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Gas, l’Europa: stop dipendenza dalla sola Russia


La Commissione europea propone una nuova strategia in materia di sicurezza energetica, «reagendo all’attuale situazione geopolitica e alla dipendenza dell’Ue dalle importazioni». In un documento, che rimanda direttamente alla dipendenza nelle forniture di gas dalla Russia e alla garanzia di continuità delle stesse nel prossimo inverno, propone di aumentare gli approvvigionamenti dal mar Caspio, dal mar Mediterraneo, e l’aumento dell’uso di gas naturale liquefatto (Gnl). Il piano, presentato dal commissario europeo all’Energia Guenther Oettinger, sarà discusso dai capi di Stato o di governo dell’Unione europea in occasione del prossimo Consiglio europeo del 26-27 giugno. L’Europa importa il 50% del suo gas dalla Russia, la metà del quale attraverso i gasdotti in l’Ucraina. Il blocco ha come obiettivo la produzione del 20% dell’energia necessaria entro il 2020.

Concorsi Terre d’argine: Soliera cerca farmacista


L’Unione delle Terre d’Argine ha indetto un concorso pubblico per la copertura di un posto di Direttore di Farmacia, a tempo indeterminato, presso il Settore Ragioneria e Finanze del Comune di Soliera. Il termine per la presentazione delle domande scade alle ore 12.30 del 23 giugno. Sul sito web dell’Unione delle Terre d’Argine è possibile leggere e scaricare il bando di concorso integrale e il modulo per la domanda di partecipazione. Per ulteriori informazioni rivolgersi al Settore Amministrazione e sviluppo delle risorse umane dell’Unione delle Terre d’Argine. Inoltre sono stati indetti due avvisi pubblici per la raccolta di candidature finalizzare al conferimento di incarichi dirigenziali a tempo determinato relativi alla direzione dei settori Lavori Pubblici – Infrastrutture – Patrimonio; e Finanze – Bilancio – Controllo di Gestione del Comune di Carpi.

Rostovi consigliere per un pugno di voti


Sarebbero state solo 12 le preferenze che hanno permesso a Cristian Rostovi, candidato sindaco di Ncd e Fratelli d’Italia, di entrare a fare parte del prossimo consiglio comunale. Una manciata di voti che avrebbe dunque portato ad assegnare il posto alla coalizione di centrodestra, che alle elezioni di domenica scorsa ha raccolto il 3,8% dei voti. E probabilmente quelle 12 preferenze hanno proibito al Movimento 5 Stelle di aggiungere un consigliere al gruppo che siederà a Palazzo Scacchetti, che conta tre membri. Confermato dunque l’assetto che vede il Pd con 15 rappresentanti, tre per Carpi Futura (Verrini, Azzi, Pettenati, fuori Giliola Pivetti), tre del M5S (Gaddi, Medici e Severi), due di Forza Italia (Benatti e Barbi) e uno di Ncd/Fratelli d’Italia (Rostovi). Il primo consiglio potrebbe essere convocato entro la fine del prossimo mese.

