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Unipol: atto di fusione con galassia Fonsai Nasce UnipolSai


E’ stato stipulato l’atto di fusione per incorporazione di Unipol Assicurazioni, Milano Assicurazioni e Premafin in Fondiaria-Sai che, per effetto della fusione, assumerà la denominazione sociale di UnipolSai Assicurazioni. La fusione acquisterà efficacia dal prossimo 6 gennaio. A PAGINA 24

Fiat sempre più globale si prende tutta Chrysler


Accordo con Veba da 3,6 miliardi di dollari

Accordo raggiunto tra Fiat e il Veba Trust in base al quale Fiat North America acquisirà il restante 41,4616% del capitale di Chrysler Group. Il costo dell’operazione è di 3 miliardi e 650 milioni di dollari che il Lingotto verserà al Veba, in parte (1 miliardo e 900 milioni di dollari) con una erogazione straordinaria a tutti i soci e il resto, un miliardo e 750 milioni di dollari, al closing del 20 gennaio 2014. L’operazione non prevede un aumento di capitale da parte di Fiat. Per l’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, l’acquisizione delle quote mancanti di Chrysler è «uno di quei moment che finiscono nei libri di storia. Diventeremo un costruttore di auto globale con un bagaglio di esperienze, punti di vista e competenze unico al mondo». Il presidente di Fiat John Elkann ha commentato: «Aspetto questo giorno sin dal 2009».

I vigili urbani si assumono da una graduatoria vecchia di 10 anni


E anche il centrosinistra scopre la questione sicurezza. Un tema su cui ha lavorato soprattutto la destra e che interessa molto i cittadini modenesi – le classifiche sulla qualità della vita dei quotidiani Il Sole24Ore e Italia Oggi bocciano il modenese sull’argomento – che si sono organizzati in diversi comitati per chiedere al governo locale di centrosinistra di fare qualcosa per arginare la microcriminalità. Ora anche alcuni consiglieri del partito democratico interrogano la giunta per sollecitare misure ed azioni a favore dei cittadini. L’ultimo giorno dell’anno ha depositato un’interrogazione la consigliera Rossella Maienza che chiede: «Più vigili urbani, più sicurezza in città. Urge nuovo bando di concorso per agenti di polizia municipale». Si traduce in quello che da anni denunciano i rappresentanti del centrodestra in Comune e i cittadini riuniti nei comitati: «servono più controlli nelle nostre strade». Secondo la consigliera si stanno perdendo molti agenti visti: «i numerosi pensionamenti, la mobilità e i trasferimenti del personale dipendente della Polizia Municipale di Modena», quindi è «indispensabile procedere all’assunzione di nuovi vigili urbani per garantire la funzionalità dei servizi nel rispetto della pianta organica, rivisitando il Piano occupazionale già definito». E qui la consigliera propone il concorsone: «è necessario procedere ad un nuovo bando per agenti della polizia municipale in quanto è trascorso troppo tempo dall’ultimo concorso, circa 10 anni, dalla cui graduatoria si continua da attingere, da 7 vincitori ne sono stati assunti quasi 300». Insomma anche quelli che non sono stati brillanti nella prova, ormai datata, alla fine sono riusciti ad indossare la divisa, farsi assumere e prendere lo stipendio. E per la Maienza non è più possibile attingere da quella graduatoria visto che «da quel tempo ad oggi sono cambiate tante leggi, dal Codice della Strada all’immigrazione, all’urbanistica, ai rifiuti, all’ambiente». Quasi una rivoluzione legislativa quindi «c’è bisogno di rinnovata preparazione e specializzazione». Questo lo svolgimento del tema per poi arrivare alle richieste indirizzate al sindaco: «Se intenda procedere a bandire un nuovo concorso per agenti della Polizia Municipale. Considerate le nuove funzioni che devono oggi svolgere i vigili urbani, se sia auspicabile l’assunzione di tali operatori da una vecchia ed obsoleta graduatoria, in quanto la loro posizione nella stessa non è più garanzia di preparazione e professionalità» E poi « Se voglia ridare speranza e fiducia a tanti giovani preparati e bravi che studiano da tempo ed aspirano ad indossare la divisa di agente della polizia municipale». Solo che fare una richiesta di questa portata e complessità a pochi mesi dallo scioglimento del consiglio comunale e alle porte delle elezioni amministrative sembra pura fantascienza.

