Quasi 447mila vaccinazioni contro l’influenza e il 30% dei cittadini sopra i 65 anni già vaccinato: Questi i numeri della campagna antinfluenzale avviata lo scorso 7 ottobre. Con un milione di dosi disponibili, e la possibilità della co-somministrazione con il vaccino anti-Covid, la campagna proseguirà fino a febbraio 2025. L’invito della Sanità regionale rivolto alle persone anziane, più fragili o a rischio per condizione di salute e di lavoro, è quello di anticipare il più possibile, per proteggersi dal virus. L’inverno scorso in Emilia-Romagna si sono ammalati oltre 1,2 milioni di cittadini, con un’incidenza alta e un picco pari a circa 23 casi per 1.000 assistiti. Ma a spaventare ora sono i primi casi di influenza causata dal virus H3N2 e ribattezzata ‘australiana’. In Italia, per gli infettivologi il picco sarà alla fine di questo mese. L’allarme che viene lanciato dagli esperti è per i rischi di complicazioni a cuore e cervello come dimostrato dal primo caso registrato al San Martino di Genova. Il paziente, secondo quanto ha riferito Matteo Bassetti, direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale policlinico genovese, non riusciva neanche a riconoscere la moglie. Tra i primi sintomi riferiva di non sentire il sapore del cibo quando mangiava.
ALESSANDRA LOCATELLI, TAPPA MODENESE DEL MINISTRO PER LE DISABILITÀ
Nel video l’intervista a Alessandra Locatelli, Ministra per le disabilità
Per mettere in evidenza e dare importanza al tema della disabilità e dell’inclusione, è fondamentale compiere azioni significative, coinvolgendo non solo le istituzioni ma anche le persone con disabilità, le famiglie e le associazioni. Questo è quanto sottolineato dalla ministra italiana per le questioni legate alle disabilità, Alessandra Locatelli, oggi in visita a Modena. La prima tappa, il Centro di Medicina Rigenerativa, assieme ai candidati consiglieri della Lega. Un’occasione per porre la prima pietra per la costruzione di un ambiente inclusivo che garantisca pari opportunità a tutti. Oltre all’impegno dei governi, è indispensabile instaurare una rete di collaborazione con coloro che affrontano quotidianamente le sfide legate alla disabilità.
LISTE D’ATTESA IN SANITA’, NASCE LA RETE REGIONALE DEGLI SPORTELLI
I dati parlano chiaro: Modena è la maglia nera della Regione Emilia-Romagna per quanto riguarda i tempi d’attesa dell’erogazione delle prestazioni sanitarie.
In provincia di Modena, infatti, il 22% delle prestazioni sanitarie non rispetta i tempi medi di attesa.
A dover aspettare maggiormente sono i cittadini che hanno bisogno di elettromiografie e risonanze magnetiche muscolo-scheletriche, ma anche colonscopie, visite oculistiche, gastroenterologiche, dermatologiche, chirurgiche vascolari e persino visite psichiatriche richiedono lunghi tempi di attesa nelle strutture sanitarie pubbliche e convenzionate di Modena e della provincia.
Per cercare di risolvere (o quantomeno alleviare) questa situazione di disagio per i pazienti è nata anche in Emilia-Romagna la Rete regionale degli sportelli, per aiutare i cittadini alle prese con le liste d’attesa della sanità.
In concreto, alcune associazioni si rendono disponibili per telefonare ai servizi prenotazione delle Aziende sanitarie per sollecitare gli appuntamenti per visite ed esami prescritti, minacciando anche diffide e ricorsi alle Ausl e al Difensore Civico regionale pur di ottenere la data della prestazione nei tempi previsti dalla legge.
L’iniziativa è nata a Piacenza, prendendo spunto dalla Lombardia, dove esistono già 86 di questi sportelli.
Per ora in Emilia-Romagna gli sportelli sono solo 5: a Piacenza, a Parma, a Reggio, a Bologna e a Ferrara. Si attende l’apertura di uno sportello anche a Modena.
