Lo spazio quotidiano con le nostre rubriche
I segreti? Il rinnovamento è linclusione Se funziona da 30 anni, non è detto che continuerà per sempre
Siamo notoriamente restii al cambiamento, sarebbe bello poter accendere linterruttore del rinnovamento ogni qualvolta riusciamo a comprenderne la necessità ma è difficile cambiare le abitudini radicate in anni di vita, invece, è necessario perdere qualcosa del proprio ego per cominciare a guardare le cose per quello che effettivamente sono. Ciò detto, in questi giorni mi è stato chiesto di analizzare il fenomeno del calo (o del mancato aumento) di partecipanti nelle manifestazioni podistiche e della conseguente disaffezione degli sponsor. Lanalisi sarebbe molto semplice per tutti, se solo si smettessero i panni dellorganizzatore e sindossassero quelli del partecipante, o meglio ancora, dellessere umano; non esiste in commercio un prodotto che può vantare una continuità di risultati positivi per 20/30 anni senza quasi rinnovarsi (anche la Coca Cola e la Nutella hanno cominciato da poco a personalizzare il loro prodotto), invece, nel mondo dello sport ci sono organizzatori che continuano a cavalcare londa degli anni 80 convinti che siccome lidea funziona da 30 anni debba continuare per sempre. Anche per un prodotto, detersivo o evento sportivo che sia, esistono i cicli cadenzati da: novità, crescita, successo e innovazione continua a questa semplice regola non ci si può sottrarre. Il protagonismo è un altro dei fattori che impediscono la crescita o il rinnovamento di un progetto, è vero che in Italia un dottore o presidente non si nega a nessuno ma la capacita imprenditoriale e organizzativa non si trasmette di padre in figlio e, soprattutto, non si improvvisa. Chi vogliamo attrarre? Fate caso ai volantini promozionali degli eventi: riconoscete che sono fatti da uno del mestiere perché ciò che fa non sembra realizzato al computer. Purtroppo, invece, vale tutto (come si diceva da bambini) così, in un crescendo dimprovvisazione, la maggior parte della pubblicità di eventi sportivi è unesaltazione delle possibilità di Photoshop: più colorato è meglio è, fotomontaggi a profusione, caratteri di ogni tipo in 10 cm quadrati di spazio, ecc., come se lo sport, occasione di svago e relax, dovesse considerarsi alla stregua di una continua festa di carnevale dove tutto è permesso. Im sorry, non è cosi e si rischia solo di generare confusione e incomunicabilità. Se mi metto a parlare in dialetto locale sarò compreso da poche persone, se mi esprimo in italiano o in inglese avrò un pubblico più vasto sintetizzo: alla maggior parte delle persone/partecipanti non piace essere etichettati e, per buona che sia la causa, saranno sempre una minoranza quelli che riusciremo a coinvolgere con il fàmolo strano; sarebbe ampiamente sufficiente (e vincente) far sentire le persone esseri umani migliori invece che appiccicargli nomignoli che non sempre si riescono a portare con orgoglio, senza contare il fatto che è molto più difficile invogliare uno sponsor con un fenomeno di nicchia… ma chissà perché, fare le cose semplici sembra terribilmente difficile. Concludendo, alla fine, è sempre meglio progettare la nostra idea in modo trasversale, caratterizzandola ma senza farla diventare una setta per pochi e, soprattutto, coinvolgendo il maggior numero di persone che a loro volta ne coinvolgeranno altre. Se questo non succede, vale la domanda della scorsa settimana: fermatevi e chiedetevi il perché. Vi parleremo anche daltro, dalla prossima settimana, su queste pagine e su www.run530.it (3-fine)
Stanziati 7,9 milioni di euro per 156 interventi nelle aree colpite
Con una lentezza a volte esasperante, arrivano come gocce i soldi per la ricostruzione dopo le devastanti scosse del maggio 2012. Dopo gli stanziamenti delle scorse settimane, ora sarebbero in arrivo ulteriori 7,9 milioni di euro per 156 interventi nelle aree colpite dal sisma. Lo definisce lordinanza 137 del 6 novembre 2013 varata ieri pomeriggio dal presidente della Regione e Commissario delegato alla Ricostruzione, Vasco Errani che autorizza gli interventi e la spesa (esattamente 7 milioni e 952 mila euro) a valere sulle risorse provenienti dal Fondo per la ricostruzione (art. 2, comma 1, del Dl 74/2012 convertito con modificazioni dalla legge 122/2012). Con il provvedimento, vengono autorizzati interventi provvisionali indifferibili e urgenti di messa in sicurezza e la conseguente spesa prevista per ciascuno di essi nelle province di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia. Tra i 156 interventi, un numero consistente riguarda: la messa in sicurezza e ripristino della rete elettrica e della rete di distribuzione del gas, la sistemazione degli impianti di pubblica illuminazione e della rete fognaria, lavori di ripristino nei cimiteri, nelle chiese e negli impianti sportivi nonché la demolizione totale di fabbricati e demolizioni di edifici. Per circa 437 mila euro, la messa in sicurezza del Corpo H piano secondo del Policlinico di Modena, mediante riparazione e ripristino delle parti strutturali, non strutturali ed impiantistiche danneggiate dal sisma, finalizzato alla funzionalità della struttura sanitaria. Per ulteriori dettagliate informazioni, lordinanza è consultabile sul sito www.regione.emilia-romagna.it/terremoto nella sezione Atti per la ricostruzione, e sarà pubblicata sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Emilia-Romagna (Burert).
