Ci si avvia in anticipo al passaggio ufficiale a Forza Italia Ma intanto resta aspro il dibatto sulla decadenza del Cav
E ufficiale: il Consiglio nazionale del Pdl che sancirà definitivamente il passaggio a Forza Italia è stato convocato per il 16 novembre. Silvio Berlusconi ha firmato la convocazione. Con un netto anticipo, visto che la data iniziale era prevista per l8 dicembre. Lordine del giorno prevede lapertura dei lavori con la relazione del presidente Berlusconi e a seguire adempimenti conseguenti lUfficio di presidenza del 25 ottobre. Intanto, ieri, per il partito è stata unaltra giornata agitata, segnata ancora dal dibattito sulla decadenza. Per il presidente del Senato Pietro Grasso, infatti, non sussistono i presupposti per invalidare il voto della Giunta per le elezioni, come chiesto dal Pdl. La questione dunque, spiegano fonti della presidenza del Senato, è chiusa e non ci sarà un nuovi consiglio di presidenza per valutare la violazione delle norme e del segreto della camera di consiglio della Giunta dopo i post del senatore Cinque stelle Vito Crimi. Violazione che, per il Pdl, avrebbe dovuto invalidare il voto favorevole alla decadenza della Giunta per le immunità. Per tutta risposta, dunque, Pdl e Lega hanno lasciato i lavori, facendo così mancare il numero legale e impedendo alla seduta di concludersi regolarmente. Ma, sempre sulla decadenza, si consuma anche il dibattito interno al partito. «Se il Pdl-Forza Italia – ha dichiarato Sandro Bondi – si avvia a diventare un partito di correnti, animosamente contrapposte sulla base di ragioni di puro potere, e se la prospettiva è quella di accettare supinamente, pur con qualche vibrante dichiarazione di facciata, la decadenza di Berlusconi dal Parlamento, oltre al fatto di dover votare a qualunque costo una legge di stabilità che contribuirà a peggiorare la crisi e la sofferenza di tutti gli italiani, personalmente dopo tanti anni di onesto impegno non potrò approvare e riconoscermi in queste scelte».