Autobus: nuovo progetto tricolore. Con soldi esteri però
Irisbus, la fabbrica di veicoli per il trasporto collettivo un tempo della Fiat, che laveva chiusa nel 2011, tornerà operativa entro il prossimo gennaio grazie ai cinesi. Una new company, ovvero una società di nuova costituzione, rileverà lo stabilimento di Flumeri, in provincia di Avellino. Ma in essa confluirà pure la Bredamenarinibus, altro storico polo del settore, che ha il cuore a Bologna. Il progetto è stato anticipato ieri dal segretario generale della Fim-Cisl, Fabrizio Uliano, che ha inviato una nota mentre era ancora in corso un incontro al Ministero dello Sviluppo economico. Poi è giunta la conferma dal titolare del dicastero, Federica Guidi. Lobiettivo dichiarato dal Mise è la costituzione di un campione tricolore del settore. Guidi ha illustrato ai sindacati la newco, che appunto prenderà il nome di Industria Italiana Autobus. Tuttavia il capitale sarà per l80% in mano alla multinazionale cinese King Long. La restante quota spetterà invece a Finmeccanica, che a oggi controlla interamente BredaMenarinibus. Questultima, con più di novantanni e più di 30mila veicoli alle spalle, lo scorso 23 maggio ha informato i sindacati che per dieci settimane lattività dei circa 300 lavoratori è sospesa e che è stata ufficialmente aperta la procedura di ricorso alla cassa integrazione ordinaria. Dallunione di due impianti in crisi, uno anzi ormai chiuso, dovrebbe nascere un progetto di rilancio simbolico per tutto il settore metalmeccanico nazionale. «Il nostro giudizio sulloperazione», ha detto Uliano, «è complessivamente positivo, anche se sarà necessario verificare nel dettaglio tutti gli aspetti di garanzia e sulle prospettive industriali e occupazionali. Per noi al primo posto ci sono i lavoratori, quindi nei prossimi incontri sarà indispensabile un approfondimento che possa essere poi tradotto in accordi per far assumere a tutti i soggetti interessati le necessarie garanzie». A proposito di attività sindacale in Emilia-Romagna, peraltro, ieri cè stata una grossa sorpresa allinterno del mondo Fiom. A Forlì, infatti, il Comitato direttivo, in sostanza il parlamentino provinciale, ha bocciato la segreteria proposta dal numero uno Michele Bulgarelli. Marco Bolognesi, rsu della Marcegaglia, Elisa Guidi, rsu della tormentata Electrolux, e Gianni Cotugno: questi i nomi della squadra di governo che ha ottenuto 23 voti, su 49 aventi diritto. Niente quorum, dunque, e necessità di una nuova consultazione.