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Il Napoli travolge la Roma e vola in finale con la Fiorentina


Il Napoli raggiunge la Fiorentina in finale di Coppa Italia. I partenopei dopo aver perso all’andata 3-2 contro la Roma hanno ribaltato la sfida nella gara di ritorno al San Paolo vincendo 3-0. A segno Callejon al 33’ nel primo tempo. Nella ripresa chiudono i conti Higuain al 3’ e Jorginho al 6’. Nella Roma espulso Strootman al 33’ della ripresa per doppia ammonizione. La Lega ha annunciato che la finale si giocherà il 3 o il 7 maggio. tutto dipenderà dal cammino di Fiorentina e Napoli in Europa League.

J. Lo già in forma mundial


Jennifer Lopez (Foto LaPresse) sfoggia tutta la sua grinta e il suo fisico mozzafiato nel nuovo video per i Mondiali di Rio de Janeiro, in Brasile. La popstar 44enne sembra non risentire degli anni che passano e si può quindi permette di indossare degli hotpants cortissimi per le riprese del video di “We Are One (Ola Ola)” con Pitbull e Claudia Leitte, a Fort Lauderdale, in Florida. Un sex appeal alla massima potenza quello di J.Lo nella clip che vuole proporre i colori del carnevale di Rio.

Sciopero Fiom 2012: sanzioni confermate


Il prefetto di Modena, Michele Di Bari, ha confermato, nei giorni scorsi, le sanzioni nei confronti di una decina di lavoratori che presero parte alla manifestazione della Fiom-Cgil del 29 marzo 2012 contro la modifica dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, cui parteciparono quasi 10mila persone. A ciascun addetto è stata comminata un’ammenda di circa 2.500 euro. Per la Fiom, si tratta di «è un atto grave che colpisce chi esercita un diritto costituzionale».

La questione Lavoro


Vertenze roventi e infinite

La nuova Ferrari California T


La Ferrari California T sarà presentata al grande pubblico in anteprima mondiale al Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra, a marzo. Ma già da oggi è possibile ammirare la berlinetta 8 cilindri online, sul sito www.ferrari.com, nei due colori di lancio: il rosso California, che riprende le tonalità delle vetture classiche, e il blu California, che sottolinea la versatilità e l’eleganza di questo nuovo modello.

Ccnl piastrelle: 17 ore di trattativa Ma l’accordo rimane lontano


Sindacati e ConfCeramica distanti sugli aumenti

Diciassette ore consecutive di confronto non sono bastate, a Confindustria Ceramica e sindacati, per trovare l’accordo sul rinnovo del contratto nazionale di settore. La Piastrella Valley di Sassuolo ancora dormiva, mercoledì mattina, quando, poco dopo le 4.30, a Roma, le rispettive delegazioni hanno deciso di sospendere il tavolo, al termine di una estenuante sessione di trattativa, andata avanti per tutta la giornata precedente. Le parti restano lontane sul principale nodo che ostacola il rinnovo: quello relativo agli aumenti dei minimi retributivi da inserire nel nuovo contratto. Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil sono scesi dall’iniziale richiesta di 130 euro in tre anni. E, a sua volta, ConfCeramica è salita a 105 euro, rispetto alla proposta di 90 euro, avanzata nel vertice preliminare in ristretta di lunedì. Ma un punto d’incontro non è stato trovato. L’offerta è «insoddisfacente», osservano in una nota diffusa ieri i cigiellini, che rilevano anche come la cifra messa sul piatto dalla parte datoriale sia «al livello più basso in assoluto fra tutti i contratti rinnovati da Filctem, Femca e Uiltec nella corrente stagione contrattuale». Viale Monte Santo, peraltro, non pare avere alcuna intenzione di indietreggiare: non si dimentichi – scrive l’associazione – «la difficile realtà produttiva del settore, drammatica per alcuni comparti e territori, considerando anche gli effetti che gli inevitabili aumenti del costo del lavoro a regime hanno, insieme agli altri fattori, sulla competitività degli stabilimenti italiani». Malgrado ciò, secondo ConfCeramica, «l’attenzione della controparte viene concentrata su impropri raffronti con rinnovi contrattuali di altri settori». «Per proseguire nella trattativa – conclude il sindacato degli imprenditori -, oltre all’innegabile impegno di tutti, occorre anche una certa moderazione che continuiamo a non riscontrare nella nostra controparte». Oltre alla partita sugli aumenti, a dividere le parti c’è pure la questione occupazionale. Quella, cioè, relativa al come gestire i circa 3mila addetti del settore che hanno gli ammortizzatori sociali in scadenza. In questo caso, lo scenario è più complesso. ConfCeramica ha risposto picche ai cislini, che continuano a chiedere forme di integrazione al reddito dei lavoratori. Sulla proposta, peraltro, la Femca non sembra trovare alleati nei ‘cugini’ delle altre sigle. «A volte anche io ho questa impressione», lamenta il segretario nazionale, Angelo Colombini. «Spero che cambino idea – aggiunge -, la difesa dell’occupazione non è una parolaccia…». Dalla Cgil, il segretario regionale delle Filctem, Giordano Giovannini, gli risponde che «per salvaguardare l’occupazione gli strumenti ci sono già e ne va solo ampliato l’utilizzo». Il riferimento è a forme di riduzione dell’orario di lavoro o al rifinanziamento governativo della cassa integrazione in deroga. «Altrimenti è come cercare di svuotare il mare con un cucchiaino…», osserva il Giovannini. In una nota, la Filctem annuncia «più incisive iniziative di lotta». Di scioperi ancora non si parla, anche perché – dopo le infuocate polemiche dell’ultima volta – le altre sigle non paiono essere dell’idea. Per ora, resta lo stato di agitazione dei lavoratori. A quasi nove mesi dalla scadenza del precedente accordo, la tensione sul rinnovo resta elevata. nEnrico Mingori

