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AFFITTI BREVI, SI LAVORA AD UNA LEGGE REGIONALE PER REGOLAMENTARLI


Nel video l’intervista a:
– Giovanni Paglia, Assessore regionale Politiche abitative
– Roberta Frisoni, Assessore regionale al Turismo

Disciplinare gli affitti brevi a uso turistico. Questo l’obiettivo della legge regionale sulla quale si sta lavorando da Viale Aldo Moro. Sarà basata sull’urbanistica e sui poteri che la Regione ha in questo settore. Il percorso per arrivare a questo dispositivo, che tiene conto delle attuali difficoltà a trovare una casa in affitto per studenti e lavoratori sul territorio ma anche delle esigenze del settore turistico, si aprirà entro la fine di maggio. Una possibile strada da intraprendere, secondo la Regione, potrebbe essere quella di consentire ai Comuni di decidere in quali aree puntare sugli affitti brevi turistici e in quali invece restringere al minimo le offerte.

 

PRIMO MAGGIO, E’ ALLARME SUGLI STIPENDI TROPPO BASSI


Nel video l’intervista a Daniele Dieci, Segretario Cgil Modena

È stato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella a indicare i temi centrali per questo primo maggio: sicurezza sul lavoro e aumento dei salari. Le morti bianche e stipendi inadeguati sono due criticità che non risparmiano nemmeno Modena. In particolare, il costo della vita rende difficile per sempre più famiglie arrivare a fine mese. Il Capo dello Stato ha fatto notare come il potere di acquisto dei cittadini si sia indebolito, con salari reali inferiori a quelli del 2008. “Salari inadeguati sono un grande problema” ha chiosato il Presidente Mattarella. Stipendi troppo bassi accrescono le disuguaglianze e incidono sul preoccupante calo demografico perché i giovani hanno difficoltà a progettare il proprio futuro. Il tema è stato più volte dibattuto a livello politico e tra le proposte, è Elly Schlein a spingere orami da tempo sul salario minimo, di 9 euro all’ora. Una soluzione che per la Cgil sarebbe efficace per ridurre,  il problema che stanno vivendo molti modenesi e non solo. Il Governo però sul tema non ci sente. La Premier Giorgia Meloni ha chiuso definitivamente le porte al dialogo sulla manovra parlando del salario minimo come “controproducente”. Ma la Cgil non ci sta.

 

TAGLIA LA CODA AL SUO CANE, DENUNCIATO PER MALTRATTAMENTO DI ANIMALI


Ha tagliato di netto la coda al suo cane, un border collie di nome Max, con un coltello di grosse dimensioni fuori da un bar a Modena, sotto gli occhi del titolare e di altre persone che hanno subito segnalato il fatto alle Guardie Zoofile dell’Oipa di Modena. L’uomo è stato denunciato per maltrattamento di animali e il cane è stato sottoposto a sequestro giudiziario. Un gesto crudele, ingiustificabile, che ha inflitto all’animale una sofferenza gravissima: si trova ora al sicuro, ma dovrà affrontare un periodo di riabilitazione per curare le ferite fisiche e psicologiche.

OMICIDIO-SUICIDIO, CASO DI MARZAGLIA: IERI L’AUTOPSIA DELLE VITTIME


    Si è svolta ieri, presso la Medicina Legale, l’autopsia delle tre vittime dell’omicidio-suicidio di Marzaglia, avvenuto nella notte di mercoledi 23 aprile.

    L’esame autoptico è stato eseguito dal dottor Franco Marinelli, consulente della Procura di Modena.

    Servirà a stabilire la causa del decesso di Claudia Santunione (79 anni), Stefano Salsi (48) e Giancarlo Salsi (83). Quest’ultimo, il capo-famiglia, ha ucciso la moglie e il figlio e poi si è tolto la vita, impiccandosi alla scala di casa.

    La tragedia familiare si è consumata nell’abitazione in Strada Pomposiana, a Marzaglia.

    Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti anche in base alle testimonianze dei vicini e dei conoscenti della famiglia, il padre Giancarlo, camionista in pensione, da sempre si occupava del figlio Stefano, affetto da una forma grave di autismo e ora costretto anche su una sedia a rotelle. E negli ultimi anni aveva dovuto occuparsi anche della moglie Claudia, molto conosciuta a Marzaglia per aver gestito il forno, da tempo colpita da demenza senile.

