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‘Salva’ la Commissione edilizia


    La posizione dei membri è stata archiviata

    Non figurano i componenti della Commissione edilizia tra i destinatari dei provvedimenti di citazione a giudizio: la loro posizione, al termine della fase di indagine da parte della Procura, è stata archiviata. Non sono dunque stati ravvisati elementi di illecito da parte dell’organo che esercita l’azione penale, al termine dell’attività di inchiesta che pure aveva visto in prima istanza l’iscrizione dei membri della Commissione nel registro degli indagati per la discussa ristrutturazione dell’antico rustico di Casa Fenocchi che portò alla costruzione di una nuova palazzina. Va ricordato che la Commissione è un organo esclusivamente tecnico formato da persone che devono avere specifiche competenze in un ambito delicato come l’edilizia. Sono professionisti che affiancano il responsabile di settore nel rilascio dei permessi di costruire, con il controllo ‘super partes’ della rispondenza dei progetti alle nome comunali. Ma il loro parere è esclusivamente consultivo, mai vincolante.

    Per Report si aspetta il 27 settembre


      Oltre al lato urbanistico, la vicenda di Casa Fenocchi ne ha anche uno di immagine con la maxi richiesta di risarcimento avanzata dalla Cooprocon Coop e dal rappresentante legale Vandelli nei confronti dei protagonisti della puntata di Report dell’11 dicembre 2011. La società ha chiesto un milione, da chiarire se complessivo o a testa, a Francesca Ragusa, la Rai, Milena Gabanelli, il giornalista Giuliano Marrucci, il collega de ilfattoquotidiano.it Stefano Santachiara e il geometra Olver Zaccanti, che aveva supportato dal punto di vista tecnico la Ragusa avanzando interrogativi sulla ristrutturazione. In questo caso, il nuovo appuntamento in aula è per il 27 settembre, visto il rinvio disposto il 9 gennaio per alcune irregolarità tecniche riscontrate nelle notifiche della Cooprocon nei confronti dei giornalisti.

      Filippini e sudamericani i più richiesti


        Per evitare ‘relazioni d’amore’ sono sempre più ricercati i badanti

        In testa filippini e sudamericani, rari gli slavi. È la classifica, secondo la Cgil, delle presenze maschili tra i badanti, sempre più numerosi e ricercati. Che sempre più famiglie li preferiscano alle donne è ormai un dato di fatto. E il fenomeno sarà in ulteriore espansione anche nei prossimi mesi. La ragione è semplice: temono infatti che, con accanto una energica nuova donna in casa, il nonno possa perdere prima la testa e poi il patrimonio familiare. Il desiderio di vivere gli ultimi lampi di giovinezza possono infatti abbagliare tanti anziani. E magari avere al fianco una badante che non si fa scrupoli ad approfittare delle debolezze per poi puntare ai soldi certo non aiuta. Ecco allora crescere in maniera esponenziale le ricerche e le offerte di uomini pronti a diventare assistenti domiciliari abbattendo tabù secolari. Le indagini fotografano il fenomeno come dilagante. Oltre alla forte richiesta delle famiglie, è favorito anche dalla crisi. Tanti uomini adulti hanno perso il lavoro oppure sono in cassa integrazione. Magari hanno un’età in cui è difficile rientrare nel mondo del lavoro e competenze non molto ricercate. E allora, dopo aver frequentato corsi ad hoc, diventano badanti. Oggi forse l’impiego non solo più veloce da trovare ma anche più ricercato.

        Badanti violente, un incubo che terrorizza le famiglie


          Acli: «Di casi ce ne sono». I no del Comune ai matrimoni sospetti

          Le ipotesi


            Acquisizione – L’amministrazione ha avviato una trattativa con i frati Cappuccini di Parma per l’acquisizione del cinema e della palestra della parrocchia San Francesco. L’offerta fatta dal Comune riguarda un canone fisso di 40mila euro l’anno per un totale di 600mila euro. Carani – Un’alternativa al San Francesco, ribadita dall’assessore Corrado, resta quella di riportare il cinema al teatro Carani. Multisala – Molto più futuribile l’ipotesi dell’apertura di un multisala all’interno dell’ex Cisa Cerdisa.

