Home Blog Pagina 9867

Glossario


    Psc – Il Piano strutturale comunale è lo strumento di pianificazione urbanistica generale atto a delineare le scelte strategiche di assetto e sviluppo e per tutelare l’integrità fisica ed ambientale e l’identità culturale dello stesso. Il Psc ha lo scopo, fissando i limiti e le condizioni di sostenibilità degli interventi e delle trasformazioni pianficabili, di valutare consistenza, localizzazione e vulnerabilità delle risorse naturali e antropiche del territorio, di definire i fabbisogni insediativi. Il Psc è un piano urbanistico che fornisce riferimenti di massima. Rue – Il Regolamento Urbanistico ed Edilizio (Rue), contiene la disciplina generale delle tipologie e delle modalità attuative degli interventi di trasformazione nonché delle destinazioni d’uso. Il regolamento contiene altresì le norme attinenti alle attività di costruzione, di trasformazione fisica e funzionale e di conservazione delle opere edilizie, ivi comprese le norme igieniche di interesse edilizio. Poc – Il Piano operativo comunale (Poc), è lo strumento urbanistico che individua e disciplina gli interventi di tutela e valorizzazione, di organizzazione e trasformazione del territorio da realizzare nell’arco temporale di cinque anni. Il Poc è predisposto in conformità alle previsioni del Psc e non può modificarne i contenuti.

    Psc, si va avanti a tappe forzate


      Incontri al via, primi documenti pronti tra un mese

      VIGNOLA – Entra nel vivo, con il 2013, il processo di avvicinamento alla prossima conferenza di pianificazione per il nuovo Psc. Il primo che avrà dimensioni intercomunali abbracciando ben cinque Comuni dell’Unione (Vignola, Castelnuovo, Castelvetro, Spilamberto e Savignano). Una vera e propria sfida che le amministrazioni hanno raccolto dopo otto anni di promesse. Così dopo le prime fasi del 2012 si inizia ora a fare finalmente sul serio. L’Unione ha reso noto ieri le prossime mosse di un percorso che si preannuncia già a tappe forzate. Riqualificare e partecipazione sono le parole d’ordine, ma gli incontri aperti al pubblico saranno appena cinque (uno per ogni Comune) in sole due settimane. Dal 21 gennaio al 4 febbraio si terranno quindi le riunioni con la cittadinanza, ciascuna con un tema diverso. Si va dalle dimensioni della crescita alla mobilità, dalle aree produttive alle infrastrutture e ambiente. Temi complessi da cui emergeranno le linee base per l’Unione del futuro. Al termine delle cinque riunioni, entro il 15 febbraio, si terrà una super commissione (tutte le commissioni consiliari in seduta congiunta) in cui verrà presentato un primo documento preliminare, il quale sarà accompagnato da un documento strategico, da una sintesi dei cinque incontri e da una proposta quadro di valutazione di impatto ambientale e territoriale. Dossier che verranno successivamente pubblicati sul web. Marzo sarà quindi il mese degli incontri con quelli che vengono definiti ‘opinion leader’, vale a dire personalità locali illustri, rappresentanti di associazioni di categoria e di volontariato. Svolti questi faccia a faccia, le varie giunte apriranno ufficialmente la conferenza di pianificazione dando il primo via libera al documento. Aprile servirà quindi a dare la maggior pubblicità possibile ai documenti prodotti. Nella prima settimana si terranno manifestazioni pubbliche di presentazione e confronto poi sarà la volta di un’altra super commissione per la presentazione e la discussione del report finale di tutta la fase di ascolto e partecipazione. A metà aprile verrà quindi aperta ufficialmente la conferenza di pianificazione, la quale dovrà chiudersi entro l’inizio di maggio. Questo dunque il ‘processo partecipato di avvicinamento alla conferenza di pianificazione’ indicato dall’Unione Terre di Castelli. Non manca però chi pensa che in realtà i giochi siano ormai fatti da tempo. Dare un nuovo impulso al mercato edilizio e aprire a nuove aree agricole con l’ottica di valorizzare al meglio la coltivazione della ciliegia a marchio Igp sono tra le sfide principali. Senza dimenticare inoltre il recupero dell’area ex Sipe sulla quale però pende ancora una complicata vicenda giudiziaria. Dunque il prossimo importante passo riguarderà gli incontri aperti al pubblico, seguirà una fase innovativa di condivisione di risorse sul web. Al termine dei cinque incontri, sarà infatti redatto un documento di sintesi delle proposte e delle osservazioni dei cittadini che andrà ad integrare la documentazione necessaria all’avvio della conferenza di pianificazione. Il documento di sintesi sarà pubblicato sul sito internet del progetto dove sarà possibile apportare integrazioni e correzioni. Sarà inoltre possibile pubblicare contributi e documenti che i cittadini vorranno far pervenire. ppp