Ask fa proseliti anche sotto la Ghirlandina. E fioccano le offese virtuali


Dalla sovraesposizione di Facebook alla ricerca disperata dell’anonimato. E’ questa la spiegazione del successo planetario di Ask, ultima creatura virtuale finita sul banco degli imputati dopo la morte di una minorenne in provincia di Padova. Ragazza istigata al suicidio dai suoi coetenai proprio dalle pagine del social network in questione. Sparare a zero sul sito sarebbe un errore e le ragioni di un gesto così tragico vanno cercate oltre le dinamiche virtuali: certo, però, che in un’era 2.0 come la nostra il mondo social ha un peso inimmaginabile sulle personalità più deboli. E basta fare una breve indagine su Internet per scoprire che gli utenti modenesi sono tra i più attivi in Italia, dove Ask vanta il numero maggiore di iscritti a livello mondiale. Nato nel 2010 in Lituania, il servizio è basato su un’interazione ‘domanda-risposta’: è possibile in forma anonima sulla bacheca degli altri utenti e seguire i propri amici senza che loro lo sappiano. Per rispondere alle domande è però necessario registrarsi al sito e avere almeno 13 anni. Filtrando soltanto le conversazioni modenesi si trovano semplici post di persone che vogliono fare amicizia e condividere passioni, ma anche botta e risposta che degenerano in considerazioni imbarazzanti e offensive. Al gruppo ‘Fighi di Modena’, per esempio, si fa chiaro riferimento, con una terminologia volgare, a una ragazza che secondo i rumors andrebbe con tutti quelli che gli capitano a tiro. Qualche riga sotto, un altro gossip rivela che un’altra iscritta sarebbe stata in procinto di intrattenersi con due ragazzi contemporaneamente. Qualcuno potrebbe definirla goliardia, ma è in questi casi che la linea di confine con l’umiliazione viene oltrepassata facilmente, determinando un disagio profondo nella giovane travolta dal fuoco di insinuazioni anonime. La voragine di buio che induce una ragazzina a farla finita non va ricercata soltanto in un social network come Ask, ma ne è sicuramente una componente devastante. Così, in un attimo, la ‘scorciatoia’ verso il cyberbullismo è dietro l’angolo, trasformando uno strumento di svago in una trappola dai risvolti inquietanti. Il caso Ask è scoppiato dopo il suicidio di Hannah Smith, quattordicenne del Leicestershire, avvenuto il 2 agosto 2013 a causa di insulti e inviti all’autolesionismo scritti sul suo profilo di Ask. Addirittura il premier David Cameron ha chiesto di boicottare il sito, definendolo «pieno di odio». Rimanendo in Emilia, basti ricordare il caso di Bologna, quando lo scorso settembre, tramite Ask, 250 ragazzi si diedero appuntamento per una maxi rissa ai Giardini Margherita. I due gruppi si erano autoproclamati ‘Bolobene’ e ‘Bolofeccia’. Da una parte erano schierati i liceali delle scuole della città, dall’altra i ragazzi degli istituti tecnici della periferia. nVincenzo Malara

La ‘Maria’ torna leggera


Illegittima l’equiparazione cannabis-cocaina-eroina

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