LA BANDA DEL NARCOTRAFFICO, RICHIESTE CONDANNE PER 115 ANNI DI CARCERE
Il maxi processo contro la banda del narcotraffico di Modena, gestita dai tre fratelli Scarantino, originari a Scandiano, si è concluso con la richiesta totale a 115 anni di carcere: li ha chiesti il pubblico ministero Giuseppe Amara nei confronti di 13 imputati (10 dei quali sono cittadini italiani).
L’accusa è di associazione a delinquere finalizzata alla gestione del traffico di droga sulla piazza di Modena e della provincia, in un periodo che va dal 2015 al 2022, quando l’organizzazione è stata completamente smantellata.
L’indagine partì nel 2021, in seguito ad una lunga attività investigativa, che portò alla scoperta di una rete ramificata per la gestione del narcotraffico in città, fino ad avere in mano – da parte degli inquirenti – gli elementi necessari per provvedere alle ordinanze di custodia cautelare e allo smantellamento del giro di droga (soprattutto cocaina) proveniente, in particolare dall’Albania.
Il blitz decisivo avvenne nel febbraio del 2022, da parte di Polizia e Carabinieri, sequestrando oltre 400 kg di droga e individuando i componenti della banda.
Si trattava di una vera e propria organizzazione criminale che disponeva di molti uomini, che fornivano supporto materiale e logistico, oltre che di corrieri, magazzinieri e prestanomi, contando su armi, vetture, denaro cash, telefoni cellulari criptati e innumerevoli utenze.
Il pubblico ministero ha chiesto una condanna particolarmente pesante per i tre fratelli Scarantino, accusati di essere le menti dell’organizzazione: per Gabriele Scarantino è stata richiesta la condanna a vent’anni, 18 anni per il fratello Cristian e 8 anni e dieci mesi per l’altro fratello Andrea.
Gabriele Scarantino, 31 anni, il vero leader della banda, però, risulta tuttora latitante dopo essere fuggito dagli arresti domiciliari.
I tre fratelli sono i nipoti di Vincenzo Scarantino, che dichiarò di aver partecipato alla strage di via Amelio a Palermo, nel 1992, dove perse la vita Paolo Borsellino, salvo poi ritrattare.
Da segnalare che il processo si è svolto con rito abbreviato, che in caso di condanna consente di avere lo sconto di un terzo della pena.
CERIMONIA UNIMORE, CONFERITO IL TITOLO DI EMERITO A TRE DOCENTI
Nel video l’intervista a:
– Carlo Adolfo Porro, Rettore Unimore
– Stefano Ossicini, Professore “Emerito” Unimore
– Daniela Fontana, Professore “Emerito” Unimore
– Paola Borella, Professore “Emerito” Unimore
Paola Borella del Dipartimento di Scienze Biomediche, metaboliche e Neuroscienze, Daniela Fontana del Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche e, infine, Stefano Ossicini del Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria. Sono loro i tre nuovi “Professori Emeriti” dell’Università di Modena e Reggio Emilia. La cerimonia solenne di conferimento del riconoscimento si è tenuta nell’Aula Magna del Rettorato. Il titolo di “Emerito” viene assegnato a docenti che, cessati dal servizio, hanno maturato una carriera accademica da professore ordinario per oltre vent’anni e si sono distinti nelle loro rispettive discipline. Per esempio, la dott.ssa Borella per la sua ricerca sulla prevenzione delle infezioni da Legionella e contaminazione microbica; la dott.ssa Fontana per le sue competenze in stratigrafia e sedimentologia, mentre il prof. Ossicini, pioniere degli studi delle proprietà delle nanostrutture. Un omaggio ad autentici maestri nel proprio campo.