E sulle firme per le primarie è lite continua


Un’altra grana di casa democratica è quella relativa alle firme necessarie per potersi candidare alle primarie. Si parla di 1500 preferenze da raccogliere, in pochi giorni, in città. Roba da pazzi denunciano i candidati minori che chiedono pari opportunità. Paolo Silingardi (nella foto) è quello più attivo su questo fronte e si è preso la briga di vedere come funziona o ha funzionato in altre città italiane: «Se poi facciamo un confronto con il resto d’Italia scopriamo che altrove basta una firma ogni 500 residenti, come a Messina o 675, come a Roma. Per essere paragonabili a Modena dovremmo raccogliere tra 250 e 400 firme, non di più». E anche queste non sono facili da ottenere: «Se poi si tiene conto che il regolamento non è ancora approvato, e che presumibilmente il tempo per la raccolta andrà dall’8 al 15 gennaio anche 400 sono difficili. Se si vuole la partecipazione ed il confronto bisogna fare uno sforzo di apertura e inclusione, non alzare barricate a difesa del fortino». La prossima settimana si dovrebbero avere maggiori certezze su queste regole che al momento stanno dividendo, ancora una volta, il partito democratico. Una maionese sempre più impazzita.

Verso il voto


La confusione dentro il Pd

I renziani di nuovo insieme mettono in croce gli ex- ds


Domani conferenza con Maletti e Richetti

Il Pd è diventato un partito gomitolo che si disfa di continuo come le alleanze interne che vanno e vengono. Se solo a fine settembre il meteo dava bufera nei rapporti interni alla famiglia renziana sotto la Ghirlandina con da una parte Matteo Richetti – scrisse «Modena sta toccando il punto più basso di qualità del confronto, della proposta e anche delle relazioni tra soggetti politici, sociali, economici e operatori della comunicazione» – e dall’altra Francesca Maletti. Ora tra il parlamentare e l’assessore comunale splende il sereno e domani, alle 11 nella sede del comitato elettorale di Largo Garibaldi, si presenteranno allo stesso tavolo di una conferenza stampa che sigilla l’unità dei sostenitori modenesi del sindaco di Firenze. Con il volo verso Roma di Stefano Bonaccini, accomodato nella segreteria nazionale del partito, si è chiuso il capitolo paradossale della candidatura di due renziani per la stessa poltrona. E allora tutti con Francesca. Un ricongiungimento che non è piaciuto ai sostenitori di Adriana Querzè – anche lei assessore comunale, ma senza più tessera del partito – che sul profilo Facebook del comitato elettorale Querzè per me usa le vignette di bitstrip per ironizzare su Richetti. Siamo alle solite guerriglie politiche interne dei democratici. Che in questa corsa verso piazza Grande non si risparmiano colpi. Anche Paolo Silingardi, portavoce di Modena Attiva, pur usando toni cordiali in una lettera pubblica demolisce la candidatura della Maletti: «Purtroppo i tuoi dieci anni di amministrazione sono un oggettivo problema. Le Giunte sono organi collegiali e un assessore non risponde solo per le sue deleghe, ma per l’insieme delle politiche che l’Amministrazione realizza». Il vero enigma però sono le mosse degli ex-diesse che pur battuti sonoramente dai renziani, pur avendo perso tanti uomini per strada – non si contano quelli che hanno cambiato maglia cammin faccendo – sono quelli che finora hanno avuto in mano la città. Impensabile pensare che si facciano da parte, impensabile che non siano presenti nella corsa a sindaco. Dei candidati non c’è ne uno che sia di loro riferimento, convergere sulla Maletti sempre impresa difficile e in salita. Un nome che si fa da tempo è quello dell’assessore regionale Giancarlo Muzzarelli e il diretto interessato non ha mai smentito il suo interesse per piazza Grande. Sta riflettendo, ma non è detto che si metta a disposizione in una città che non è la sua e contro una candidata che lavora alle elezioni da più di un anno. L’altra alternativa guarda sempre in Regione, all’assessore Massimo Mezzetti che però milita in Sinistra Ecologia e Libertà. Ma con primarie di coalizione niente vieta che si ripetano gli episodi di Milano con Giuliano Pisapia e di tante altre città italiane dove il candidato vendoliano o comunque di sinistra ha visto prendere il consenso di una parte non marginale dei democratici. Ultimo scenario è quello di una personalità forte e conosciuta della società civile. Insomma i giochi sono ancora aperti dentro i gazebo del centrosinistra e non sono escluse sorprese. C’è da vedere se saranno gradite ai modenesi. (gbn)

