È stato condannato a 9 anni e 4 mesi il giovane di 20 anni che lo scorso 17 gennaio accoltellò al collo e al volto un ragazzo di 17 anni a bordo di un autobus. Ne erano stati chiesti 12. L’imputato, che si trova già in carcere, doveva rispondere di rapina aggravata, tentato omicidio e porto d’armi. I fatti si svolsero intorno alle 14.30 a pochi passi da Largo Sant’Agostino. La giovane vittima, Jordan, minorenne all’epoca dei fatti, ha riportato serie ferite da arma da taglio al collo e ad una mano, quella con cui ha tentato di difendersi. Il ragazzo era seduto nella penultima fila del bus, dietro di lui l’aggressore che ad un certo punto lo ha afferrato per rapinarlo, e lo ha colpito più volte con un coltello fino a che non ha ottenuto il suo portafogli. Solo allora la vittima è riuscita a divincolarsi e a scappare. All’arrivo delle forze dell’ordine l’aggressore era ancora sul mezzo. Soddisfatti della sentenza l’avvocato della madre della vittima e il legale dello stesso Jordan. La difesa del 20enne, a seguito delle motivazioni, valuterà il ricorso
ACCOLTELLATO SUL BUS, 20ENNE CONDANNATO A 9 ANNI E 4 MESI
TRAFFICO MILIONARIO DI DROGA, SMANTELLATA BANDA ALBANESE ATTIVA SU MODENA
Un’importante rete che trafficava droga dall’Albania all’Italia è stata smantellata dalla guardia di Finanza di Milano, su delega della Procura della Repubblica di Milano, con misure cautelari nei confronti di 8 presunti indagati (5 in carcere, 2 ai domiciliari e 1 obbligo di presentazione alla p.g.). L’associazione criminale di matrice albanese era attiva nella zona di Corsico (Milano) e Sassuolo (Modena) e sono in corso perquisizioni nella province di Milano, Pavia, Monza e Modena. Utilizzando sofisticati apparati di messaggistica criptata e sfruttando diretti contatti con i clan albanesi, la banda criminale ha movimentato in soli 6 mesi volumi di stupefacente per un controvalore di oltre 5 milioni di euro.
CAPOTRENO ACCOLTELLATO, SCIOPERO DEI TRENI E DISAGI ANCHE A MODENA
E’ in corso in tutta Italia lo sciopero di otto ore del personale del personale ferroviario di Trenitalia, Trenitalia Tper, Fs Security, Italo Ntv, Trenord in seguito all’accoltellamento di un capotreno a bordo del treno regionale Genova-Busalla, all’altezza della stazione di Rivarolo. La protesta è stata proclamata dai sindacati di categoria Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa Trasporti. Treni cancellati, viaggiatori in attesa con gli occhi puntati verso i cartelloni di arrivi e partenze e una coda di oltre venti metri al box informazioni, con ritardi che hanno toccato picchi di 170 minuti. Disagi anche alla stazione di Modena.
MODENA FC – NITTI: “MANDELLI E’ L’ALLENATORE GIUSTO IN QUESTO MOMENTO”
Paolo Mandelli è il nuovo allenatore del Modena, in compagnia di Michele Troiano, che sarà il suo vice. Fino a quando? Almeno fino a sabato, per la partita con la Carrarese, al “Braglia”. Poi, si vedrà. Per il dopo, tanti gli eventuali nomi: quello che ruota di più, adesso, è quello di Andrea Pirlo.
Ma Mandelli – una scelta di famiglia e, al tempo stesso, una scelta di…risparmio – si gioca la sua chance, da uomo di società, da uomo di campo, da allenatore attaccato ai colori sociali.
E ieri ha diretto il primo allenamento allo Zelocchi, pronto a raccogliere la sfida (e la tensione) di essere alla guida della prima squadra, cosa che gli era successa solo nel 2011, per tre partite, con il Sassuolo allora in B.
Ma come gioca il Mandelli allenatore?
Un Mandelli capace di ottenere sempre ottimi risultati nel settore giovanili: ad esempio, la promozione della Primavera del Modena.
Chi lo conosce bene, dice che è uno “zemaniano” più attento alla fase difensiva: del resto, con Zeman a Foggia, in A, Mandelli ha vissuto i suoi anni migliori da calciatore.