    Allo stesso Giancarlo, recentemente, sarebbe stato diagnosticato un serio problema di salute, facendolo scivolare in uno stato di profonda solitudine e disperazione. Portandolo a commettere questo atto estremo, proprio nel giorno del suo 83° compleanno. Lasciando un amaro biglietto d’addio per cercare di spiegare il suo gesto.

    Presumibilmente, Giancarlo Salsi ha soffocato nel sonno moglie e figlio, poi coricandoli insieme sul letto matrimoniale, uno accanto all’altro. Infine, si è tolto la vita.

    Sarà l’esito dell’autopsia a confermare o meno questa verosimile ricostruzione dei fatti.

    ‘PARLIAMO DI FUMO, ALCOL E DROGA IN CLASSE’: STUDENTI EDUCATORI INSIEME PER COMBATTERE LE DIPENDENZE


      Entrano in classe e parlano con i compagni di scuola più piccoli di consumo di sostanze stupefacenti, alcol, fumo di sigaretta, gioco d’azzardo, videogiochi e giochi on line. Usando una modalità da ragazzi: domande on line interattive e fake news. Sono i peer dell’Azienda USL di Modena, 400 ragazzi alla pari, dal termine inglese, coinvolti in progetti di promozione della salute tra i loro coetanei dopo aver frequentato una formazione dell’Azienda USL per diventare ‘educatori alla pari’. Tra i temi trattati quello delle dipendenze, il focus dei mesi di aprile e maggio nelle aziende sanitarie regionali e italiane. Proprio per prevenire le dipendenze l’Ausl di Modena ha da tempo un progetto specifico rivolto ai ragazzi tra 14 e 16 anni di tutta la provincia (frequentanti la classe prima superiore) chiamato #scelgoio, un progetto che ogni anno coinvolge oltre duemila studenti.

      “Prima del Covid il progetto si chiamava ‘scuole libere dal fumo’, ma dalla pandemia in poi abbiamo deciso di cambiare modalità – spiega Roberto Paola, psicologo Ausl referente del progetto #scelgoio e Massimo Bigarelli responsabile del progetto antifumo – abbiamo deciso di focalizzarci sulle dipendenze in generale e sulla capacità di scelta dei ragazzi, cercando di potenziare il loro pensiero critico, la capacità decisionale riguardo il consumo di sostanze stupefacenti, alcol o il gioco on line. Il progetto è nato con il Covid perché avevamo bisogno di monitorare cosa stava succedendo con strumenti nuovi per non abbandonare le scuole in un momento così difficile. Poi ci siamo resi conto che questa modalità ‘smart’ era un buon modo per comunicare con i ragazzi e ci restituiva uno specchio abbastanza fedele del trend provinciale’.

      Per diventare un peer educator sui temi di promozione della salute e prevenzione delle malattie, negli istituti superiori, è possibile segnalare la disponibilità ai propri professori che a loro volta contattano gli psicologi dell’Ausl se la scuola aderisce al progetto. In provincia di Modena sono 18 le scuole superiori che partecipano al progetto sulla promozione della salute promossi dall’Azienda USL coinvolgendo peer delle classi quarte e studenti partecipanti nelle classi prime, sia su temi che riguardano la sessualità e l’affettività sia sulle dipendenze.

      Per quanto riguarda le dipendenze, il gruppo di studenti coinvolti nel progetto #scelgoio viene affiancato e formato da un team multidisciplinare composto da psicologi, infermieri, educatori e terapisti della riabilitazione psichiatrica. I professionisti sanitari forniscono indicazioni sulla metodologia della peer education, sulle dinamiche di comportamento di gruppo, e approfondiscono il tema dipendenza. Una volta conclusa la formazione inizia il lavoro vero e proprio di peer education. I ragazzi, affiancati dai professionisti sanitari,  presentano in classe un questionario  a cui i compagni possono rispondere in diretta e in modo assolutamente anonimo utilizzando la piattaforma Google.