            LA SETTIMA ARTE PERDUTA


              Città da un anno senza cinema

              Giornata della Memoria: il programma


                Prime anticipazioni sul prossimo programma della ‘Giornata della Memoria’. Il 27 gennaio si celebra pertanto anche quest’anno, la sessantotttesima ricorrenza di quell’avvenimento che ha tragicamente segnato la storia dello scorso secolo, per non dimenticare la Shoah (lo sterminio del popolo ebraico), la promulgazione leggi razziali attivate in Italia, gli italiani stessi che subirono la deportazione, la prigionia e la morte, nonché tutti coloro che si opposero, rischiando la propria vita. Sassuolo, città inserita nel circuito provinciale e regionale delle Attività legate alla memoria dell’olocausto, propone diversi appuntamenti su questo filo conduttore, curati dagli assessorati alla Pubblica istruzione che e alla Cultura, con la collaborazione degli istituti Scolastici, delle Associazioni, circoli e realtà artistiche. Si parte sabato 26 gennaio al liceo ‘Formiggini’ (ore 11.00) con la posa di corone alla memoria dei Giusti modenesi, presso il ‘Giardino dei Giusti’ dello stesso istituto. In sala Biasin alle ore 17 si terrà invece la conferenza, curata dal circolo Artemisia, dal titolo: ‘medici nei lager: dalla morte come cura, alla cura di fronte alla morte’. Domenica invece il programma prevede invece la cerimonia pubblica alle ore 11 presso il parco delle Rimembranze. Il famoso ‘Un treno per Auschwitz’ si terrà invece dal 15 al 20. Studenti ed insegnanti delle scuole medie superiori sassolesi partecipano al viaggio-studio in treno al campo di concentramento di Auschwitz. A cura della ‘Fondazione Fossoli’, della Provincia, dell’istituto Storico di Modena e del Comune di Sassuolo.

                San Francesco, c’è un’offerta


                  Rispunta il vecchio gestore insieme a un socio Si tratta, ma l’ultima parola spetta alla proprietà

                  SASSUOLO – Eppure qualcosa si muove. Fosse la proiezione di un film, forse non saremmo neppure ai trailer, ma qualcosa dietro le quinte si sta muovendo. Riportare una sala cinematografica a Sassuolo, e probabilmente proprio quella del San Francesco, non è una cosa poi così impossibile. Il vecchio gestore, Franco Canale della Bottega dell’arte, è tornato a farsi avanti presentando attraverso un suo socio una nuova proposta al Comune. «Stiamo aspettando una risposta da parte del sindaco o dell’assessore» ci ha aggiunto telefonicamente. Tutto probabilmente dipende però dall’offerta di acquisizione che l’amministrazione ha fatto ai Frati cappuccini di Parma per i locali dell’ex cinema San Francesco e della palestra. L’operazione non sarà indolore, ma richiederà un canone annuo che supera i 40mila euro, cifra attraverso la quale il Comune conta di acquisire l’intero immobile per un valore totale che potrebbe aggirarsi intorno ai 600mila euro. La trattativa è ancora in corso e, benché sia stata già discussa anche in commissione, è ancora lontana dalla conclusione. Il budget dovrebbe comunque trovare la propria copertura nel prossimo bilancio di previsione che verrà stilato probabilmente a marzo dopo le elezioni politiche quando il quadro fiscale sarà un po’ più delineato. Una strada, quella percorsa dall’amministrazione, che ha già raccolto voci critiche dal mondo della politica. Maria Cristina Vandelli, ex Pd ora coordinatrice Api, pur riconoscendo lo sforzo per riaprire la sala ha espresso le proprie perplessità sul perché per farlo sia necessario acquistare due immobili, tra l’altro decentrati, come l’ex cinema e la palestra attigua». Acquisto e ristrutturazione, oltre a richiedere molto tempo richiederà anche un importante sforzo economico. L’operazione però, pur puntando all’acquisizione, prevede comunque la cessione della gestione a un soggetto esterno. E qui torna in gioco la proposta di Franco Canale e del suo socio. Prima di procedere all’apertura sarà però necessario restaurare e ammodernare gli interi locali. In questo contesto si inserisce quindi la proposta ponte, già precedentemente indicata dallo stesso assessore alla Cultura Corrado che vede nel teatro Carani una valida alternativa. «Si lavora anche per ipotizzare proiezioni di film in altre sale della città, alcune private e altre di proprietà pubblica – ha spiegato Corrado -. Non ci si ferma nemmeno davanti al sogno che il fascio luminoso possa nuovamente attraversare la splendida sala del Teatro Carani – aggiunge -, ma ovviamente tutto questo necessita di considerazioni, conti, e proposte». Insomma tutte le ipotesi restano aperte, compreso quella, ben più futuribile, che riguarda il multisala da realizzare nella zona dell’ex Cisa Cerdisa. Questa opzione però richiederà ancora diversi anni, quindi si preferisce dare la precedenza a soluzioni più rapide. La partita non è facile, ma la sensazione è che il Comune la voglia chiudere entro la fine del proprio mandato.