FUGGITA DOPO SCUOLA, RITROVATA DAI CARABINIERI LA 14ENNE DI NONANTOLA
Nel video l’intervista a Capitano Marco Zavattaro, Comandante Carabinieri Compagnia di Modena
È terminato fortunatamente con un lieto fine un episodio che ha tenuto con il fiato sospeso Nonantola nel pomeriggio e nella serata di ieri. Una ragazza di 14 anni, dopo essere andata a scuola non ha fatto rientro a casa. La mamma aveva condiviso un appello sui social e in particolare nei gruppi Facebook di Nonantola, in cui chiedeva aiuto a chiunque potesse avere visto la figlia, che sarebbe dovuta salire sulla corriera per fare rientro alla propria abitazione. Allertate immediatamente le forze dell’ordine, è stato decisivo l’intervento dei Carabinieri, che hanno localizzato la posizione della giovane tramite le celle telefoniche agganciate dal suo telefono. La 14enne è stata rintracciata in centro a Modena e in serata ha fatto rientro alla propria abitazione insieme ai familiari.
TRUMP PRESIDENTE, L’IMPATTO SULL’EUROPA: DAI DAZI ALLA SICUREZZA
Nel video l’intervista a Salvatore Aloisio, Prof Unimore Diritto Costituzionale
L’America alle urne ha scelto il suo 47esimo presidente degli Stati Uniti. Donald Trump torna alla Casa Bianca dopo 4 anni dal suo precedente mandato. Una vittoria che inevitabilmente avrà conseguenze anche sull’Europa. In particolar modo si teme che la rielezione del leader repubblicano possa incrinare le relazioni con l’UE su questioni che vanno dalle tariffe commerciali, agli aiuti all’Ucraina, fino alla sicurezza e al proibizionismo antiabortista. Se il suo primo mandato si era già rivelato uno stress test per le relazioni con l’Europa, questo secondo arriva in una fase storica ancora più tesa. Sul fronte commerciale, si prospettano nuove frizioni con un possibile ritorno a politiche protezionistiche fatte di dazi e tariffe. Motivo di forte preoccupazione è la minaccia di Trump di attuare tariffe del 10% sulle importazioni da tutti i Paesi e del 60% sulle importazioni dalla Cina. Inevitabili le conseguenze per il nostro territorio.
MODENA VOLLEY – ANZANI: “RIPARTIAMO DALLA VITTORIA DI VERONA”
Ora arrivano le partite più abbordabili. Cisterna, Civitanova, Padova e Taranto, tanto per cominciare. Il successo per 3-2 contro Verona ha aperto sancito l’arrivo (un po’ tardivo!)del Modena Volley nell’elite del campionato di pallavolo, nella parte sinistra della classifica. Ma non è tempo di crogiolarsi sugli allori, avverte il centrale Simone Anzani: è il momento, viceversa, di dare continuità alla vittoria di domenica, con altri risultati positivi. Se l’obiettivo è il quarto posto nella regular season di Superlega, dietro le big Perugia, Trento e Piacenza, per Simone Anzani non è il caso di pensare troppo alle avversarie, quanto piuttosto a proseguire nel percorso di crescita della squadra di coach Alberto Giuliani.
ACCOLTELLATO SUL BUS, 20ENNE CONDANNATO A 9 ANNI E 4 MESI
È stato condannato a 9 anni e 4 mesi il 20enne che lo scorso 17 gennaio accoltellò un ragazzo di 17 anni a bordo di un autobus. La sentenza del giudice è arrivata oggi al termine del rito abbreviato. Per l’aggressore, che doveva rispondere di rapina aggravata, tentato omicidio e porto d’armi, erano stati chiesti 12 anni. I fatti si svolsero a pochi passi da Largo Sant’Agostino. La vittima, Jordan, minorenne all’epoca dei fatti, era stata afferrata per il collo e colpita con un coltello al collo, sotto un occhio e a una mano, dal 20enne che voleva il suo portafoglio. La difesa del 20enne, a seguito delle motivazioni, valuterà il ricorso. Presente in aula anche la madre dell’imputato. “A causa dei suoi problemi psichiatrici – ha dichiarato – mio figlio è come un bambino, ha fatto una cosa più grande di lui”. La perizia effettuata sul giovane lo aveva ritenuto comunque in grado di intendere e di volere. La donna ha anche chiesto scusa alla madre di Jordan, in tribunale come parte civile. La madre di Jordan si dice soddisfatta della sentenza, ma dal giorno dell’aggressione per la sua famiglia la vita non è più stata come prima.