Gioca con un 4-3-3 che potrebbe diventare il modulo del Modena per sabato (potrebbe persino rivedersi Pedro Mendes) e anche per dopo, se a Mandelli verranno concesse altre occasioni.
Per l’ex indimenticato attaccante canarino Claudio Nitti, ospite della nostra trasmissione Sport Qui, la società – con Mandelli – ha fatto la scelta giusta.
FORMULA 1 – FERRARI: L’INSEGUIMENTO MONDIALE RALLENTA, MA CONTINUA
Non potrà piovere per sempre.
Lo avranno pensato al muretto della Ferrari, durante il GP del Brasile di domenica, letteralmente “sconvolto” dalle condizioni meteo.
Nei prossimi Gran Premi – gli ultimi tre del Mondiale – non dovrebbe piovere: così a Las Vegas, in Qatar e ad Abu Dhani (in calendario il 24 novembre, il 1° dicembre e l’8 dicembre) le gerarchie dovrebbero essere ripristinate.
E lo sa anche Flavio Briatore, consulente dell’Alpine, “miracolata” dalla pioggia con il doppio podio francese, in Brasile, di Esteban Ocon e Pierre Gasly.
La Ferrari esce solo leggermente ridimensionata dal GP brasiliano: già Interlagos era considerato un circuito “non amico”, quindi l’importante è stato limitare i danni.
La Scuderia di Maranello ha perso 7 punti nella corsa al titolo mondiale Costruttori, passando da un ritardo di 29 punti ad uno di 36. Poco cambia, ma qualcosa cambia.
La rincorsa, seppur rallentata, continua.
Con la vittoria di Max Verstappen, il mondiale Piloti ha ormai preso definitivamente la via della Red Bull (l’olandese potrebbe confermarsi campione già a Las Vegas): il titolo Costruttori resta quello più combattuto, con la Ferrari a 557 punti, la McLaren in testa a 593 e la Red Bull in rimonta a 544.
Il bello è che tutto è ancora possibile: anche il ritorno al successo della coppia Leclerc-Sainz, al momento la più veloce del circus.
Ci sono meno di venti giorni per fare gli ultimi ritocchi, in vista di Las Vegas.
Non potrà piovere per sempre….
ALLERTA SMOG, ENTRANO IN VIGORE LE MISURE EMERGENZIALI
Modena fuori legge per quanto riguarda i parametri delle polveri sottili. La centralina di via Giardini ha raggiunto e superato il limite, fissato a 35 giorni, di sforamenti di Pm10. Da domani scattano quindi le misure emergenziali previste dalla manovra antismog regionale: fino a mercoledì compreso sarà limitata la circolazione dei veicoli più inquinanti, inclusi i diesel Euro 5 ed è previsto il divieto assoluto di spandimento dei liquami zootecnici. L’attivazione del provvedimento è stata decisa da Arpae sulla base delle previsioni di superamento dei valori limite giornalieri delle PM10. Il raggiungimento del livello di allerta è segnalato con un bollino rosso che decreta lo stato di allerta nella provincia di Modena e in tutta la regione. Oltre ai limiti alla circolazione rimangono in vigore anche le misure ordinarie del divieto di utilizzare i generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa e l’obbligo di mantenere la temperatura negli ambienti al chiuso al massimo a 19 gradi, ad esclusione degli ospedali, delle case di cura e delle scuole. Il prossimo bollettino Arpae sarà emesso mercoledì 6 novembre e saranno revocate solo se i valori rientreranno nella norma.
VERSO IL VOTO, ANDREA GALLI: “IL TRASPORTO PUBBLICO SIA UNA PRIORITA’”
Guarda ai tanti indecisi e sfiduciati il progetto della lista Civica Elena Ugolini Presidente, cuore della campagna elettorale della candidata alla presidenza sostenuta anche dal centrodestra che ieri sera è tornata a Modena per un incontro al teatro Michelangelo. Il candidato consigliere Andrea Galli parla di un progetto civico con idee concrete e fuori dagli schemi della politica classica per risolvere i problemi reali che affliggono la nostra regione. Più nello specifico su Modena, tra le prime proposte che Andrea Galli porterebbe in Assemblea Legislativa c’è il tema del trasporto pubblico locale e la crisi di Seta che sta pesando sulle spalle degli autisti e degli utenti.
