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domenica, Dicembre 14, 2025
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ADDIO FRANCO VACCARI, UN INNOVATORE DEL LINGUAGGIO FOTOGRAFICO


“Un artista che sin dagli anni Sessanta ha offerto un importante contributo alla riflessione sul linguaggio fotografico, un innovatore che con le sue partecipazioni alla Biennale di Venezia e con le sue tante mostre di rilievo internazionale ha offerto una sguardo di Modena sul mondo, mantenendo sempre solide radici nella sua città”. La presidente di Fondazione Ago Modena Fabbriche culturali Donatella Pieri ricorda così il fotografo Franco Vaccari, scomparso all’età di 89 anni, in un messaggio di cordoglio alla famiglia. Diverse le mostre che nel corso degli anni l’artista ha realizzato a Modena, anche alla Palazzina dei Giardini ducali con la Galleria Civica, nel 1987 e nel 2007, al Fotomuseo Panini e, nel 2009, nel complesso dell’ex ospedale Sant’Agostino, con “Bar Code” continuando il percorso avviato alla Biennale di Venezia del 1993 con la riflessione sui codici a barre che si intrecciava con la necessità di partecipazione del pubblico e di convivialità in veri e propri bar allestiti per l’occasione. Vaccari, infatti, supera l’idea di fotografia come documento e la trasforma in strumento per la registrazione di gesti e comportamenti che gli ambienti e i dispositivi da lui predisposti inducono nel pubblico. Appresa la notizia della scomparsa di Franco Vaccari, il sindaco Massimo Mezzetti, cui si è unito l’assessore Andrea Bortolamasi, ha voluto esprimere il suo cordoglio a nome dell’amministrazione comunale e della città tutta. “Salutiamo un artista di spessore internazionale che abbiamo amato tantissimo. Franco Vaccari lascia un’eredità intensa e un pensiero forte nell’ambito della fotografia che lui ha sempre declinato come poesia visiva. Dall’indimenticata esposizione alla Biennale di Venezia del 1972 con la geniale “Esposizione in tempo reale n°4: Lascia su queste pareti una traccia fotografica del tuo passaggio” alle tante mostre in Italia e all’estero, Vaccari ha però scelto di vivere e lavorare a Modena dove ha spesso esposto sia alla Galleria Civica che alla Fondazione Fotografia, alla Palazzina dei Giardini e al Fotomuseo Panini, e anche alla Galleria Mazzoli che conserva alcune sue opere. E’ sempre stato presente con arguta indipendenza nel dibattito pubblico cittadino sui temi culturali da quando il sindaco Triva, che lo stimava moltissimo, lo scelse come componente della commissione della Galleria Civica negli anni sessanta.Vaccari è stato anche un teorico, un aspetto che ha indubbiamente accresciuto la sua statura. Il suo testo “Fotografia e inconscio tecnologico” è uno di quelli alla base della fotografia contemporanea e possiamo ben dire che ha anticipato di cinquant’anni un dibattito che oggi affrontiamo quando si parla di intelligenza artificiale. E’ quasi banale dire che ci mancherà, ci lascia uno tra i più grandi del contemporaneo. Modena saprà ricordarlo nel modo più adeguato e adatto alla sua figura”.
Al cordoglio del sindaco Mezzetti si è unito quello dell’assessore alla cultura Andrea Bortolmasi: “Attraverso la fotografia Franco Vaccari è stato e rimarrà per sempre un cantore della nostra città e una presenza costante nella scena culturale modenese. Indimenticabile, nella sua passione e dedizione, ha portato Modena nel mondo e il mondo a Modena”

CALENDARIO AVIS, L’APPELLO PER IL 2026: “CONTINUATE A DONARE”


