment contro Napolitano: spero che come Cossiga si dimetta prima. Lo dico per lui. Non può più permettersi di bloccare un Paese». Non si sa se lo accuserà per alto tradimento o attentato alla Costituzione. Infatti la procedura di messa in stato daccusa del capo dello Stato sono prevsti due reati: lalto tradimento e lattentato alla Costituzione, due fattispecie che ancora oggi attanagliano i più fini giuristi. «Avevano una possibilità di cambiamento dopo le elezioni di primavera – spiega – nominando un nuovo presidente della Repubblica con Rodotà e un nuovo governo, Napolitano ha bloccato tutto, si è fatto rieleggere contro la Costituzione, ha battezzato il governo delle larghe intese con un pluri processato in seguito condannato per truffa fiscale. Tutto, ma non il cambiamento».
«Riforme? Bene, ma prima al voto»
Brunetta replica al discorso alla nazione di Napolitano Andare avanti è impossibile con un governo inadeguato
Cera molta attesa per il discorso di fine anno di Giorgio Napolitano, almeno per due motivi. Senzaltro per il primo discorso nella storia della prima e seconda Repubblica di un capo dello Stato che si affaccia alla videocamera per lottava volta, ma sopratutto perché era nellaria il boicottaggio da parte di Forza Italia, Lega e Movimento Cinque Stelle. Anche se Forza Italia, tra tutti, ha poi smorzato i toni: «No Talibàn, no Napolitàn. Spegnere o non spegnere il televisore per il tradizionale discorso di Napolitano alla nazione? Non siamo fanatici di nessuno dei due opposti dogmi. Libertà di telecomando». Così recitava il Mattinale – la nota politica redatta dallo staff del gruppo Forza Italia della Camera dei deputati – a San Silvestro, a poche ore dallevento. Leffetto boicottaggio è stato opposto, almeno stando ai dati: gli ascolti sono cresciuti, anche se non di tanto. Sulle reti generaliste il messaggio ha interessato nove milioni 981mila telespettatori, contro i nove milioni 702mila del 2012: ci sono stati 279mila spettatori in più, con un incremento del 2,8%. Forse perché cè stata troppa attenzione, troppa polemica, o forse solo perché la nazione – più che alla fine di ogni altro anno da qualche tempo a questa parte – era in ansia di qualche buona parola dopo lannus horribils 2013 per la politica e per le famiglie italiane. E di annus horribilis parla del resto anche il Mattinale del primo gennaio: «Dedichiamo gran parte di questo primo numero del Mattinale 2014 al discorso di Napolitano. Un modo per chiudere definitivamente i conti con lannus horribilis 2013, sigillandolo nella retorica a metà tra il mesto e lelegiaco, di timbro virgiliano. Speriamo che con questo discorso finisca lepoca terribile della crisi italiana». Ma a troncare per primo il capo dello Stato – che nel discorso ha letto le lettere di cittadini allo stremo e non ha mancato di sottolineare che vigilerà fino a che il Parlamento non varerà le riforme che aveva chiesto in cambio di accettare il reincarico – è stato Renato Brunetta nella prima serata di San Silvestro. Cè il «rischio di retorica da Napolitano: la realtà è altra». Ha precisato il capogruppo. «Con Parlamento delegittimato e governo inadeguato riforme impossibili. Subito al voto», ha twittato Brunetta.
Polemiche a Fanano per la chiusura dei bar la notte di San Silvestro
FANANO – E polemica a Fanano per la chiusura anticipata dei bar nella notte di San Silvestro. Alle 22 molti locali avevano già abbassato le serrande, che non era esattamente quello che si aspettavano i turisti venuti qui per festeggiare. E vero che al Palaghiaccio cera la grande serata disco, ma questo non avrebbe dovuto spegnere il resto del paese. Su Facebook si è scatenato un putiferio di commenti di gente delusa e anche arrabbiata, cè anche chi ha puntato il dito contro lordinanza anti-alcol di cui abbiamo dato conto martedì. Ma va detto che cera anche a Sestola, anche se un po più soft, e che lì non si è certo registrata la chiusura di massa. Il punto è delicato e sentito a tal punto che ieri è intervenuto sul social network anche il sindaco Lorenzo Lugli, con una lunga nota in cui ha promesso di fare chiarezza: «In sede e con strumenti istituzionali – ha scritto – coinvolgerò gli interessati su quanto accaduto, che comunque per togliere ogni dubbio ritengo inaccettabile, non tanto per le motivazioni personali che ognuno degli esercenti ha diritto di sostenere. Ma perché sono fermamente convinto che lindustria del turismo si sostiene solo se ognuno fa la sua parte nel rispetto dellinteresse comune e non solo pensando al ritorno della propria attività». Lugli ha sottolineato di non accettare «lordinanza del sindaco (identica a quella degli ultimi anni e a quella di Sestola) come motivazione della scelta di chiusura dei bar o della crisi o delle cose che non funzionano».
