Home Blog Pagina 10034

Ecco la nuova squadra di Borghi la delega al bilancio a un esterno


BOMPORTO – «Ecco i nomi e le deleghe degli assessori che oggi nominerò». Il premiatissimo sindaco Alberto Borghi (72% delle preferenze raccolte grazie all’impegno minuto per minute le ore successive al sisma e all’alluvione di gennaio) annuncia su Facebook la nuova squadra. Tania Meschiari a Scuola e Famiglia; Enzo Sacchetti (assessore esterno) al Bilancio; Mario Lugli allo Sport e Volontariato e Marcello Mandrioli a Giovani, Cultura e Ambiente. A Borghi rimarranno le deleghe al Sociale, Lavori Pubblici e Urbanistica, Promozione del Territorio. Poi spazio ai ringraziamenti: «Congratulazione a tutti i Sindaci eletti in Provincia di Modena – scrive sul suo profilo – e in bocca al lupo per chi andrà al ballottaggio. I risultati ottenuti dai candidati, soprattutto delle aree colpite prima dal sisma e poi dall’alluvione, sono di grande responsabilità verso tutti i cittadini del nostro territorio. Ora, nel continuare la gestione della ricostruzione, dobbiamo fare sistema per dare un obiettivo, un futuro al nostro territorio e cosi’ ridare speranza ai cittadini, ai nostri figli. Forza!»

Polemica a Mirandola


Gli attivisti prendono le distanze

«Sciacallaggio i post on line sono dei falsi»


CAMPOSANTO – Gli stessi consiglieri 5 Stelle di Camposanto e dalla Bassa prendono le distanze dal polverone che si è scatenato in rete. «In queste ore sui social network e su qualche media – riferiscono – girano notizie che attribuiscono ai sostenitori e simpatizzanti del M5S pesanti e volgari accuse verso i terremotati di Mirandola. Come rappresentanti eletti del M5S ci dissociamo da tutti coloro che abbiano travisato i motivi della donazione relativa alla palestra di Mirandola da parte del M5S. Altrettanto fermamente condanniamo lo sciacallaggio mediatico, una vera operazione denigratoria condotta ad arte in piena campagna elettorale per raccogliere consensi al prossimo turno di ballottaggio modenese; è deprecabile pubblicare, senza citare le fonti e verificarne l’attendibilità e l’identità, post di gruppi su Facebook descrivendoli come sostenitori del M5S quando in realtà sono esattamente l’opposto». Dello stesso avviso anche il deputato Ferraresi che critica i “fake” (falsi) e i media.

Feroce attacco agli elettori “ingrati” «Grillo dona soldi e voi votate Pd?»


Rete impazzita, insulti e minacce per lo scarso successo di M5S

MIRANDOLA – “Mirandolesi ingrati”. Questo il succo delle feroci accuse di alcuni internauti (non si sa se sostenitori di Grillo oppure no, ma alcuni lo dichiarano apertamente) alla lettura del dato del Pd alle amministrative di uno dei Comuni più colpiti dal sisma. Il concetto è semplice: Grillo ha staccato un assegno da quasi mezzo milione di euro (non suoi, ricordiamolo, ma frutto delle donazioni raccolte con lo ‘Tsunami tour’ del 2013) per ricostruire una palestra danneggiata dal sisma e loro votano in massa il Pd? Benatti in effetti ha fatto il pienone, come più volte ricordato, quasi il 62%, mentre i Cinque Stelle si sono fermati al 12%. «A tutti i pentastellati che cercano analisi dopo la sconfitta – scrive un simpatizzante 5 Stelle sul suo profilo Facebook – chiedo, quando l’immenso Beppe Grillo ha staccato l’assegno per questi qua (“qua” l’abbiamo aggiunto noi, perché l’attivista aveva utilizzato un termine troppo volgare ndr) non li ha fatti spaventare e voi che criticate il Beppe, vergogna. Se avete il coraggio condividete questo link». Il link in questione mostra sostanzialmente i voti presi alle comunali di Mirandola dai vari schieramenti. E qui dunque si è aperto il dibattito sul popolare social network. Opinioni contrastanti, da “elettori ingrati” a “sostanzialmente uno vota chi gli pare”. Un altro vorrebbe indietro quei soldi, uno specifica: «Siamo allergici al bene nella sua forma più estesa e generica del termine». «Bene – sentenzia un altro- se questo è il ringraziamento di Mirandola che ha avuto aiuto dal Movimento Cinque Stelle e ha votato Pd, direi di tenere questi soldi per potenziare il movimento sui territori la prossima volta». Epigrafico un ragazzo: Giuda. Altri sfociano in un vero e proprio delirio (e alcuni nell’insulto). Ma per gli attivisti 5 Stelle della Bassa, Vittorio Ferraresi in testa, questi sono semplicemente dei troll: ovvero utenti che con messaggi provocatori e irritanti, disturbano la comunicazione e fomentano gli animi. Il consigliere regionale Defranceschi invece vuole i nomi per denunciarli. Ma tra gli internauti c’è anche chi ha buon senso: «Un partito fa beneficenza e la contropartita era quella del voto? Ho capito bene? Ma per cortesia, chiamasi voto di scambio». «Qua non era voto di scambio – gli risponde un altro evidentemente della zona – se vedete in che condizioni è Mirandola. E non è la prima volta che ti porta i soldi, un minimo di fiducia la puoi anche dare». A posteriori allora un altro si chiede: «Allora vorrei sapere, caro popolo mirandolese, quando andavate in tv a gridare vergogna, siamo stati abbandonati. E lo facevate quando era al governo il vostro Pd, venivate pagati dalle tv?» Una ragazza invita a un esame di coscienza e si chiede: «Sarebbe opportuno iniziare a pensare a un censimento serio per verificare quanti italiani ci sono in Italia e quante pecore». Ma la parola fine al dibattito la mette un ragazzo. «Se Renzi dà 80 euro al popolo, compra i voti – scrive -. Se lo fa Grillo è un benefattore. Non capisco il ragionamento». E un altro gli fa eco: «Su questo sono d’accordo. La beneficenza secondo me non deve essere collegata direttamente con le aspettative elettorali».