Nel video l’intervista a Milena Storione, Presidente Avis Provinciale di Modena

Un calendario colorato e una tombola per sensibilizzare su un assunto importante: di sangue c’è sempre bisogno. La nuova iniziativa Avis per avvicinare i modenesi alla donazione quest’anno prende la forma di nuovi gadget, uniti dal titolo “Parole in circolo”. Un tema che vuole sottolineare l’impegno dei volontari Avis, con parole che non rimangono lettera morta ma che si trasformano in azione. Parole da mettere appunto in circolo, come il sangue, attraverso buone pratiche. La nostra provincia continua a segnare numeri importanti, ma in lieve calo rispetto allo scorso anno. Nel 2025 le sacche raccolte sono diminuite del 2,4%, per un totale di quasi 53mila unità. Il calo riguarda soprattutto il sangue intero e le piastrine, mentre migliora la donazione di plasma

 

ACIMAC E UCIMA, MACCHINE PER CERAMICHE IN FRENATA, PREOCCUPAZIONE NEL PACKAGING


Nel video l’intervista a:
– Bruno Bettelli, Vicepresidente Acimac
– Riccardo Cavanna, Presidente Ucima

Il mondo delle macchine per ceramica e quello del packaging, nella tradizionale cena di fine anno, tirano le fila del 2025 e guardano con preoccupazione al 2026 in un contesto segnato dall’incertezza. Pur nelle difficoltà, Acimac registra quest’anno flessioni più contenute delle previsioni. Nel 2025 il fatturato totale si attesta a 1.7 milioni di euro, con una contrazione del 5,1%, più limitata rispetto all’annus horribilis del 2024, quando il calo fu del 24%. La flessione sul mercato interno si ferma al -3,1%, mentre l’export segna un -5,9%. Per quanto riguarda i costruttori di macchine per il packaging, il centro studi Ucima ha rilevato un andamento stabile, per un giro d’affari complessivo da 10,2 miliardi di euro, in lieve aumento rispetto all’anno scorso. Il mercato domestico cresce del +4,5%, mentre l’export, che da solo contribuisce per il 78-80% del fatturato cresce meno di quanto sperato. L’auspicio per il 2026 è quello di trovare una nuova stabilità internazionale e mercati di sbocco alternativi agli Stati Uniti. Sul mercato interno, viene valutata insufficiente la legge di Bilancio 2026. Le imprese avrebbero preferito il credito d’imposta rispetto all’iperammortamento, ma soprattutto chiedono una manovra che copra almeno due anni

 

RAPPORTO ISPRA: IN REGIONE PIU’ DIFFERENZIATA, MA ANCHE PIU’ RIFIUTI


Migliorano i numeri della differenziata in tutta l’Emilia-Romagna e in particolare a Modena, che si piazza al secondo posto tra le province della regione. Tuttavia, oltre alla raccolta, nei nostri territori è aumentato anche il totale complessivo di spazzatura prodotta, con la conseguenza che, nell’ultimo quinquennio, è salita la quantità di rifiuti inceneriti nei sette impianti della regione. A fotografare i numeri sono i dati forniti da Ispra nel suo ultimo Rapporto Rifiuti Urbani. L’analisi, che si riferisce alla raccolta registrata nel 2024, evidenza come l’Emilia-Romagna abbia raggiunto il 79% di rifiuti differenziati, dato che piazza la nostra regione al primo posto in Italia. In questo contesto la provincia di Modena è prima per crescita: in un solo anno il processo di separazione della spazzatura è aumentato del 5,5%, portando la nostra provincia a un 84,2% complessivo di differenziata. Meglio di noi, solo Reggio Emilia. Guardando ai singoli capoluoghi, il comune di Modena si piazza al sesto posto con un 78,9% di differenziata, godendo tuttavia dell’aumento più significativo, di oltre cinque punti. Se fin qui l’analisi ha evidenziato un comportamento virtuoso, con Viale Aldo Moro che già annuncia il raggiungimento dell’obiettivo dell’80% di differenziata entro il 2025, esiste anche un lato meno confortante. L’Emilia-Romagna è infatti la terza regione in Italia per aumento percentuale di rifiuti prodotti, con il primato assoluto per quanto riguarda il valore pro capite. Nella nostra regione, ogni cittadino si stima produca 663 chili di rifiuti all’anno. Un dato in controtendenza rispetto alla logica di economia circolare e impatto ambientale

