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mercoledì, Agosto 20, 2025
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Nuova Pac: tagliati i contributi per le pere, il pomodoro si salva


La barbabietola e il pomodoro sono salvi, la pera e la prugna no. Sorride a metà l’Emilia-Romagna, dopo l’accordo raggiunto nella serata di martedì, a Roma, tra il ministero delle Politiche agricole e le Regioni sugli aiuti accoppiati della nuova Pac 2014-2020. La frutta da trasformazione è stata, infatti, esclusa dall’elenco delle colture ammesse a ricevere tali contributi. Per contro, peraltro, l’intesa ha confermato l’inclusione della barbabietola e aperto le porte al pomodoro, che inzialmente era stato escluso. Previsti dal regolamento comunitario numero 1782 del 2003, gli aiuti accoppiati consistono in importi unitari assegnati per ogni ettaro di terra coltivato: il quantum viene fissato annualmente sulla base del plafond nazionale e sul numero delle domande presentate. A beneficiarne sono tutti gli agricoltori che coltivano determinati tipi di prodotti. Potenzialmente, quasi tutte le colture sono finanziabili. Spetta, però, ai ministeri dell’Agricoltura di ciascun Stato membro indicare quali rientrano in tale categoria. Ed è proprio questo che è stato stabilito l’altro giorno nella capitale. Tiberio Rabboni, assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, lo commenta l’accordo a denti stretti: «L’intesa – dice – non ci soddisfa pienamente». All’assessore l’esclusione dai contributi della frutta da trasformazione non è andata giù. Ma anche per i prodotti che saranno finanziati le recriminazioni non mancano. Questione di cifre, ovviamente. Di qui al 2020, l’Unione europea erogherà all’Italia, a titolo di Politica Agricola Comune, 52 miliardi di euro, vale a dire 7,2 miliadi l’anno. Di questi, poco più della metà – 3,8 miliardi l’anno – sono stati assegnati ai pagamenti diretti agli agricoltori: è da essi che si ricava la quota destinata agli aiuti accoppiati. Ebbene, se negli anni scorsi tale quota era fissata nel massimo, ossia al 15%, per il prossimo settenato il plafond è stato ridotto. In un primo momento, il ministero aveva deciso di scendere al 10%, ma martedì, con le Regioni, si è trovato un compromesso all’11%. Non per tutti, però. Ed è proprio qui il motivo dell’irritazione di Rabboni: per barbabietola e pomodoro, infatti, il prelievo sui pagamenti diretti resterà fissato al 10%. E così, dei 427 milioni di euro all’anno attribuiti agli aiuti accoppiati, solo 17,1 andranno al tubero e appena 11,2 milioni saranno destinati al pomodoro. L’assessore prova a smorzare la delusione: «A parziale compensazione – dice – il ministro ha annunciato che nella nuova Ocm ortofrutta verrà attivato per il comparto del pomodoro da industria, un settore strategico per l’agroalimentare nazionale, un contributo per l’acquisto di piantine particolarmente resistenti che potrà andare da 100 a 300 euro a ettaro». Quanto alle associazioni di categoria, infine, per una volta è Coldiretti a recitare la parte del moderato: «L’accordo è un esempio positivo di politica che sa decidere in tempi brevi nell’interesse dei veri imprenditori agricoli e contro rendite ormai insostenibili», osserva il presidente regionale, Mauro Tonello. Delusa, invece, Agrinsieme, che parla di «misure poco incisive». (em)