      Il questionario è diviso in due parti: la prima parte serve per avere una ‘fotografia’ dei comportamenti dei ragazzi chiedendo quanto e con che frequenza consumano alcol, sostanze stupefacenti, giocano d’azzardo e sulle loro sane abitudini; nella seconda parte vengono presentate delle fake news sulle dipendenze, per testare la loro opinione e consapevolezza.

      I risultati del questionario vengono poi commentati in classe assieme al team di professionisti che risponde alle tante domande poste dagli studenti, affiancati dai peer che restano così un punto di riferimento per i compagni. “Siamo a loro disposizione per chiarire dubbi e rispondere – spiega lo psicologo Roberto Paola – ci chiedono, ad esempio, dopo quanto tempo si diventa dipendenti da una droga, come si fa a smettere, se giocare d’azzardo è una dipendenza oppure no, cosa fare se un amico è in difficoltà. Diamo indicazioni ai ragazzi su come accedere ai servizi a loro dedicati quali spazio giovani e centro adolescenti. Concludiamo il progetto con un momento di confronto con genitori, insegnanti e studenti per condividere i risultati, raccontare il lavoro fatto e rafforzare il messaggio della prevenzione”.

      Gli stessi peer , sottolinea Giorgia Pifferi coordinatrice nell’Ausl di Modena del programma sul gioco d’azzardo patologico, “sono formati per conoscere la rete dei servizi socio-sanitari sia nella scuola (gli sportelli psicologici in collaborazione con Ausl) sia all’esterno e, una volta intercettato un problema in uno studente, possono rivolgersi a uno dei servizi trovando professionisti disponibili all’ascolto e all’approfondimento”

      Sono più di duemila i ragazzi della provincia che ogni anno rispondono ai questionari sulle dipendenze, restituendo ai professionisti sanitari uno specchio della realtà giovanile locale al di fuori dei luoghi comuni.

      ‘Quando si affronta il tema dei consumi di sostanze o dei comportamenti potenzialmente additivi – spiega Chiara Gabrielli Direttore del Programma Dipendenze Patologiche dell’Ausl di Modena – bisogna stare attenti a non veicolare il messaggio che “tutti lo fanno” perchè questa esagerata percezione della disponibilità e del consumo non tiene conto che tante persone, giovani e meno giovani, non consumano, non giocano d’azzardo, non si mettono a rischio: in altri termini, si può scegliere”.

      Parlare di dipendenze significa parlare di alcol, sostanze stupefacenti ma anche fumo di sigaretta, su cui l’Ausl farà un approfondimento in occasione del No Tobacco Day il 31 maggio. “Ogni anno seguiamo circa 400 utenti nei centri antifumo fumo della provincia e che aumenta l’attenzione delle organizzazioni sanitarie per gli effetti delle sigarette elettroniche sulla salute” sottolinea Massimo Bigarelli responsabile del programma Ausl sul fumo.

      MODENA IN ROSA, LA CITTÀ CELEBRA IL GIRO D’ITALIA: ASPETTANDO IL 22 MAGGIO


      A 85 anni dal primo storico passaggio del Giro d’Italia per Modena, la città si prepara a rivivere l’emozione della corsa rosa: giovedì 22 maggio, la dodicesima tappa partirà da piazza Roma diretta a Viadana. Ma il legame tra Modena e il Giro va ben oltre la gara: è un rapporto profondo, che affonda le radici nella tradizione artigiana e nella passione per le due ruote. Un amore che il Comune ha deciso di celebrare con un mese intero di eventi. Dal 5 maggio, il parco Novi Sad ospiterà il Villaggio del Giro, mentre la città si colorerà di rosa con mostre, cacce al tesoro in bicicletta, prove di mountain bike per bambini e famiglie, e pedalate collettive alla scoperta dei parchi cittadini. Ad arricchire l’attesa per la tappa modenese, la campagna “Centroinrosa” ideata da Modenamoremio: un’iniziativa che coinvolge 230 operatori del centro storico pronti ad accogliere cittadini e visitatori in un centro città addobbato a tema, con vetrine a tema Giro, promozioni e allestimenti ispirati al mondo delle due ruote.