      Aree produttive


        Il 28 a Castelnuovo sulle aree produttive

        Infrastrutture sociali


          Cultura e sport sono i temi dell’incontro di Vignola

          Mobilità


            Il 24 a Castelvetro di vie di comunicazione

            VISTI DA… QUI


              La rubrica del giorno

              La scheda


                Nome: Alessio Innocenti Data di nascita: 4 febbraio 1993 Luogo di nascita: Buenos Aires (Argentina) Nazionalità: argentina Altezza: 178 cm Peso: 72 kg Ruolo: Centrocampista Club di appartenenza: Milan In prestito a: Estudiantes (Argentina) Valore di mercato: circa 250 mila euro

                La Fir promuove Modena e Reggio a Pre-Accademia Il futuro del rugby azzurro si costruirà (anche) da noi


                  Modena e Reggio, insieme, per dar vita al nuovo centro di formazione Under 16 di Rugby. Lo ha deciso la Fir (Federazione Italiana Rugby) assegnando una delle due Pre-Accademie alle società Reggio Rugby e Modena Junior. Si tratta di un’investitura importante da parte della Fir per le due società emiliane impegnate da anni a sviluppare la pratica del rugby sui propri territori, una conferma dell’ottimo lavoro svolto in questi anni che ha permesso di far crescere il numero di praticanti sulle due province e di sviluppare nuove società sul territorio che svolgono attività di promozione dello sport con la palla ovale. Unendo gli sforzi, Modena e Reggio Emilia mettono assieme un bacino di giovani sufficiente per realizzare gli obiettivi numerici e di qualità previsti per la costituzione delle Pre-Accademie. Il progetto Centro di Formazione Fir Club nasce, infatti con l’obiettivo di potenziare l’attività di formazione dei club sul territorio. Si tratta di un investimento pensato da Fir per far crescere i giovani rugbisti italiani che potrebbero avere la possibilità di approdare nelle franchigie e in Nazionale. Per i presidenti, Giorgio Bergonzi ed Enrico Freddi, il Centro di Formazione U16 è un risultato di grande prestigio destinato a produrre più occasioni per gli atleti più meritevoli che potranno utilizzarlo per approdare in una fase successiva in un’Accademia, ma anche opportunità di crescita per gli allenatori e gli staff tecnici che avranno la possibilità di lavorare a stretto contatto con gli esperti della Federazione. La conferma arriva anche dal presidente del Modena Junior Rugby, Enrico Freddi: «Penso che l’accordo possa rappresentare un’opportunità di crescita non solo per i giocatori coinvolti ma anche per le nostre società, in quanto sono i club che rappresentano la reale forza del movimento di base. È auspicabile che la crescita dei giocatori si ripercuota positivamente sui loro club, diversamente l’operazione perderebbe una delle sue peculiarità. Il Modena Junior e la Reggio Rugby riservano da sempre grande attenzione alla formazione dei giovani e l’assegnazione del centro è una conferma dell’importanza che le due società hanno in Emilia Romagna a livello giovanile». Un’attenzione ai giovani e alla loro crescita sportiva e personale che rappresenta uno dei cardini su cui è imperniata l’attività della Rugby Reggio, come sottolinea il presidente, Giorgio Bergonzi: «Con questo centro, Reggio e Modena potranno dare ulteriori possibilità ai nostri giovani. E questo è quello che conta. Il Centro di Formazione rappresenta per tutti noi un riconoscimento della bontà del lavoro svolto, ma anche una sfida. Siamo consapevoli che c’è tanto lavoro da fare, anche di coordinamento con la FIR e il Comitato Regionale Rugby dell’Emilia Romagna, siamo impegnati a far riuscire tutto al meglio, ma crediamo che Reggio e Modena si meritassero questo riconoscimento». La prossima settimana inizieranno le attività congiunte delle due società con una selezione dei ragazzi nati nel 1997 e nel 1998, più meritevoli, dei territori di Modena e Reggio Emilia. Gli allenamenti comuni tra i giovani modenesi e reggiani avverranno nel pomeriggio di mercoledì, alternativamente nelle due strutture: sui campi del centro di via Assalini, alla Canalina e del centro rugby di Collegarola, a Modena. Gli impegni sul campo si alterneranno a un programma di preparazione fisica e tecnica, gestita dagli specialisti delle due società che partecipano al progetto in coordinamento con i tecnici Fir.

                  Il columnist


                    Promessa mancata del calcio italiano, Augusto De Bartolo è rientrato nell’universo sportivo dalla porta di servizio, descrivendo da giornalista le gesta di chi è protagonista di un sogno che lui avrebbe voluto coronare sin da bambino. Dal 2007 infatti lavora come redattore a Sky.it. Nel 2011 ha scritto Tutti gli uomini che hanno fatto grande l’Ac Milan per Castelvecchi editore.

                    Lo staff della nuova struttura


                      Direttore e responsabile tecnico: Sandro Ghini (head coach Rugby Reggio) Specialista degli avanti: Giovanni Bigliardi (Modena) Specialista dei trequarti: Gianluca Guareschi (Reggio Emilia) Prep. atletici: Alessandra Finesso (Modena), Tommaso Bricoli (Reggio) Fisioterapisti: Nicolas Negrete (Reggio), Christian Sullo (Modena) Staff Medico: Paolo D’Incà (Reggio), Emanuele Tripoli (Modena)

                      SOCIAL

                      13,458FansMi piace
                      214FollowerSegui
                      100IscrittiIscriviti