La questione Sinti


Residenti costretti a pagare le spese

Nomadi, Cortile va ancora ko E deve 4.500 euro al Comune


Anche il Consiglio di Stato respinge il ricorso dei residenti

CARPI – Altra doccia fredda per il Comitato per Cortile, formato da tanti residenti della frazione per avanzare proposte e cercare di risolvere i problemi del centro. Il Consiglio di Stato ha infatti respinto il ricorso dei cittadini contro l’ordinanza di sgombero del campo nomadi di via Nuova Ponente: si tratta della seconda volta che i giudici amministrativi non avallano le richieste dei residenti, visto che già il Tar aveva bocciato la richiesta di sospensiva. E’ solo il primo round, certo, la discussione sul merito dovrà ancora svolgersi al Tar, ma certamente questo secondo risultato negativo per i cortilesi rafforza indiscutibilmente il Comune e il suo operato. Per i giudici del Consiglio di Stato non vi sarebbero i presupposti per accogliere il ricorso: «Considerata, ad un primo sommario esame, l’insussistenza del fumus boni iuris dell’appello – è la spiegazione tecnica dei giudici -, sia in relazione all’eccepita improcedibilità del ricorso per omessa impugnazione dell’ordinanza comunale sopravvenuta 30 dicembre 2013, prot. n. 65903, sia in ogni caso in relazione alla ritenuta sussistenza dei presupposti per l’emanazione dell’ordinanza comunale impugnata in questo giudizio». Intanto, oltre al danno si è aggiunta la beffa per Vanel Salati e gli altri: il Tar li ha infatti condannati a pagare 2.500 euro di spese legali al Comune, che sommati ai 2mila del precedente giudizio, fanno 4.500. Un bel gruzzoletto per dei simplici cittadini che vorrebbero essere ascoltati dai propri amministratori. Il comitato dei residenti della frazione era andato per vie legali per tentare di stoppare l’iniziativa della giunta Campedelli di spostare parte dei nomadi proprio a Cortile, in un terreno di via dei Fuochi. Tra i punti contestati nel ricorso ai giudici amministrativi c’è proprio il carattere d’urgenza dell’ordinanza di sgombero, che secondo i cortilesi (e non solo) non sussisterebbe. Poi i giudici sono stati invitati a considerare i vincoli paesaggistici e storici che insistono sul terreno in questione, «a cui tutti si devono attenere» ammonisce Salati, portavoce del comitato di Cortile. Ma ad oggi il richiamo rimane lettera morta.

Lavori in corso Via Manzoni off-limits


Proseguiranno nei prossimi giorni le attività di manutenzione straordinaria e di rifacimento delle pavimentazioni stradali di competenza dell’amministrazione comunale di Carpi. Sono iniziati i lavori di asfaltatura di via Manzoni: questi si svilupperanno in due fasi, la prima riguarderà il tratto che va dalla rotatoria di via Giovanni XXIII fino a via Volta-Lugli. In un primo momento sarà consentito il traffico in direzione est-ovest impedendo l’accesso a via Manzoni dalla rotatoria e dalle laterali sud che saranno chiuse all’incrocio con la via stessa. In un secondo tempo il traffico sarà consentito invece nel senso contrario, precludendo l’accesso alle laterali nord, e deviando la circolazione in senso est-ovest nelle vie Volta-Lugli e Pezzana. La seconda fase dei lavori (29-30 maggio) riguarderà il tratto da via Lugli a via Ariosto; in un primo momento sarà consentito il traffico in direzione ovest-est.

Il carpigiano Pegoraro torna a Milano


Da oltre 40 anni nella nostra città, ora si dedicherà ai nipoti

Dino Pegoraro, ex rappresentante di commercio, milanese di nascita ma carpigiano di adozione, ha deciso di tornate, da pensionato, a Milano, dopo quarant’anni di vita e di lavoro trascorsi a Carpi. Pegoraro ha conosciuto Carpi per motivi di lavoro negli anni ‘60, negli anni d’oro del settore dell’abbigliamento. Aprì anche un ufficio commerciale dove restava per cinque giorni alla settimana tornando a Milano in famiglia solo per i week end. Il lavoro gli piaceva, divenne amico di tanti suoi clienti che, a loro volta, gli dimostrarono fiducia. Si trasferì definitivamente a Carpi con tutta la famiglia nell’ottobre del 1999, decidendo poi di terminare la sua carriera lavorativa avendo maturato oltre 40 anni di contribuzione Inps. Si è trovato bene a Carpi Dino Pegoraro con la moglie e i due figli nel frattempo cresciuti e sposati. Avendo tempo a disposizione, dopo l’andata in quiescenza si è dedicato al volontariato sociale, rispondendo all’appello della neonata Croce Blu di Carpi che cercava autisti per il trasporto di anziani, malati e portatori di handicap. Ha frequentato anche l’Università per adulti Gasparini-Casari di cui divenne Segretario e vice Presidente. Si diede molto da fare anche nella Parrocchia di Quartirolo dove nacque un legame di stima ed amicizia con lo scomparso don Claudio Pontiroli il quale lo ha coinvolto sia nella “’Sagra della Madonna della Neve’, sia nella Corale, che nel catechismo per i bambini, oltre che fargli d’autista. In qualche occasione ha anche accompagnato il vescovo Monsignor Elio Tinti. Dino è insomma stato sempre disponibile e la moglie lo ha generosamente facilitato dispensandolo da impegni di famiglia per consentirgli di rispondere di si quando veniva chiamato. Ultimamente è entrato nella Associazione ‘Legionari del Bene’ che svolge opera umanitaria a favore del Burkina Faso. Questa, in sintesi, la vita di questi ultimi 40 anni del ‘cittadino carpigiano’ Dino Pegoraro che, a fine maggio, ci lascerà perché la figlia Elena che abita a Milano ha bisogno dell’aiuto dei genitori e, con garbo e amore filiale, gli ha detto: «Papà è ora che tu venga a fare il nonno!». Lui non può dire di no alla figlia ma, soprattutto, a suo nipote 14enne, costretto in carrozzina. Ma Dino lascia Carpi con rincrescimento, sopratutto perché lascia tanti amici, amici sinceri che gli hanno sempre dimostrato e corrisposto amicizia, cordialità, rispetto. Oggi anche loro sono rammaricati di questa partenza e sanno che sarà difficile trovare sulla ‘piazza’un altro Dino, sempre cosi generoso e disponibile verso il prossimo. nCesare Pradella

