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mercoledì, Aprile 30, 2025
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INCONTRO-FIUME, CGIL E UIL CONFERMANO SCIOPERO: NON DA’ PROSPETTIVE


Nel video l’intervista a Roberto Rinaldi, Coordinatore Uil di Modena e Reggio Emilia

Il tavolo tra Governo e sigle sindacali sulla legge di bilancio è durato sei ore ma la fumata è stata comunque nera per quanto riguarda la Cgil e la Uil. Le due sigle hanno infatti confermato lo sciopero generale nazionale del 29 novembre per protestare contro una manovra ritenuta pessima e che non dà prospettive al Paese. L’incontro era convocato per mettere sul tavolo i principali punti del testo e le proposte di modifica dei sindacati. Ma la Premier, Giorgia Meloni, non ha lasciato spiragli, se non la possibilità di «intervenire ancora sull’Irpef», per tagliare le tasse al ceto medio. Troppo poco per UIL e Cgil. E il 29 novembre in tutta Italia sarà sciopero. Per la Premier l’occupazione e il Paese crescono, lo sciopero di Uil e Cgil è solo per pregiudizialità politica. Secondo le sigle, invece, l’esecutivo nega i problemi legati ai tagli alla spesa, il Pil che non cresce, la crisi della sanità, il blocco del turn over nella pubblica amministrazione, gli stipendi affossati, dall’inflazione e la produzione industriale in difficoltà. E nega la possibilità di pescare i soldi laddove ci sono.

DISBOSCAMENTO SECCHIA, IL COMUNE CONVOCA UN TAVOLO DI CONFRONTO


Un tavolo di lavoro e di confronto permanente per trovare un equilibrio tra la sicurezza idraulica del territorio e la tutela ambientale. Il Comune di Modena dopo la manifestazione di domenica per protestare contro il disboscamento lungo il fiume Secchia, ritenuto il più grave ecocidio dell’Emilia-Romagna, ha subito aperto al confronto con le associazioni ambientaliste. Ad annunciarlo, l’assessore all’ambiente Vittorio Molinari, pur premettendo che la capacità di manovra del Comune sul tema dei fiumi è limitata, dato che la competenza è in capo alla Regione e ad Aipo. Il tavolo sarebbe comunque uno strumento di sensibilizzazione e permetterebbe di raccogliere le proposte delle associazioni ambientaliste. La data non è ancora stata fissata ma l’obiettivo è quello di convocare il primo incontro prima delle festività di Natale. Il disboscamento che ha causato l’indignazione dei cittadini che hanno fondato ad hoc il comitato “Buonanotte al Secchia” ha visto l’abbattimento di circa 45 ettari di bosco al fine di allargare le casse di espansione del fiume in località Marzaglia. Un numero di alberi molto elevato, anche superiore a quanto stabiliva il piano della stessa Aipo. Per i comitati e i cittadini che domenica hanno marciato in un corteo funebre, era possibile trovare una soluzione alternativa, aumentando la capacità della cassa di espansione in un’altra zona, limitando l’abbattimento degli alberi.

ALLUVIONE, PRIOLO: STANZIATI L’80% DEI FONDI RICEVUTI DAL GOVERNO


Le ferite dell’alluvione in Romagna sono ancora aperte ma le polemiche sui fondi stanziati non si placano. Il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci ha accusato la Regione di non aver speso i soldi messi a disposizione dal governo in questi anni, chiedendo la rendicontazione dei 594 milioni di euro assegnati a Viale Aldo Moro, negli ultimi dieci anni, per mettere in sicurezza il territorio dal rischio idrogeologico. Non si è fatta attendere la risposta della presidente Facente funzioni dell’Emilia-Romagna Irene Priolo che da parte sua, ha precisato che i fondi ricevuti ammontano a circa 300 milioni in 14 anni e non 594 milioni. Inoltre, ha dichiarato che la Regione ha impegnato l’80% dei fondi sull’alluvione per il 2024. Poi facendo riferimento alla fumata nera sui Piani speciali per la messa in sicurezza dell’Emilia-Romagna, avvenuta dopo l’incontro a Roma con il commissario per la ricostruzione post-alluvione, il generale Francesco Paolo Figliuolo, non ha nascosto il suo malcontento scrivendo sui social: “non si può pensare che la prossima legge di bilancio non metta nulla sul 2025 e sul 2026, perché c’è assoluta urgenza di partire” e ha avanzato la proposta di finanziare subito almeno il primo stralcio che comprenderebbe le opere più urgenti nei diversi bacini, intervento che richiederebbe nel triennio 2025-2027 circa 877 milioni. Per quanto riguarda l’alluvione di Bologna Priolo precisa che è stato chiesto al governo un primo stanziamento di 50 milioni e che per ora il Consiglio dei ministri ne ha stanziati 15.