CARPI CALCIO. LOMBARDI: “A FORLI’ SARA’ UNA GARA DI DUELLI”


Nel video l’intervista a Lorenzo Lombardi, difensore Ac Carpi

Cesenate di nascita, Lorenzo Lombardi giocherà a pochi chilometri da casa sabato al “Morgagni” di Forlì, dove il Carpi cerca conferme del suo ottimo momento che l’ha portato al 4° posto. Un campo che il classe 2000 conosce bene avendo già sfidato i romagnoli da avversario con le maglie di San Marino, Sammaurese e Lentigione. Nell’ultimo mese Carpi e Forlì hanno assunto traiettorie opposte: i biancorossi di Cassani hanno alzato il ritmo vincendo 4 delle ultime 6 gare, la squadra di Miramari invece ha frenato con 4 sconfitte nelle ultime 5 giornate. Per Lombardi sono già 12 le presenze stagionali, al primo campionato fra i professionisti in carriera: il giocatore arrivato dal Lentigione ha subito confermato di poter essere una pedina centrale in una difesa che da un po’ deve fare i conti con squalifiche e infortuni.

 

360° DI BENESSERE – INTERVISTANDO LA PSICONCOLOGIA


Ospite la dott.ssa Dania Barbieri, Psicoterapeuta UOS Psicologia Ospedaliera AUSL Modena

RICOSTRUZIONE ALLUVIONE, IN VIGORE L’ORDINANZA PER SEMPLIFICARE I RIMBORSI


Un alleggerimento della burocrazia, con procedure più snelle per i privati colpiti dalle alluvioni che hanno avuto danni entro i 30mila euro, oltre alle spese tecniche e all’indennizzo per i beni mobili. Contributi suddivisi in tre categorie, a seconda dell’entità del danno. Una nuova articolazione delle erogazioni e la possibilità di accedere ai rimborsi per le cittadine e i cittadini dell’Emilia-Romagna che hanno subito danni a causa delle alluvioni del 2024. Sono alcune delle novità dell’ordinanza commissariale 54 (“Misure per l’integrazione e la semplificazione delle attività di ricostruzione privata”), frutto della revisione dell’ordinanza 14 del 2023, entrata in vigore da pochi giorni.

I contenuti dell’ordinanza sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa, oggi a Bologna, dal presidente della Regione, Michele de Pascale, e dal commissario straordinario alla Ricostruzione dell’Emilia-Romagna, Toscana e Marche, Fabrizio Curcio. Presente la sottosegretaria alla Presidenza con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini.

“Voglio ringraziare il commissario Curcio, con cui abbiamo iniziato da subito a collaborare e confrontarci insieme, avviando un cambio di passo sostanziale, e tutti coloro che hanno lavorato e contribuito alla stesura di quest’ordinanza- ha sottolineato il presidente de Pascale-. Siamo di fronte a un atto che ha recepito le osservazioni presentate da questa Regione: credo sia un risultato davvero importante per tutti, per le istituzioni ma soprattutto per le persone colpite”.

“Con questa ordinanza compiamo un passo decisivo verso una ricostruzione veloce e vicina ai cittadini- ha aggiunto Curcio-. Abbiamo ascoltato le esigenze dei territori e lavorato insieme al Governo, ai Sub-commissari regionali per costruire risposte efficaci. L’ordinanza non è un punto di arrivo, ma un ulteriore passo avanti in un percorso che richiede ancora determinazione e vicinanza alle comunità colpite. Il nostro impegno è chiaro: semplificare senza rinunciare ai controlli, accelerare senza perdere qualità, ricostruire restituendo futuro a questi territori.”

“Proseguiamo in questo percorso, per dare risposte concrete alle persone- ha commentato la sottosegretaria Rontini-. Il metodo è il dialogo, il confronto con le comunità, che continuiamo a visitare, con gli amministratori, i tecnici, con il commissario Curcio. Accanto alla ricostruzione pubblica, deve procedere parallelamente anche quella privata: lo dobbiamo alla gente, che ha il diritto di vivere il più serenamente possibile”.