Liberi mercati


Assaggi di politica industriale nel governo

Irisbus rinasce e si fonde con Breda Ma il futuro ha gli occhi a mandorla


Autobus: nuovo progetto tricolore. Con soldi esteri però

Irisbus, la fabbrica di veicoli per il trasporto collettivo un tempo della Fiat, che l’aveva chiusa nel 2011, tornerà operativa entro il prossimo gennaio grazie ai cinesi. Una new company, ovvero una società di nuova costituzione, rileverà lo stabilimento di Flumeri, in provincia di Avellino. Ma in essa confluirà pure la Bredamenarinibus, altro storico polo del settore, che ha il cuore a Bologna. Il progetto è stato anticipato ieri dal segretario generale della Fim-Cisl, Fabrizio Uliano, che ha inviato una nota mentre era ancora in corso un incontro al Ministero dello Sviluppo economico. Poi è giunta la conferma dal titolare del dicastero, Federica Guidi. L’obiettivo dichiarato dal Mise è la costituzione di un campione tricolore del settore. Guidi ha illustrato ai sindacati la newco, che appunto prenderà il nome di Industria Italiana Autobus. Tuttavia il capitale sarà per l’80% in mano alla multinazionale cinese King Long. La restante quota spetterà invece a Finmeccanica, che a oggi controlla interamente BredaMenarinibus. Quest’ultima, con più di novant’anni e più di 30mila veicoli alle spalle, lo scorso 23 maggio ha informato i sindacati che per dieci settimane l’attività dei circa 300 lavoratori è sospesa e che è stata ufficialmente aperta la procedura di ricorso alla cassa integrazione ordinaria. Dall’unione di due impianti in crisi, uno anzi ormai chiuso, dovrebbe nascere un progetto di rilancio simbolico per tutto il settore metalmeccanico nazionale. «Il nostro giudizio sull’operazione», ha detto Uliano, «è complessivamente positivo, anche se sarà necessario verificare nel dettaglio tutti gli aspetti di garanzia e sulle prospettive industriali e occupazionali. Per noi al primo posto ci sono i lavoratori, quindi nei prossimi incontri sarà indispensabile un approfondimento che possa essere poi tradotto in accordi per far assumere a tutti i soggetti interessati le necessarie garanzie». A proposito di attività sindacale in Emilia-Romagna, peraltro, ieri c’è stata una grossa sorpresa all’interno del mondo Fiom. A Forlì, infatti, il Comitato direttivo, in sostanza il parlamentino provinciale, ha bocciato la segreteria proposta dal numero uno Michele Bulgarelli. Marco Bolognesi, rsu della Marcegaglia, Elisa Guidi, rsu della tormentata Electrolux, e Gianni Cotugno: questi i nomi della squadra di governo che ha ottenuto 23 voti, su 49 aventi diritto. Niente quorum, dunque, e necessità di una nuova consultazione.

Agricoltura


Imprese agroalimentari

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