Carpi ha chiuso un grande 2013 e ora sogna qualcosa di più della salvezza


Quasi fatta per il portiere Pomini, si punta a Cacia

Un anno straordinario, non ci sono altre parole per commentare il 2013 del Carpi. Nella prima parte è arrivata la promozione in serie B, una cavalcata che si è chiusa a Lecce con il salto nella serie cadetta, poi da agosto in avanti un campionato strepitoso nella seconda lega nazionale. La squadra di Stefano Vecchi ha conquistato 30 punti, ma deve ancora giocare una partita, si tratta del match sospeso alla seconda d’andata per il black out allo stadio Braglia; il recupero con il Padova dovrebbe essere messo in calendario prima della ripresa del campionato prevista per il 25 gennaio. I tessili fin qui hanno fatto cose eccelse, ottavo posto in classifica al pari di squadre blasonate e costruite per altri obiettivi come Brescia e Spezia, una striscia aperta di tre vittorie consecutive con Palermo, Lanciano e Juve Stabia, ma soprattutto ampi margini di miglioramento nel girone di ritorno. L’obiettivo stagionale resta la salvezza, su questo non ci sono dubbi, ma da quello che si è visto finora si può pure puntare ad una posizione più tranquilla quasi a ridosso dei play off. Girare alla boa di metà stagione con 30 punti, che potrebbero diventare 33 in caso di vittoria con il Padova, è un bel cuscinetto da cui ripartire; nei campionati scorsi la permanenza in categoria è sempre arrivata a quota 50, quest’anno ne potrebbero servire addirittura meno. Guai però a sottovalutare gli impegni futuri, i biancorossi devono rimanere con la testa sul pezzo e pedalare fino all’ultima giornata di maggio; la serie B non concede tregua, e questo in via Marx lo sanno molto bene. Il gruppo allenato da Vecchi è giovane, ha ampi margini di miglioramento e certi errori fatti nella prima parte non dovrebbero ripetersi nel ritorno, la dirigenza è competente e nel recente passato a gennaio ha sempre rinforzato la squadra. Accadrà anche questa volta, il primo acquisto, manca solo la conferma ufficiale, è l’arrivo del portiere del Sassuolo Alberto Pomini, uno fra Nocchi e Kovacsik dovrebbe accasarsi altrove per trovare spazio e fare esperienza. Durante la prima parte di campionato Vecchi ha alternato i due portieri, con l’ingaggio di Pomini il titolare sarà proprio l’ultimo arrivato, uno che a questi livelli ha esperienza e leadership da vendere. Il fronte con il Sassuolo è caldo, l’infortunio di Poli (per lui stagione finita), ha costretto la dirigenza biancorossa a cercare un difensore, con i neroverdi c’è stato un abboccamento per il difensore Jonathan Rossini. L’ex sampdoriano può ricoprire sia il ruolo di esterno che interno in coppia con Pesoli o Romagnoli; potrebbe partire Matteo Liviero, su di lui si muove la Reggiana. Fin qui ha trovato poco spazio l’attaccante Gigi Della Rocca, alcune squadre di Lega Pro sono pronte a prenderlo, il Carpi invece vorrebbe un bomber di razza, il sogno è Daniele Cacia. (g.a)

Serie B


Per i biancorossi manovre di mercato

Premier League: Arsenal ok Mourinho è dietro l’angolo


L’Arsenal supera soffrendo il Cardiff (2-0) e torna in testa alla classifica della Premier League dopo la ventesima giornata. La squadra di Arsene Wenger ha adesso 45 punti in classifica contro i 44 del Manchester City. Il Cardiff ha fatto le barricate per 89 minuti prima di crollare sotto i colpi dell’ex juventino Nicklas Bendtner e di Theo Walcott al 92’. Nell’occasione del gol il bomber danese, entrato dalla panchina, si infortunato ed è uscito di nuovo dal campo. In tribuna all’Emirates anche l’ex attaccante del Manchester United, Ole Gunnar Solskjaer, in predicato di diventare il nuovo manager del Cardiff. In precedenza, il Manchester City si era importo per 3-2 in casa dello Swansea. Il City è passato in vantaggio al 14’ del primo tempo con un gol del brasiliano Fernandinho. Il pareggio gallese è arrivato nel recupero della prima frazione con un colpo di testa dell’attaccante ivoriano Wilfried Bony. Nel secondo tempo il Manchester si è riportato in vantaggio con un destro vincente di Yaya Toure al 58’ e ha fatto tripleta con un gol dal limite dell’area di Alexander Kolarov al 66’, complice una indecisione del portiere di casa. Nei minuti di recupero ancora Bony ha accorciato le distanze per il 3-2 finale. Tiene il passo il Chelsea di Jose Mourinho, che passa con un netto 3-0 sul campo del Southampton sempre privo di Osvaldo. Decisivo per i Blues l’ingresso in campo nella ripresa di Willian e Oscar: i due brasiliani propiziano il vantaggio di Torres al 60’ e segnano personalmente il secondo e terzo gol al 71’ e all’82. Il Chelsea si conferma terza forza del campionato con 43 punti, due in meno dell’Arsenal capolista. Dopo le due sconfitte a cavallo del Natale, il Liverpool festeggia con una vittoria l’arrivo del nuovo anno. I Reds superano per 2-0 in casa l’Hull City con le reti di Daniel Agger al 36’ e del solito Luis Suarez al 50’. Per il bomber uruguagio è il ventesimo centro stagionale. Il Liverpool si è ripreso la quarta posizione in classifica, anche grazie al pareggio esterno dell’Everton per 1-1 contro lo Stoke. Padroni di casa in vantaggio al 50’ con Assaidi, il pareggio di Baines su rigore al 92’. Infine nell’ultimo importante match della giornata il Manchester United è stato sconfitto per 2 a 1 all’Old Traffort dal Tottenahm Hotspur per 2 a 1. Una sconfitta interna che conferma il momento difficile dello United alle prese con il post Ferguson.

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