VITTIME DI NASSIRIYA, IL RICORDO AL MONUMENTO DEI CADUTI


Nel video l’intervista al Col. Lorenzo Ceccarelli, Comandante del Comando dei Carabinieri di Modena

Sono passati ormai 21 anni da quel tragico 12 novembre del 2003, quando nel sud dell’Iraq un camion bomba devastò la base militare italiana a Nassiriya. L’esplosione fu potentissima e causò la morte di 17 militari e due civili italiani, oltre che 9 civili iracheni. Modena questa mattina ha ricordato con una cerimonia il drammatico episodio, considerato una delle pagine più tristi della recente storia italiana. Le massime autorità civili e militari si sono riunite al Monumento ai Caduti per rendere omaggio, a chi nello svolgimento del proprio impegno a servizio della pace, sacrificò la vita. Sulle note dell’Inno Nazionale, è stata deposta una corona d’alloro ai piedi del monumento in viale Martiri della Libertà.
Nella strage di Nassirya l’Arma dei Carabinieri pagò un tributo pesantissimo, con 12 vittime che si trovavano all’interno della palazzina del quartier generale dei Carabinieri.

RACCOLTA DIFFERENZIATA, MEZZETTI: “A BREVE STOP AI SACCHI A TERRA”


Nel video l’intervista a Massimo Mezzetti, Sindaco di Modena

Un cambiamento promesso dal sindaco in campagna elettorale e che a cinque mesi dal suo insediamento sta per concretizzarsi: il sistema della raccolta differenziata, così come lo conosciamo oggi, ha le ore contate. Il primo cittadino Massimo Mezzetti in questi mesi ha lavorato con la giunta e con Hera per avviare un nuovo sistema di smaltimento dei rifiuti che punta a consolidare l’aumento della percentuale di raccolta differenziata senza però intaccare il decoro urbano. Nel corso degli incontri con Hera è stata definita una road map delle azioni da mettere in campo per stabilire il metodo migliore, zona per zona, per commisurare i bisogni di pulizia e decoro con quelli della raccolta differenziata. Ancora non si conoscono i dettagli, ma è certo che l’obiettivo primario è uno.

AUTO CONTRO CAMION: TRAGEDIA SFIORATA A SPILAMBERTO


Scontro ieri sera a Spilamberto lungo via Modenese tra un’automobile, guidata da un 80enne, e un mezzo pesante. Nell’impatto la vettura è finita con la parte anteriore sotto il semirimorchio. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco del distaccamento di Vignola per mettere in sicurezza i veicoli e l’area interessata dal sinistro. Presenti anche i sanitari del 118 che hanno accompagnato al Pronto Soccorso l’anziano, che fortunatamente non ha riportato lesioni gravi.

CALCIO SERIE C. PER IL CARPI UN PARI PREZIOSO CON IL CAMPOBASSO


Nel video l’intervista a:
– Cristian Serpini, Allenatore Ac Carpi
– Davide Zagnoni, Difensore Ac Carpi

Il buon momento del Carpi si conferma anche in casa col Campobasso sesto della classe, fermato sullo 0-0 al “Cabassi” al termine di una gara equilibrata e condizionata dalle pessime condizioni del terreno di gioco. I biancorossi danno così continuità alle due vittorie ottenute con Arezzo e Pineto e restano agganciati al nono posto alla zona playoff, ma soprattutto allungano ancora su quella playout, ora distante 7 punti. Le occasioni si dividono equamente nei due tempi. Nella prima frazione quella clamorosa di Saporetti che spara out da due passi, poi il destro di Puletto che sibila vicino al sette. Nella ripresa invece è il Campobasso a sfiorare il gol, ma prima Forte (che aveva controllato con una mano) e poi Mondonico trovano davanti il muro del guardiano biancorosso Matteo Sorzi, che con due grandi parate conferma l’ottimo inizio di stagione.

 

CARCERE DI MODENA: SOVRAFFOLLAMENTO E PAURA DEL FUTURO


Nel video le interviste a:

  • Orazio Sorrentini, Direttore Casa circondariale di Modena
  • Giovanna Laura De Fazio, Garante comunale dei diritti dei detenuti

Su una capienza di 372 posti regolamentari, ad oggi i detenuti presenti nel carcere di Modena sono 560, vale a dire più del 50%. Questi i numeri che fotografano la situazione all’interno del penitenziario modenese. Il problema del sovraffollamento si fa ogni giorno più allarmante e inevitabilmente si traduce in situazioni di disagio, sia per i detenuti che per chi vi lavora all’interno. Un esubero del numero dei detenuti che si ripercuote sull’intera amministrazione carceraria, riducendo la qualità della vita degli internati e costituendo, in parte, uno dei motivi per cui i casi di suicidio e di autolesionismo siano quasi all’ordine del giorno. Un problema quest’ultimo, che almeno al Sant’Anna di Modena, ha visto un ridimensionamento. Tra le possibili soluzioni l’attivazione di progetti per favorire una migliore reintroduzione nella società: i dati dicono che a livello nazionale solamente il 2% dei detenuti con un contratto di lavoro torna a delinquere, il tasso generale di recidiva è al 70%.

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