                  Spargisale in azione, ma la neve è rinviata a giovedì


                    Le previsioni meteorologiche per i prossimi giorni sono in continua evoluzione, ma lasciano presupporre che, da giovedì a domenica prossimi, la neve tornerà a cadere copiosa anche nella nostra zona. Per questo motivo sono scattate le disposizioni vigenti, in caso di precipitazioni nevose, su tutto il territorio comunale. Fino al 14 aprile, in occasione di precipitazioni nevose, in presenza di neve o ghiaccio sul fondo stradale, è sospesa a Sassuolo la circolazione dei velocipedi, ciclomotori e motocicli, oltre che dei veicoli sprovvisti di catene o gomme da neve. Lo stabilisce l’ordinanza numero 282 emessa dal Comune di Sassuolo venerdì 21 settembre a firma del comandante della polizia municipale Stefano Faso che dispone, inoltre, le sanzioni a chi sarà colto alla guida sprovvisto del necessario equipaggiamento. Con la contestazione, infatti, verrà imposto al conducente l’obbligo di arrestare il veicolo fino a quando non verrà equipaggiato delle necessarie dotazioni e, qualora fosse necessario l’intervento della polizia municipale per il ripristino della circolazione stradale, il costo sarà conteggiato a carico del conducente sulla base del costo medio orario degli operatori; così come l’eventuale costo sostenuto da personale tecnico per la messa in sicurezza del veicolo o della carreggiata. Riguardo le sanzioni, invece: circolare con velocipedi, ciclomotori o motocicli comporta una sanzione che va da un minimo di 78 euro ad un massimo di 311 €; circolare sprovvisti di catene o gomme da neve comporta una sanzione che va da un minimo di 38 € ad un massimo di 311 euro. L’ordinanza 388 del 27/11/2012, invece, ha come oggetto il servizio di sgombero neve, istituzione di divieto di sosta con rimozione forzata dei veicoli per esigenze di spalatura neve e ghiaccio su alcune strade della rete comunale. Anch’essa è in vigore fino al 14 aprile prossimo e si attua in caso di precipitazioni nevose per tutto l’arco della giornata interessata dal fenomeno atmosferico o comunque come indicato nella relativa segnaletica di divieto di sosta con rimozione forzata collocata in strada. In caso di nevicate, quindi, non si può sostare l’auto, pena la rimozione forzata, nelle seguenti vie del centro e nella zona di San Michele e le soste saranno regolamentate oltre che dalla segnaletica fissa, anche da segnaletica aggiuntiva posizionata prima di possibili precipitazioni nevose, che prevederà il divieto di sosta in tali casi su un solo lato, in altri su entrambi i lati dove carreggiata risulti particolarmente stretta.

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