I contenuti dell’ordinanza
L’ordinanza stabilisce la distinzione dei contributi in tre categorie, a seconda che si tratti di danni minori, danni lievi e danni gravi. Per danni minori, si intende un importo dei lavori inferiore ai 15mila euro, se svolti unicamente in edilizia libera; per danni lievi si intende un importo compreso tra i 15mila e i 30mila euro, se svolti in edilizia libera, o inferiore ai 30 mila euro, se effettuati con titolo edilizio; per danni gravi, è previsto un importo dei lavori superiore ai 30mila euro, per qualsiasi tipo di interventi che superino tale importo.

C’è una nuova articolazione delle erogazioni, in tre parti: un primo acconto, a titolo di anticipazione, nei limiti del 50% del totale del contributo concesso; un secondo acconto, pari al 40% del contributo concesso, su richiesta dell’interessato, che attesti di aver speso non meno dell’80% dell’importo erogato come primo acconto e alleghi la relativa attestazione della spesa; infine, un saldo fino al massimo del 10%.

È previsto uno snellimento delle procedure di presentazione dell’istanza di istruttoria, con una documentazione semplificata. Per i danni minori e i danni lievi viene semplificata sia la presentazione della domanda da parte dei beneficiari, sia quella relativa istruttoria in capo ai Comuni, sia infine la conseguente rendicontazione (su entrambi i fronti).

Per le spese tecniche di supporto all’istanza e alla rendicontazione, dei danni minori, è riconosciuto un corrispettivo omnicomprensivo pari al 6%, calcolato sul costo dell’intervento, e comunque non inferiore a 750 euro. Tra le spese tecniche vengono inserite alcune tipologie precedentemente escluse. C’è anche una semplificazione nell’assegnazione degli incarichi: viene eliminato il vincolo di terzietà rispetto al beneficiario.

Viene introdotta la possibilità, per i danni gravi che comportano cantieri più complessi, di procedere con varianti in corso d’opera, rivedendo, laddove necessario, il contributo assegnato fino a un limite del 20%.

Situazioni di particolare complessità potranno essere esaminate, prima della presentazione delle relative istanze di contributo, nell’ambito delle apposite commissioni tecniche straordinarie costituite, per ciascun territorio regionale interessato, con provvedimento del commissario straordinario.

Particolarità che riguardano la Regione Emilia-Romagna
Viene estesa, per i soli territori dell’Emilia-Romagna, la possibilità di accedere ai contributi anche per le cittadine e i cittadini colpiti dalle alluvioni di settembre e ottobre 2024. Nei casi in cui un immobile sia stato ripetutamente danneggiato e il contributo spettante per gli eventi di maggio 2023 sia stato già concesso – ma gli interventi non risultino ancora ultimati al verificarsi, successivamente, di nuovi danni -, viene riconosciuto un ulteriore contributo. Sempre per la sola Emilia-Romagna, per gli edifici nuovamente danneggiati da eventi calamitosi per i quali i lavori siano definitivamente conclusi in data antecedente al nuovo danno, il soggetto legittimato dovrà formulare una nuova domanda di contributo.

Per gli edifici danneggiati dagli eventi calamitosi del maggio 2023, per i quali siano stati effettuati interventi di riparazione ma non sia stata presentata la domanda di contributo, e che siano stati successivamente nuovamente danneggiati dagli eventi dei mesi di settembre e ottobre 2024, possono essere presentate due distinte domande di contributo, ciascuna relativa alle lavorazioni eseguite e documentate.

POLIZIA DI STATO, 25ENNE DENUNCIATO PER DANNEGGIAMENTO


La Polizia di Stato di Modena ha denunciato in stato di libertà un cittadino italiano di 25 anni per il reato di danneggiamento di un’auto in sosta.

Nella tarda serata di ieri gli agenti della Squadra Volante sono intervenuti in via Monte Grappa per la segnalazione di una persona che stava danneggiando dei veicoli in sosta. Sul posto veniva fermato un 25enne che in evidente stato di ubriachezza aveva colpito con un calcio lo specchietto di un’ autovettura in sosta.

