Un giovane padre senza lavoro, disperato, ha tentato di togliersi la vita dandosi fuoco. Per fortuna, è salvo. Lennesima tragedia di chi non trova più la forza di andare avanti nelle difficoltà del momento è accaduta venerdì sera in provincia di Cagliari. Intorno alle 20, un uomo di 31 anni, sposato e padre di due bambini, è uscito nel cortile della sua casa di campagna vicino al lago Simbirizzi, a Quartu SantElena, si è cosparso di benzina e si è dato fuoco. La moglie e i vicini lhanno soccorso e hanno chiamato lambulanza. I medici del 118 sono intervenuti per tempo e sono riusciti a salvarlo. E ricoverato nel reparto di chirurgia dellospedale Brotzu di Cagliari con ustioni di secondo e terzo grado su diverse parti del corpo, ma non è in pericolo di vita. La prognosi è riservata. «Non ho un lavoro, sono disperato» sono le uniche parole che è riuscito dire, ancora cosciente, ai medici del 118. La polizia sta cercando di fare luce sui motivi che avrebbero spinto il giovane a tentare il suicidio. Luomo, operaio, non aveva un lavoro stabile, ma tirava avanti con occupazioni occasionali e precarie, probabilmente sempre meno frequenti. Sei mesi fa le prime, gravi, difficoltà economiche e il taglio della corrente elettrica. Luomo non riusciva più a pagare le bollette, ha chiesto aiuto ad alcuni enti, ma non avrebbe ottenuto risposta. Da qui, la disperazione e il tentativo di recuperare un poco di denaro per vie illegali, trovandosi così nei guai per piccoli reati; recentemente, il 31enne era stato anche denunciato per ricettazione. Prosegue dunque ininterrotta la serie di suicidi o tentati suicidi per ragioni economiche. Il caso precedente risale a meno di una settimana fa, a Massa Carrara, dove un uomo di 53 anni si è tolto la vita impiccandosi in un capannone industriale. Pochi giorni prima, un cassintegrato si è gettato da un ponte nel Viterbese. I protagonisti sono sempre persone con difficoltà legate al lavoro, o più spesso alla mancanza di lavoro, vera piaga sociale del Paese: imprenditori, operai, disoccupati, pensionati. Secondo i dati riportati dal quotidiano on-line Lettera 43, dal gennaio 2013 sono stati circa 30 i suicidi per ragioni finanziarie. Un triste elenco che sembra destinato a crescere, complice la crisi e un possibile, pericoloso, elemento di emulazione, che rende ancor più preoccupante la diffusione, seppur doverosa, di queste notizie.