Ricostruzione a Finale: prove di partecipazione
Tante buone intenzioni sulla carta
FINALE – Finale ci prova. La ricostruzione non è già di per sé un percorso semplice, perché tutto da inventare. A questo si aggiunge una rinascita dellinteresse dei cittadini per la partecipazione attiva. «Tutto di corsa», ci spiega larchitetto Monia Guarino dellUniversità di Bologna, che fa parte del team che ha costruito il percorso partecipato con i cittadini e lamministrazione comunale di Finale Emilia. «La legge regionale n. 3/2010 prevede già percorsi partecipati che possono incidere su alcune questioni specifiche: ma qui si tratta di applicare il tutto ad un contesto post-sismico, che riguarda situazioni ben più ampie e ci obbliga a forzare alcuni punti previsti dalla legge per trasformarli in uno strumento più flessibile ed adeguato sia per modi che per tempi. Ad esempio, la partecipazione è stata estesa a tutti i cittadini come portatori di interessi, mentre la legge prevede soggetti associati con unidentità specifica, realtà organizzate; qui dobbiamo inoltre raccogliere le esigenze dei cittadini sapendo che queste non possono comunque arrestare la corsa della ricostruzione pubblica e privata; il gruppo di coordinamento dell Università ha anche il compito di fare da sintetizzatore delle istanze dei cittadini, motivandole con supporti congrui di dati e osservazioni scientifiche, e da coordinatore tra cittadinanza e amministrazione comunale, in modo che la politica non partecipi direttamente alla discussione, cosa che aiuta la libertà delle riflessioni degli abitanti, ma si impegni a fornire le risposte, accogliendo le richieste o respingendole con le necessarie motivazioni». Il percorso quindi di cosa si occuperà? «Di fornire spunti strategici di riorganizzazione del territorio, sia dal punto di vista pubblico che privato. Seguiremo un calendario di attività organizzato per temi per facilitare la discussione. I soggetti coinvolti sono tanti: politici di diversi livelli (in questa prima fase presenti come uditori), tecnici pubblici e privati, cittadini e appunto lUniversità. I facilitatori si occuperanno di porre ogni volta il tema della serata con domande come traccia di lavoro. È richiesta lapertura al dialogo, il rispetto delle opinioni altrui, la consapevolezza sulle regole e i ruoli di questo percorso, la disponibilità al lavoro di gruppo, la capacità di sintesi. Tanti tavoli nella serata per ogni gruppo di lavoro, perché le idee migliori nascono durante la pausa caffè». Da dove si parte? «Dalla composizione di un inventario delle esigenze e delle criticità di questo territorio e delle aspettative e delle opportunità. È necessario migliorarsi quindi mettere sul tavolo tutto quello che il territorio rappresenta anche al di là del sisma e dei danni che questo ha provocato. Avremo in questo modo per lincontro successivo una lista di problemi da discutere e da risolvere. I temi di partenza riguardano il centro storico, la viabilità, il paesaggio del fiume, il patrimonio rurale, le aree commerciali e produttive e labitare Massa Finalese». Già interessante la partecipazione dei cittadini, circa un centinaio gli iscritti, abbastanza equamente distribuiti in semplici cittadini, imprenditori ed esercenti, rappresentanti di associazioni locali. Il percorso è suddiviso in due fasi, quella di pianificazione e quella di progettazione, e si concluderà a giugno 2014. nKatia Motta
San Prospero: due nomadi finiscono nei guai per furto