L’uomo veniva accompagnato in Questura ove al termine delle procedure di identificazione è stato denunciato e sanzionato amministrativamente per ubriachezza molesta.

RACCOLTA DIFFERENZIATA, L’EMILIA ROMAGNA PRIMA IN ITALIA, MODENA TRA LE PROVINCE PIU’ VIRTUOSE


Prima regione in Italia per raccolta differenziata. È l’Emilia-Romagna che, nel 2024, ha visto crescere ancora questo processo di separazione dei rifiuti, per tipo di materiale, toccando quota 79% a livello regionale, superando il Veneto che da anni occupava il gradino più alto del podio, con un incremento del +1,8% rispetto al 2023, perfettamente in linea con le previsioni del Piano rifiuti. Ora, in base al Rapporto Rifiuti Urbani 2025, redatto dall’Ispra e appena pubblicato, l’Emilia-Romagna risulta essere anche la regione che differenzia di più.

“Il risultato certificato da Ispra- commenta l’assessora regionale all’Ambiente, Irene Priolo– conferma che la strada intrapresa è quella giusta e anzi, già sappiamo che il 2025 si chiuderà con il raggiungimento dell’obiettivo dell’80%. Nel 2020 partivamo dal 72,2%, una crescita di quasi 8 punti percentuali è straordinaria. È la prima volta che raggiungiamo questo traguardo che ci riempie di soddisfazione, ma soprattutto ci impegna a continuare a investire in innovazione, qualità del servizio e partecipazione delle comunità. La collaborazione tra cittadine, cittadini, Comuni e gestori resta il motore principale di questo percorso: solo così possiamo trasformare ciò che è considerato uno scarto in una vera risorsa e rendere concreta la transizione ecologica puntando sull’economia circolare e l’innovazione del sistema produttivo”.

Analizzando i dati provinciali, emergono differenze legate alle specificità territoriali e alle scelte organizzative delle amministrazioni locali. Tra le province più virtuose spiccano Reggio Emilia con l’84,4% (+1,1%), Modena all’84,2% (+5,5%) e Forlì-Cesena con l’83,2% (+1,5%). Seguono Ravenna all’80,7% (+2,4%), Parma al 79,8% (+0,2%), Ferrara al 76,9% (-0,2%), Bologna al 75,1% (+1,5%), Piacenza al 74,2% (+1,2%) e Rimini al 69,2% (+0,4%).

Guardando ai Comuni capoluogo, Ferrara raggiunge l’88,3% (+0,4%) di raccolta differenziata, seguita da Reggio Emilia con l’84,5% (+0,6%), Forlì con l’82,0% (+0,1%), Parma con l’81,1% (+0,2%), Ravenna con il 79,5% (+3,5%), Modena con il 78,9% (+5,5%), Bologna con il 72,8% (-0,1%), Piacenza con il 72,0% (+0,7%) e Rimini con il 66,8% (+1,0%). A Rimini, va segnalato che non è ancora partita la procedura di affidamento del servizio, condizione che ha limitato gli investimenti per migliorare ulteriormente le performance. Continua a crescere anche la quota dei Comuni che raggiungono o superano l’80% di raccolta differenziata: sono 167, pari al 50,6% del totale, mentre ben 36 Comuni (10,9%) hanno superato la soglia del 90%.

Fondamentale il ruolo della regolazione, che ha consentito di coprire quasi tutti i territori provinciali con contratti di lungo periodo: sono infatti 12 su 19 i bacini gestionali con affidamenti completati al 2024, tutti assegnati a operatori qualificati e con obiettivi ambientali coerenti con il PRRB 2022-2027.

Le frazioni di rifiuto più differenziate

Nel dettaglio, nel 2024 l’organico si conferma la frazione di rifiuto più raccolta in modo differenziato, con una quota del 37,4%, seguita da carta (18,9%), vetro (8,6%), legno (8,4%), plastica (8,0%) e ingombranti (4,4%).

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