Dal Belgio un fronte unito contro leuro e per lidentità dei popoli
«Volo a Bruxelles, pranzo con Marine Le Pen. A Malpensa ho incontrato Grillo. E sul mio aereo, lunga e interessante chiacchierata». E iniziato con questo tweet la giornata del segretario della Lega Nord Matteo Salvini, volato a Bruxelles per incontrare la leader del francese Front National, con la quale intesse rapporti già da prima delle elezioni. «Ovunque un popolo scelga la sua patria e la sua identità, avrà il mio sostegno, a differenza di quanto accade in Europa», ha detto Salvini in conferenza stampa specificando: «Io mi riconosco nella libera scelta dei popoli». Poi, sulla spinosa questione dellantisemitismo, ha commentato: «Ieri a titolo assolutamente personale il responsabile della Comunità ebraica di Roma ha detto che se oggi io mi fossi seduto accanto a Marine Le Pen la Lega si sarebbe messa fuori dalla democrazia. Io sono seduto comodamente e serenamente dove sono, abbiamo ottimi rapporti con le comunità ebraiche in tutta Italia. Penso che la lotta contro lestremismo islamico sia nellinteresse nostro e loro, però quel signore più che fare il suo lavoro fa politica». Secondo il presidente della comunità ebraica romana, Riccardo Pacifici, infatti, lapparentamento con i francesi «classificherebbe la Lega Nord nellarea dei partiti di estrema destra xenofoba, pericolo per lEuropa e per la democrazia». Per Salvini, invece, «è un buon segno se qualcuno è preoccupato da questa allenza. Noi siamo qui a smontare lipocrisia di qualche minuto di silenzio che ogni tanto fanno a Strasburgo per lavarsi la coscienza quando cè una convenienza economica. Oggi siamo pochi, siamo in cinque: lobiettivo è essere lunica coesa opposizione alla frittata fra democristiani e socialisti che si ripeterà anche questa volta». Infine, su altre possibili alleanze: «Forza Italia è alleata di Merkel, ha sostenuto Letta. A livello nazionale ero e sono più vicino a Giorgia Meloni che non a FI».