SAN PROSPERO – Nuovo, ennesimo, episodio di microcriminalità sul nostro territorio. I carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Carpi hanno arrestato laltra sera 2 nomadi residenti a Correggio per furto su unauto in sosta. I due, dopo aver spaccato il vetro di una Fiat Punto parcheggiata nei pressi dellUfficio postale di San Prospero, hanno asportato la borsa che la proprietaria del veicolo aveva lasciato incustodita in auto sul sedile, contenente 500 euro e uno smartphone Samsung. Alcuni testimoni in transito hanno avuto la prontezza di chiamare il 112 indicando il tipo di veicolo adoperato dai malviventi per la fuga e, immediatamente i carabinieri della Compagnia di Carpi hanno attivato il piano di controllo straordinario del territorio impiegando un congruo numero di macchine lungo le strade adoperate dai malviventi per la fuga. Particolare riguardo è stato dato ai controlli nei pressi dei campi nomadi ed infatti lautovettura segnalata, una Fiat Punto rossa, è stata intercettata a Carpi lungo via Nuova Ponente. A bordo cerano due giovani nomadi residenti a Correggio con numerosi precedenti di polizia, in possesso della stessa somma di denaro asportata ed il telefonino con le chiavi di casa della signora. Sono stati arrestati e nel pomeriggio si avrà la direttissima
Donazione dal Titano a Camposanto
CAMPOSANTO – Dal Titano unofferta per proseguire nella ricostruzione di Camposanto, uno dei comuni del modenese colpiti dal terremoto del 2012. La Croce rossa sammarinese, per mano del suo presidente Raimondo Fattori, ha infatti donato ad Antonella Baldini, sindaco di Camposanto, un assegno di 25mila euro: il passaggio di consegne si e tenuto a Palazzo Begni alla presenza dei rappresentanti delle segreterie di Stato agli Esteri e alla Sanita. A seguito del terremoto del maggio 2012, Camposanto ha registrato 27 vittime piu ingenti danni a case ed edifici pubblici. La solidarieta si e messa in moto da tutta Italia e da San Marino. Il Sindaco ha spiegato che oggi il paese sta predisponendo un piano di ricostruzione, pubblico e privato, e uno studio di fattibilita che interessa gli edifici scolastici.
San Felice: sabato visite guidate in chiesa
SAN FELICE – Sabato la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dellEmilia-Romagna, in collaborazione il Comune e la Parrocchia di San Felice sul Panaro, lArcidiocesi e il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, organizza visite guidate al cantiere della Chiesa Parrocchiale di San Felice Vescovo Martire. Lappuntamento è davanti al sagrato della Chiesa alle ore 10 e le visite si svolgeranno per piccoli gruppi dalle 10 alle 13. La Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dellEmilia-Romagna ha inoltre attivato una collaborazione con la Facoltà di Architettura dellUniversità di Venezia per il rilievo e lo studio delle strutture murarie della chiesa per la quale, nel piano di ricostruzione 2013-2014 sono già stati stanziati due milioni di euro.
Chiesta la carcerazione per Ivan Forte
Aveva destato scalpore nella famiglia e nellopinione pubblica lesito del processo di primo grado ad Ivan Forte, condannato a ventanni per aver strangolato la moglie e per aver poi tentato di occultare il cadavere bruciando la casa. Oltre alla condanna molto mite, limpressione è stata ancora più forte perché Forte è rimasto in libertà. Del resto luomo, ad oggi, ha fatto ben poco carcere considerato che ha confessato il delitto. Infatti dopo un anno di galera è stato scarcerato per un errore formale. Lavvocato Barbara Tassi, legale della famiglia della vittima, la modenese Tiziana Oliveri, ha presentato una memoria con cui chiede la carcerazione per lassassino di Rubiera. Adesso tocca al giudice delle indagini preliminari decidere se Forte debba andare o meno in carcere. Il tutto fa molto riflettere se si pensa allo stato della giustizia in Italia. Sette anni per aver fatto una telefonata allex premier Silvio Berlusconi, ventanni per aver strangolato la moglie a mani nude a Forte. A PAGINA 10