PIAZZA POMPOSA, SCHLEIN CONTRO LA MANOVRA DI GOVERNO: TAGLI SU IMPRESE E SANITA’
Breve tour modenese per Elly Schlein, culminato nel tardo pomeriggio di ieri con un intervento dal palco allestito in piazza Pomposa. La leader del Partito Democratico è tornata a Modena per sostenere la candidatura alla presidenza di Michele De Pascale, sotto lo slogan “Emilia-Romagna libera di sognare e capace di fare”. Nell’occasione Elly Schlein ha criticato fortemente la nuova manovra di governo in vista anche della visita di Tavares alla Maserati, definendola “recessiva” e sottolineando come non preveda aiuti all’automotive, né alle imprese in generale. E ancora, focus sui tagli alla sanità e su quei servizi per la salute pubblica che anche in Emilia-Romagna sono a rischio.
EX MANIFATTURA TABACCHI, PIU’ VICINI I LAVORI PER LA CITTADELLA DELLA GIUSTIZIA
Il futuro è già presente per l’Ex Manifattura Tabacchi a Modena da tempo al centro di un percorso di ristrutturazione e riqualificazione che si è dimostrato non facile. Inizia, infatti, a vedersi una luce in fondo al percorso che da tempo vuole portare in quell’area alla realizzazione di una cittadella della Giustizia tutta modenese. Uno spazio a nord della città, nei pressi della stazione ferroviaria, vicina al centro storico e che si estende su oltre 18mila metri quadrati, 3mila dei quali edificabili. Da una decina di anni la superficie era in stato di abbandono mentre gli edifici sono stati sottoposti già ad una riqualifica. 78 gli alloggi di pregio, la cui vendita nel corso del tempo, ha vissuto un vero slalom. Ultimo lo stop lo scorso anno da parte dei Beni Culturali. La buona notizia è che la situazione è stata sbloccata e già il 54% degli appartamenti è stato venduto. In questo contesto procede anche il progetto per la realizzazione della Cittadella della Giustizia, attesa da molti anni. Nel corso della visita a Modena il 1° maggio, del Sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, è stato confermato un intervento da 70 milioni di euro. Entro quest’anno – riferiva il Sottosegretario – verrà perfezionato l’acquisto per dare l’avvio delle procedure per gli appalti di ristrutturazione dell’immobile e dell’area destinata ad ospitare le aule del Tribunale e gli edifici della Procura
CAVALCAVIA CIALDINI, POCHE SETTIMANE DOPO LA BONIFICA TORNA LA TENDOPOLI
Nemmeno tre settimane dopo l’intervento di sgombero e di bonifica, sotto al cavalcavia Cialdini, a pochi passi dalla sede di Hera, è tornata la tendopoli. Con le stesse caratteristiche di prima: lenzuola appese a fare da “pareti”, rifugi di fortuna, spazzatura ammassata, decine di biciclette. La polizia locale e il personale Hera erano intervenute il 17 ottobre scorso. Un blitz che aveva portato all’identificazione di 22 persone senza fissa dimora che dormivano tra le nicchie dei sostegni in cemento del cavalcavia. Il bilancio degli agenti parlava di adulti per lo più di nazionalità non italiana, già conosciuti sia dalla Polizia Locale che dai Servizi sanitari che si occupano di tossicodipendenza. Tutte e 22 le persone avevano precedenti soprattutto legati al consumo e spaccio di sostanze, oltre che per i reati contro la persona e il patrimonio. Tra loro erano presenti anche sei donne. Non è chiaro se le persone che hanno rimesso insieme la tendopoli sotto al cavalcavia sono sempre le stesse, ciò che è certo è che già a luglio i riflettori si erano accesi intorno a quei rifugi di fortuna. Il coordinamento Migranti dell’Emilia-Romagna aveva segnalato che gran parte dei senza fissa dimora che avevano trovato rifugio sotto al cavalcavia e sulle gradinate del Novi Sad erano lavoratori che tuttavia non riuscivano a permettersi una casa sia per lo stipendio misero che per le regole rigide del mercato immobiliare oltre che per il razzismo dei proprietari.