Addio allOsteria Bazzani, lultima attività di Montecorone
Stop dopo 62 anni: i titolari vanno in pensione e non hanno trovato nessuno che comprasse
ZOCCA – Lultimo dellanno ha significato anche la fine di unaltra attività storica dellAppennino, che non verrà mai più rimpiazzata: lOsteria Bazzani di Montecorone, incantevole borgo medievale di Zocca. Claudio Bazzani e sua moglie Loretta sono ormai giunti alletà della pensione, e seppur a malincuore, hanno abbassato per sempre la serranda di un locale che ha fatto la storia, con i suoi 62 anni, ma soprattutto rappresentava lultimo esercizio attivo nella frazione, già fresca della perdita del negozio di alimentari e dellUfficio postale. Non per questo lultimo giorno è stato vissuto nella malinconia, anzi si è fatto di tutto per stare insieme come una volta, con pranzo e cena a base di crescentine e borlenghi, la specialità della casa, che hanno richiamato anche laffezionata clientela di Modena. «Ci dispiace molto chiudere – ha sottolineato Claudio Bazzani – tanta gente ci ha chiesto di tenere botta, ma ormai siamo alla pensione e mia moglie ha anche bisogno di essere a casa per assistere la mamma. Eravamo pronti a vendere lattività, ci abbiamo provato anche su internet, ma non si è trovato nessuno. Ci poteva essere qualcuno solo per un discorso daffitto, ma poi ci sarebbero state troppe spese dietro. Non cè niente da fare, è ora di chiudere». Losteria Bazzani aveva aperto nel 1951, facendo in qualche modo concorrenza a quella del castello, in una frazione che allora contava quasi 1.400 anime, a fronte delle neanche 400 di oggi. A fondarla, con una licenza storica di cui il figlio va giustamente orgoglioso, i genitori Domenico Bazzani e Vittoria Donini, che ne avevano fatto in poco tempo un punto di riferimento anche per il circondario. Mancherà molto, con lallegria che sapeva portare specie nelle lunghe e fredde notti dinverno. nDaniele Montanari
6.300 firme per Pediatria
Eccezionale risultato per il reparto a rischio tagli E fa centro anche la raccolta fondi per Ostetricia
PAVULLO – Sono più di 6.300 le firme raccolte in queste settimane per la salvaguardia del reparto di Pediatria dellOspedale di Pavullo. Il Comitato Mamme del Frignano in chiusura di 2013 ha reso noti i risultati delleccezionale mobilitazione contro la riorganizzazione sanitaria che mira alla chiusura notturna e alla trasformazione del reparto in mero ambulatorio diurno. Un piano che ha visto anche leclatante protesta del 6 dicembre davanti allospedale, con un moto popolare di cui le autorità, a livello locale, provinciale e regionale, non possono non tenere conto. Nello specifico, si tratta di 520 firme raccolte con la petizione online (www.change.org/it) e 5.795 sottoscritte su cartaceo nellambito della campagna Io non me ne frego. Ma lattività del Comitato non si è fermata a questo: cè stata anche la solidarietà concreta rivolta al suo reparto, quello di Ostetricia e Ginecologia, per cui grazie alliniziativa A cena con le cicogne del 5 ottobre sono stati raccolti quasi 3.500 euro che permetteranno di rinforzarne la dotazione, in primis con una nuova vasca per il parto in acqua, con doccia. «Lacqua – sottolinea in merito la capo ostetriche Anna Maria Mastinu – assieme alla cromoterapia, il sostegno emozionale, la tuinà (antico massaggio cinese, tra i più utilizzati, per ottenere un profondo rilassamento e lapertura dei canali sensoriali) e lidroagopuntura (analgesia naturale nel travaglio) sono elementi fondamentali e distintivi della nostra Unità Operativa, che utilizza tecniche non invasive di contenimento del dolore del travaglio di parto nel rispetto dei tempi della donna e del suo bambino attraverso un approccio olistico finalizzato alla tutela della fisiologia». Ma con i fondi raccolti è stato possibile