Pedonale e zona 30: in centro sarà rivoluzione sulla viabilità
Provvedimenti per la sicurezza in piazza Martiri
Pesa il ricordo della strage
Tre morti nellincidente del 25 aprile 2011 Chi era alla guida oggi risarcisce i famigliari
La rivoluzione sulla viabilità in centro è memore anche della strage del 25 aprile 2011, quando la Fiat Panda grigia condotta dalla 74enne Teresa Forghieri si fiondò come una scheggia impazzita nellarea pedonale di piazza Martiri, pare addirittura ad 80 chilometri orari, urtando con impatto violentissimo otto persone. Tre rimasero uccise. La donna, disabile, aveva il permesso per circolare. Come anticipato da Modena Qui il 22 dicembre scorso, la 74enne ha raggiunto un accordo extragiudiziale con i famigliari delle tre vittime. La donna, assistita dagli avvocati Domenico Giovanardi e Massimo Vellani, ha dunque risarcito le famiglie di Enzo Grossi, Gianni Bencivenni e Giovanni Faglioni, prima dellinizio del probabile processo che potrebbe vederla alla sbarra degli imputati con laccusa di omicidio colposo plurimo. Il pm Marco Niccolini, titolare del fascicolo, ha concluso le indagini lo scorso giugno ma ludienza preliminare non è ancora stata fissata.
ENZO GROSSI
Prima della pensione, il 79enne Enzo Grossi era titolare di un pronto moda che mandava avanti insieme alla moglie e la figlia Claudia. Laltra figlia, Barbara, gestisce una tabaccheria a Gargallo
GIANNI BENCIVENNI
69 anni, conosciuto da tutti come il Benci delle caldarroste, era piuttosto noto in città per il chiosco in p.le Ramazzini aperto durante la stagione autunnale, davanti al quale tantissimi carpigiani si fermavano
GIOVANNI FAGLIONI
Giovanni Faglioni, originario di Santa Croce, aveva 78 anni. Il fratello è un dentista molto noto in città: il suo studio si trova in via Nova, a pochi passi dal luogo in cui è avvenuto il terribile incidente
Morto Gallinari, il carceriere di Moro
Lex brigatista è stato colpito da un malore a Reggio Emilia Nel 1978 partecipò al sequestro del presidente della Dc
«Aspettiamo per oggi pomeriggio (ieri, ndr) il sondaggio più ampio, ma il fatto che noi possiamo vincere le elezioni lho sempre pensato». Lo ha detto Silvio Berlusconi, ospite dela telefonata di Belpietro. «Una ragionevole fede nella vittoria è essa stessa un fattore di successo – ha spiegato il leader del Pdl – ma dopo Santoro hanno cominciato a crederci un pò tutti. E da quelle parti la sinistra ha cominciato davvero a preoccuparsi». Rispondendo a una domanda sulle valutazioni del sondaggista Renato Mannheimer, che ha ipotizzato una vittoria dellalleanza Pdl-Lega al Senato, Berlusconi ha precisato: «Ma no, io penso che noi abbiamo la speranza di vincere in tutto il Paese». Ma se, come auspica il leader del centrodestra, a fine febbraio potrebbe arrivare la vittoria per lallenza formata dal Pdl e Lega, quali saranno i primi interventi del nuovo governo?. Berlusconi non ha dubbi, il primo intervento sarà labolizione dellImu. A Mario Monti, che ha messo in guardia gli elettori da chi promette labolizione dellImu, Silvio Berlusconi è tornato a riservare una stoccata polemica: «Monti intanto sè squalificato successivamente perché ha detto che lImu si può abolire». «Ma comunque – ha aggiunto il leader del Pdl – per noi la casa è sacra. Nel 2008 promettemmo di abrogare lIci e lo facemmo nel primo Consiglio dei ministri dopo le elezioni. E così il ddl che abbiamo già predisposto per labolizione dellImu prevede che i Comuni riceveranno gli stessi 4 miliardi da un fondo del Tesoro coperto da contenuti aggravi di imposta su giochi, scommesse, lotto, tabacchi e alcolici e quindi su beni non di prima necessità». Il Cavaliere ha chiarito anche la struttura dellalleanza con la Lega. Silvio Berlusconi ha cercato di minimizzare la polemica sulla mancata indicazione del candidato alla presidenza del Consiglio da parte dellalleanza Pdl-Lega-Grande Sud. «Io – ha sostenuto – sono il capo della coalizione dei moderati che comprende anche la Lega; ma è il presidente della Repubblica che sceglie il presidente del Consiglio dopo le elezioni». «Ho già detto – ha aggiunto il leader del Pdl – che preferirei fare il ministro dellEconomia», per andare a tagliare i costi «della macchina dello Stato». Quanto alla formazione delle liste, Berlusconi ha detto che sui nomi che verranno messi in lista dal centrodestra «i giornali fanno disinformazione. Bisogna pazientare qualche giorno – ha detto – per dare i nomi ma probabilmente non ci saranno i nomi di cui si parla a sproposito», sia nel caso degli imprenditori che degli indagati citati da qualche organo di stampa. Sugli indagati «non è stata presa nessuna decisione, abbiamo deciso – ha spiegato – di presentare liste su cui non ci possano essere delle critiche. Chi ha una condanna definitiva certamente non sarà in lista per indagati deciso fa esaminare caso da una commissione per decidere cosa fare perché con giustizia che usa poteri magistrati per eliminare avversari, noi che non siamo giustizialisti non possiamo che comportarci come abbiamo detto». Ma ieri lex premier ha parlato anche della persona che indicherà per la successione a Giorgio Napolitano: «Ho in mente un nome che so certamente essere molto stimato dalla sinistra», ha detto Berlusconi. «Spero – ha continuato – si possa trovare laccordo con la sinistra su una persona che anche in partenza possa essere sentito come Presidente della Repubblica di tutti gli italiani», impegnandosi in prima persona a ricercare lintesa anche se ad avere la maggioranza in Parlamento sarà il centrodestra da lui guidato.
Ma il Cavaliere teme per la sua sicurezza: «Non terrò comizi in piazza, andrò in teatro»
Niente comizi in piazza per il capo della coalizione di centrodestra, lex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi in questa campagna elettorale per ragioni di sicurezza, su suggerimento della sua stessa scorta. Ne ha dato notizia lo stesso leader del Pdl Silvio Berlusconi, nel corso di una intervista rilasciata nei giorni scorsi alla tv toscana Italia 7, trasmessa ieri. «Mi hanno pregato – ha detto lex Premier- di non fare discorso nelle piazze. Se deciderò di recarmi nelle varie regioni, farò interventi pubblici nei teatri o nei palazzi dei congressi. Cè una forte preoccupazione di certe autorità nei miei confronti che mi è stata espressa da coloro che hanno la responsabilità della mia scorta», ha reso noto Berlusconi ricordando laggressione già subita in piazza a Milano, quando durante un comizio fu colpito al volto con una statuetta del Duomo usata come arma da uno squilibrato.