La Crm di Modena vince al Tar «No alla Piadina Igp». Ed è bufera


Polemiche sul ricorso di marca emiliana Ma i produttori romagnoli sono divisi

Per i produttori industriali, è stato uno stop inatteso e mal digerito. Per i piccoli choschi, un’arma preziosa si è aggiunta a sostegno della loro battaglia. Sta scatenando vibranti polemiche, in Romagna, la sentenza con cui, il 15 maggio scorso, il Tar del Lazio ha detto no al riconoscimento dell’Indicazione Geografica Protetta per la Piadina romagnola. Ma la bufera tocca anche Modena: a ricorrere ai giudici amministrativi era stata, infatti, la Crm, azienda che da quarant’anni sforna tigelle e piadine e che ha sede nella nostra città, in via Del Mercato. La pronuncia del Tar viene sventolata come una vittoria dall’Associazione per la valorizzazione della Piadina Romagnola di Cesena e da Slowfood, da sempre contrari al riconoscimento dell’Igp. Sull’altro fronte, invece, il Consorzio di Promozione della Piadina Romagnola punta i piedi. Il Consorzio, che riunisce per lo più produttori a carattere industriale, aveva esultato, lo scorso 23 maggio, quando sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea era stato pubblicato il disciplinare presentato alla Commissione Ue dalla Regione Emilia-Romagna e dal ministero delle Politiche Agricole per il riconoscimento della Igp alla Piadina romagnola. Qualche giorno più tardi, tuttavia, Coldiretti, Confesercenti e altre associazioni di piccoli imprenditori hanno sfoderato la fresca sentenza del Tar che andava clamorosamente contro l’ottenimento dell’Igp. In particolare, nel loro dispositivo i giudici affermano che se c’è la possibilità di riconoscere una «reputazione tutelabile» dovrà essere solo per la piadina prodotta in maniera tradizionale e manuale e non per quella industriale. «Il ministero dovrà procedere ora alla riformulazione del disciplinare», ha commentato l’Associazione per la valorizzazione della piadina romagnola. Ma ora il Consorzio, primo sponsor dell’Igp, va al contrattacco. «Sventolato come una vittoria dei piccoli produttori artigianali, il ricorso è in realtà stato presentato dalla Crm srl, che non solo è un’industria, ma sta pure a Modena, in Emilia, e non in Romagna», fanno notare i produttori industriali. Per il Consorzio, chi sostiene che il disciplinare proposto è a solo esclusivo vantaggio delle grandi industrie è «in malafede». Basterebbe leggerlo – afferma l’ente – per rendersi conto che non vi è nulla di industriale, ma è prevista una denominazione ‘lavorazione manuale tradizionale’ per i chioschi. Poi, l’affondo: «L’Associazione per la valorizzazione della Piadina romagnola e Confesercenti Cesena – scrive il Consorzio – rappresentano solo 14 chioschi di Cesena e non tutti gli altri 2mila. Più di 100 chioschi di Ravenna e Cervia hanno aderito alla nostra proposta ritenendo che sia giusta e corretta al fine di tutelare la Piadina romagnola». In Riviera, insomma, è guerra aperta. E il fuoco non risparmia Modena. nEnrico Mingori

Offertona del Besiktas per Babacar


Proposti alla Fiorentina cinque milioni di euro Molina analizza la sfida col Cesena: servono 3 punti

Ha riposato domenica, in occasione della trasferta di Pescara, ed ora è pronto a dare tutto nello sprint finale di stagione per portare il Modena più in alto possibile. Salvatore Molina è stato il grande assente in maglia gialloblù all’Adriatico e domani, nel derby con il Cesena, cercherà di farsi perdonare un’espulsione evitabile, ma al tempo stesso piuttosto fiscale rimediata nei minuti di recupero dell’ultima sfida al Braglia, ovvero quella con l’Avellino. «“Non ci fasciamo la testa, ma scenderemo in campo consapevoli che il nostro obiettivo dev’essere quello dei tre punti – ha raccontato ieri il centrocampista in conferenza stampa presentando il derby con i bianconeri romagnoli, scontro diretto ora più che mai per i play off -. La partita con il Cesena è importante e noi crediamo fortemente nei play off come ci credevamo anche prima, nonostante il primo pensiero fosse la salvezza». Molina commenta poi il match pareggiato 2-2 domenica che lui ha visto da spettatore: «Ho visto una squadra che non ha mai mollato dall’inizio alla fine. Non è semplice andare sotto di due gol, ma noi abbiamo avuto una grande reazione riprendendo la partita. Ora l’obiettivo è allungare a sedici la striscia di risultati utili consecutivi». Il centrocampista esterno, di proprietà dell’Atalanta, ripercorre poi la stagione parlando degli obiettivi personali: «La mia volontà è quella di fare sempre meglio anche se sono contento di quanto fatto finora. Il Cesena, poi, mi ricorda il mio primo gol in B che è stato anche il momento più bello della carriera fino ad ora. Da lì è partita questa grande rincorsa, ma non penso sia questione solo di modulo, anche perché avevamo già fornito ottime prestazioni nel girone d’andata. Non segno da un po’? Ne ho tenuti alcuni per le ultime partite » commenta ridendo. La giornata di ieri, poi, ha segnato un momento importante sul fronte del mercato. Il Modena, infatti, rischia di perdere a fine stagione Billy Babacar, qualunque sarà il campionato che disputerà il prossimo anno. La Fiorentina, infatti, avrebbe ricevuto nel pomeriggio un’offerta ufficiale dei turchi del Besiktas per il cartellino dell’attaccante senegalese e sul piatto sarebbero stati messi ben cinque milioni di euro, una cifra difficile da rifiutare per i viola ed un’opportunità difficile da rifiutare per il giocatore che per la prima volta potrebbe misurarsi in un grande campionato da protagonista. nAndrea Lolli