acquistare anche due nuovi fasciatoi, che si vanno da aggiungere ai tre già donati da Lions e Aseop (lAssociazione Sostegno Ematologia Oncologia Pediatrica), così ora ce nè uno in ogni stanza. Il resto è stato donato allAseop, per lacquisto di una bilancia dedicata alla pesatura delle sacche di raccolta del sangue cordonale. Un fronte solidale in cui Pavullo nel 2013 ha fatto registrare 60 sacche raccolte e inviate a Bologna, rappresentando una percentuale davvero elevata in relazione al totale dei parti, nonostante sia considerato da qualcuno un piccolo ospedale. Il merito va alla sensibilizzazione fatta dalle ostetriche, senza dubbio, ma soprattutto allumanità e attenzione mostrate dalle mamme in tema di salute ed impegno sociale. Insomma, così cè tutto a Pavullo per consentire un parto dolce: «Abbiamo attivato un ambulatorio per il massaggio ai neonati – spiega la capo ostetriche – offriamo idroagopuntura, massaggi polare e tuinà, oltre al consueto incontro preparto mensile ed alla consulenza sullallattamento in rete con il consultorio, sostenuto dal Comitato Mamme (lanno scorso ad esso sono stati assegnati i fondi raccolti con levento Nascere a Pavullo G393 per la presenza di unostetrica dedicata esclusivamente al sostegno di madri e neonati nella delicata fase dellallattamento, ndr) e di recente abbiamo iniziato il rivolgimento dei podalici con la moxibustione». Insomma, resta limpegno per un reparto allavanguardia, alla faccia delle statistiche Ausl
Centro, primo bilancio natalizio tra luci e ombre
Confesercenti promuove le novità ma avverte: «Servono anche altri interventi»
VIGNOLA – Prematuro forse parlare di bilanci, anche se Confesercenti Terre dei Castelli, ritiene comunque opportuno focalizzare lattenzione sul cuore storico di Vignola e la sua frequentabilità nei giorni precedenti le feste. «Il concepire un tipo di offerta innovativa, in questo caso la Bottega di Babbo Natale ha con ogni probabilità contribuito allattrattività del centro e ad un incremento dei frequentatori. Restano però alcune criticità legate alla segnalazione delle attività a cui occorre porre rimedio». Positiva e costruttiva quindi per Confesercenti la realizzazione del temporary shop, nata dallaggregazione di diversi operatori del centro, che hanno puntato sullinnovazione, la cui esperienza «oltre a infondere curiosità ha contribuito ad aggiungere valore al centro storico. Sperimentazione positiva quindi, sicuramente da riprendere e sviluppare ulteriormente, che ci sentiamo di appoggiare e supportare date le capacità di incrementare lattrattività del salotto buono cittadino». Il punto vendita fa parte del progetto Incubatore, volto a sostenere la parte commerciale del centro storico della città, come pure il commercio di vicinato. Esistono però delle problematiche secondo Confesercenti, evidenziate nei giorni scorsi e a cui bisognerà trovare presto soluzione, per garantire vivibilità e decoro. Si tratta di interventi anche minimi, come il posizionamento dei cavalletti pubblicitari delle varie attività commerciali, che in alcuni momenti hanno rischiato di creare più intralcio che utilità. «Sarebbe opportuna una collocazione maggiormente ordinata ed armonica, in grado di rendere effettivamente un servizio – chiarisce lassociazione -. Come opportuno sarebbe lelaborazione di un progetto finalizzato a rendere più efficace la segnalazione delle attività commerciali site lungo le vie laterali che oggi rischiano di essere penalizzate, in quanto meno visibili, dai frequentatori della centrale via Garibaldi. E da ultimo, ma non per minore importanza, riteniamo ci sia la necessità di un potenziamento dellilluminazione sotto i portici del centro in cui si trovano i negozi: utile per gli operatori, per i clienti, utile soprattutto per questioni di sicurezza».