      “VELIA E GIACOMO”, IL CORAGGIO QUOTIDIANO DELL’ANTIFASCISMO


      Giacomo Matteotti e la moglie Velia Titta, il loro rapporto coniugale di fortissima complicità: è questo il focus della mostra itinerante “Velia e Giacomo”, allestita nella Sala dei Passi Perduti del Palazzo Comunale di Modena. Promossa da Anppia (Associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti) e ideata da Maurizio Galli, con il sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’esposizione ripercorre la vita di Giacomo e Velia attraverso immagini, documenti e voci narranti interpretate da Paolo Mazzarelli (Giacomo) e Valentina Lauducci (Velia).
      La mostra, composta di 12 roll-up e con i disegni dell’illustratrice romana Nora, è stata inaugurata questa mattina alla presenza del sindaco del Comune di Modena Massimo Mezzetti e dei curatori del progetto e dell’allestimento Maurizio Galli e Giovanni Taurasi. Rimarrà visitabile a ingresso libero fino a martedì 6 maggio dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 19.
      Concepito come uno strumento didattico per sensibilizzare le nuove generazioni sui valori della democrazia, della giustizia sociale e dell’antifascismo, attraverso un linguaggio accessibile e coinvolgente, il progetto mira a trasmettere la memoria storica di Giacomo Matteotti e il ruolo fondamentale di Velia Titta, spesso trascurato, ma essenziale nel sostenere il marito e nel rappresentare il dolore silenzioso di molte donne dell’epoca. Nel giugno del 1924, quando Matteotti viene sequestrato e ucciso, Velia ha 34 anni, conosce Giacomo da 12 anni ed è sposata con lui da 8, è madre di tre figli, Giancarlo, Matteo e Isabella, rispettivamente di 6, 3 e quasi 2 anni.
      Progettata graficamente da Gianluca Staderini, la mostra completa il progetto “Velia e Giacomo” che ha previsto anche un’animazione in 2D e un albo illustrato da Nora, arricchito da un’appendice storica curata da quattro giovani storici del Master in Comunicazione Storica dell’Università Roma Tre: Andrea Annecchino, Ilaria Giacobbi, Chiara Senesi e Serena De Conciliis. Il volume approfondisce la vicenda storica, contestualizzando le lettere e gli eventi che hanno segnato la vita dei due protagonisti
      L’iniziativa rientra nel programma predisposto dal Comune di Modena per l’80° anniversario della Liberazione dal nazifascismo, promosso insieme ad Anppia Provinciale al Comitato per la storia e le memorie del Novecento e al Comitato provinciale celebrazioni 80° della Liberazione.

      PERSEGUITA L’EX COMPAGNA, ARRESTATO DAI CARABINIERI


      La notte del 25 aprile 2025, i Carabinieri della Tenenza di Castelfranco Emilia, hanno arrestato in flagranza di reato un uomo, 28enne, per atti persecutori nei confronti della sua ex compagna.

      L’intervento dei Carabinieri, richiesto al numero d’emergenza 112, è stato effettuato mentre l’uomo recatosi sotto casa dell’ex compagna, in evidente stato di alterazione psicofisica dovuta all’abuso di sostanze stupefacenti, minacciava e molestava la donna con la quale aveva intrattenuto una relazione sentimentale alcuni mesi or sono.

      Al termine della relazione, l’arrestato aveva posto in essere ripetute condotte persecutorie, in ultimo il danneggiamento mediante incendio dell’autovettura in uso alla donna, provocando nella vittima uno stato di ansia e profonda preoccupazione.

      Immediatamente è stato attivato il “Codice Rosso” e l’arrestato è stata condotto presso le camere di sicurezza.

      Questa mattina, l’uomo è stato condotto presso il Tribunale di Modena per essere giudicato con rito direttissimo: il Giudice ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere.

      20ENNE IN MONOPATTINO TRAVOLTO E UCCISO DA UN AUTOBUS


      C’era un 62enne originario di Sassuolo alla guida del bus che questa mattina si è scontrato con un monopattino sul quale viaggiava un 20enne di origine straniera. L’incidente è avvenuto poco dopo le 7. Sul posto i soccorsi, ma non c’è stato nulla da fare: il ventenne è morto sul colpo. Le forze dell’ordine stanno ora lavorando per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. Secondo quanto ricostruito, il conducente del bus non l’ha visto. Stava portando i passeggeri sul mezzo sostitutivo del treno della tratta Reggio-Sassuolo.

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