Serie B


Domani l’ultima giornata di campionato

Il poker del Carpi che fa gola a tanti


Diversi club puntano a Gagliolo, Di Gaudio, Romagnoli e Letizia

Ventiquattro ore e il campionato del Carpi si concluderà a Castellamare di Stabia, una stagione ricca di grandi soddisfazioni per i colori biancorossi, è mancata solo la qualificazione ai play off e con un rendimento casalingo migliore tutto poteva accadere. I rimpianti non sono tanti, anzi, a dire il vero questa squadra ha stupito tutti andando oltre ogni più rosea aspettativa. La verità è questa è c’è poco da recriminare. Un’annata che servirà da esperienza per il futuro che sarà ancora nella serie cadetta. Contro la Juve Stabia si spinge il pulsante rosso dello stop, poi dalla prossima settimana comincerà il tourbillon di voci e di trattative che dovranno rendere il Carpi ancora più forte di quanto non lo fosse quest’anno. Il primo tassello da incastrare è la conferma di Giuseppe Pillon. La proprietà è soddisfatta, l’allenatore si è trovato bene, ora non resta che capire se i programmi delle due parti coincidono e a quel punto si procederà ad allungare il contratto fino al 30 giugno 2015. Un incontro ci sarà la prossima settimana, dopo potrà partire veramente il nuovo progetto che prevede un Carpi giovane, battagliero e soprattutto con la voglia di stupire ancora una volta tutti gli addetti ai lavori. Avere Pillon dalla prima giornata sarà un bel carico di esperienza da cui partire, il resto dovranno farlo i giocatori esperti e non che arriveranno alla sua corte. Ci sarà da fare i conti anche con le partenze, tanti calciatori, dopo il buon campionato fatto, hanno delle richieste e giocheranno altrove, fra questi i più richiesti sono Gagliolo, Di Gaudio, Romagnoli e Letizia; trattenerli non sarà assolutamente facile e il cambio di regole sulle comproprietà potrebbe disegnare scenari inaspettate. Toccherà ancora una volta al direttore sportivo Cristiano Giuntoli scovare giovani talenti in giro per l’Italia o trovare calciatori in cerca di riscatto, la filosofia societaria non cambia, e d’altronde i risultati danni ragione alla triade composta da Bonacini, Caliumi e lo stesso ds. Domani la chiusura a Castellamare di Stabia con una formazione molto rimaneggiata, il risultato sarà ininfluente visto che i play off sono svaniti dopo il pareggio con il Lanciano di domenica scorsa. Ieri intanto i biancorossi hanno giocato in amichevole contro il Limidi di Soliera, è finita 11-0, quaterna per Ardemagni e doppiette per Inglese e Mbakogu. n(r.s)

B in Breve


Arbitri e programma dell’ultima giornata ueste le designazioni arbitrali della 42/a e ultima giornata del campionato di Serie B Eurobet, in programma venerdì 30 maggio alle ore 20.30. Bari-Novara (Mariani), Empoli-Pescara (Candussio), Juve Stabia-Carpi (Pasqua), Lanciano-Cittadella (Baracani), Latina-Spezia (Ciampi), Modena-Cesena (Di Bello), Padova-Avellino (Borriello), Palermo-Crotone (Ostinelli), Reggina-Ternana (Minelli), Trapani-Brescia (Bruno), Varese-Siena (Gavillucci). Secondo i bookmaker canarini favoriti Ultimi 90 minuti del campionato di Serie B. Con il Palermo già in Serie A, in palio il secondo posto, che vorrebbe dire accesso diretto nella massima serie, i play off promozione e, con J.Stabia, Reggina e Padova retrocesse in ‘Lega Pro’, i play out salvezza. Ecco le quote Better. La lotta per il secondo posto è tra l’Empoli e il Latina: una salirà nella massima serie, l’altra disputerà i playoff. L’Empoli (a 1,60) parte nettamente favorita, in casa affronterà il Pescara (a 15,00). Il Latina (a 2,85) ha un compito più ostico, tra le mura amiche riceverà lo Spezia (a 2,25), che deve vincere per assicurarsi un posto ai playoff. Derby emiliano e scontro diretto tra la quarta e la quinta, il Modena (a 1,95) ospiterà il Cesena (a 4,25). Interessanti sfide incrociate per il Siena (a 2,05) e il Bari (a 1,45), in lotta per i play off, che affronteranno rispettivamente in trasferta il Varese (a 3,65) e in casa il Novara (a 6,00) che sono in corsa per evitare i play out. Su www.better.it il quadro completo con le quote di tutte le tipologie di giocata di tutte le partite di ‘serie B’ e dei vari campionati nazionali ed internazionali.

Giovanardi ribalta la frittata politica


Nonostante l’onorata carriera politica non si può dire che Giovanardi sia un mostro di simpatia (ad onor del vero anche perché spesso sostiene opinioni controcorrente), e quindi non è sembrato vero a molti modenesi di poterlo prendere in giro sul web il giorno dopo la sua sconfitta nel voto per le amministrative. Certo che per un politico come lui, già ministro e protagonista di livello nazionale, un 4% scarso di voti, nella corsa per diventare sindaco della sua città, rappresentano ben poca cosa. Ma il senatore non ci sta e ribalta la questione utilizzando i suoi numeri per dire che è stato un successo. Ma c’è anche un altro fronte che Giovanardi deve affrontare, le critiche del centrodestra che l’accusa di aver impedito ai moderati di arrivare al ballottaggio con Muzzarelli. Intanto arriva una mossa a sorpresa della Lega Nord che annuncia che al ballottaggio sosterrà il Movimento 5 Stelle piuttosto che Muzzarelli. A PAGINA 7

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