Spilamberto tutta canteri: ecco i piani di inizio 2014
SPILAMBERTO – Uninizio dellanno impegnativo e allinsegna del cambiamento quello a Spilamberto. Sono infatti in corso due interventi di lavori pubblici, per una spesa complessiva di 70mila euro.Il primo riguarda ladeguamento interno della mensa scolastica di viale Marconi e per il campo da tennis coperto al Primo maggio, la cui contro-soffittatura era stata sostituita grazie ad un contributo statale,interno al primo decreto del fare del Governo Letta, per un importo complessivo di 33mila euro. Tale intervento ha permesso di montare un contro-soffitto secondo le più recenti norme antisismiche e di isolamento acustico, oltre al rifacimento dellimpianto di illuminazione. Nel centro sportivo Primo Maggio sono iniziati anche i lavori per la collocazione delle apposite ventole, cosiddette de-stratificatori, che permetteranno di migliorare il comfort dellambiente e di ridurre le spese energetiche. Le ventole infatti permettono , in locali molto alti, di riportare in basso laria calda che naturalmente tende a salire, evitando ulteriori spese di riscaldamento. Il secondo stralcio dei lavori in esecuzione riguarda alcuni interventi di manutenzione straordinaria del verde, per un importo complessivo di 20mila euro, volti principalmente alla potatura e allabbattimento di piante che dimostravano problemi di stabilità, rischiando quindi di compromettere la sicurezza dei cittadini. Lo scorso mese di novembre inoltre, erano stati appaltati due stralci per la manutenzione straordinaria delle strade per un importo complessivo di circa 130mila euro, i cui lavori inizieranno appena le condizioni meteo lo consentiranno. A breve potrà partire anche la prima parte dei lavori delle opere di urbanizzazione della nuova zona Peep di San Vito ovest, per una spesa di circa 300mila euro. Contemporaneamente, in collaborazione con lufficio tecnico della Ausl e superando le difficoltà occorse con il fallimento dellimpresa Icea, sono ripartiti i primi lavori nella ex Coop per la realizzazione del nuovo poliambulatorio.
Protezione civile, Guiglia rilancia
Per ora niente delega allUnione E altolà a Zocca sui pompieri
GUIGLIA – E ormai guerra sulla Protezione Civile tra Guiglia e lUnione Terre di Castelli. Il Consiglio comunale, allunanimità, ha sospeso il trasferimento della funzione allente superiore, perché nella bozza di convenzione si rimandano a future deliberazioni aspetti che invece per Guiglia devono essere messi in chiaro subito. Il sindaco Monica Amici, chiamata direttamente in causa in quanto autorità di Protezione civile sul territorio, ha spiegato che «manca un regolamento con levidenza di quali compiti rimarranno in capo a ogni Municipio, e di quali mansioni si dovrà invece occupare lUnione». La frenata è dovuta anche al fatto che Guiglia nellambito è perfettamente autonoma, essendosi dotata da anni di un gruppo di volontari, con tanto di strutture daccoglienza e piano dintervento ad hoc in caso di calamità. Ma oltre alle motivazioni di principio, ad aumentare le perplessità ve ne sono di ordine economico: Vignola infatti continua ad andare avanti col megaprogetto della nuova caserma del vigili del fuoco da 4 milioni, in più ora Zocca vuole aprire un distaccamento locale. Da Guiglia ci si aspettano contributi su entrambi i fronti, che il Comune non ha nessuna voglia di elargire considerando la materia di stretta competenza statale: «Abbiamo appreso dalla stampa – osserva la Amici – che Zocca ha individuato una struttura e reclutato il personale volontario per cui apre un distaccamento di vigili del fuoco e, sempre a mezzo stampa, abbiamo letto che il sindaco Balugani si aspetta che Guiglia partecipi, Credo che adesso voglia i nostri soldi, ma chiedo: questo distaccamento sarà gestito a livello di Unione? E la nuova caserma da costruire a Vignola per cui si pretende che anche Guiglia metta dei soldi? Prevenzione ed estinzione degli incendi – ribadisce – sono materia di esclusiva competenza statale; paghiamo già tasse altissime per questi servizi e adesso Guiglia dovrebbe pagare per ben due caserme?». Il sindaco chiosa osservando che comunque «Guiglia non è il Comune che farà perdere i contributi regionali per le gestioni associate, dato che, seguendo le indicazioni di legge noi abbiamo già conferito allUnione 3 delle 7 funzioni fondamentali: Polizia Municipale, Sociale e gestione del Personale». Perché dunque una quarta?