Finale, ampliamento della discarica La Provincia si prende altro tempo


FINALE – La Provincia si è presa altri 60 giorni di tempo per analizzare tutti i dati in mano sua prima di emettere la Via (valutazione di impatto ambientale) che concede alla società Feronia il permesso di ampliare la discarica di Finale. La decisione è stata assunta, si legge nella delibera di martedì scorso, «al fine di permettere un adeguato svolgimento dell’istruttoria tecnica della proposta progettuale, favorendo in questo modo una più consapevole e circostanziata espressione del giudizio di compatibilità ambientale». Il 14 maggio scorso infatti Arpa ha trasmesso alla Provincia gli esiti analitici della campagna di controllo sulle acque di falda realizzata presso l’impianto Feronia il 31 marzo scorso. Considerate le modifiche apportate al progetto dalla stessa società (770.000 mc di volumetria utile aggiuntiva) e vista la complessita delle materie per le quali è richiesta la valutazione da parte dei singoli componenti della Conferenza di Servizi, la Provincia studierà le pratiche sul tavolo per, al massimo, altri due mesi prima di esprimersi nel merito.

Tazzine benefiche Domani consegna dei fondi raccolti


FINALE – A distanza di sette mesi dal lancio di Caffè Molinari Loves Emilia, l’iniziativa di raccolta fondi attraverso la vendita di tazzina da caffè griffate, è giunto il momento di fare un bilancio. Domani mattina alle 11 nella Sala polivalente MAF a Finale Emilia, Giuseppe Molinari, titolare dell’omonima azienda, consegnerà al sindaco Fernando Ferioli l’assegno con il ricavato realizzato dalla vendita delle tazzine. All’evento parteciperanno anche Fabrizio Mengoli, nel duplice ruolo di direttore commerciale di Caffè Molinari e assessore allo Sport, Frazioni e Patrimonio del Comune e l’assessore alla Cultura di Finale Massimiliano Righini.

Ucraina, i caccia di Kiev sorvolano la città di Donetsk


Resta tesa la situazione a Donetsk, nell’est dell’Ucraina, teatro di violenti scontri tra filorussi e truppe di Kiev che nei giorni scorsi hanno causato la morte di centinaia di persone. Gli aerei da combattimento dell’aviazione militare Ucraina sorvolano la città, mentre si sente il suono di colpi d’arma da fuoco. Martedì sera i leader dell’autoproclamata Repubblica del popolo di Donetsk hanno annunciato di aver introdotto il coprifuoco nella città, dalle 22 alle 6 di mattina. Zone residenziali di Slovyansk, nell’est del Paese, sono state raggiunte da colpi di mortaio esplosi dalle truppe di Kiev. Abitanti delle aree hanno detto che diverse persone sono rimaste ferite. L’edificio di una scuola è stato pesantemente danneggiato e anche altri palazzi hanno riportato danni. Intanto arriva un nuovo ultimatum dell’Ucraina alle forze filorusse di Donetsk. A confermarlo alla Ria Novosti è un portavoce del quartier generale dell’operazione speciale. «Il comando dell’operazione anti-terroristica ha garantito la sicurezza di quanti sono pronti a consegnare le loro armi», ha affermato Vladislav Seleznyov, che ha aggiunto che questa opportunità era stata già offerta agli attivisti che rivendicano maggiore autonomia nella regione, ma le forze separatiste l’avevano respinta. Il portavoce ha spiegato che i vertici dell’esercito ucraino hanno lanciato un nuovo ultimatum per la resa o il ritiro da Donetsk: la minaccia è di attaccare con armi di alta precisione se i ribelli continueranno ad affrontare le forze armate ucraine. La salma del fotoreporter italiano Andrea Rocchelli è arrivata nella serata di martedì a Kiev, dove si trovano i genitori, insieme al corpo di Andrey Mironov, giornalista e attivista russo che lavorava con il 30enne piacentino. Ieri mattina il riconoscimento del corpo, prima della partenza verso l’Italia. Nel primo pomeriggio un volo di Stato diretto all’aeroporto di Ciampino ha portato in patria la salma del fotoreporter, ucciso nel fortino filo-russo di Slaviansk sabato.

Egitto, terminate le votazioni dopo il terzo giorno aggiuntivo


Bassa affluenza, el-Sissi cerca legittimazione

Urne aperte per il terzo giorno in Egitto, in seguito alla decisione del governo militare di estendere le operazioni di voto a causa della scarsa affluenza di lunedì e di martedì. Favorito per la vittoria è l’ex capo dell’esercito Abdel-Fattah el-Sissi, che guidò la destituzione del presidente islamista Mohammed Morsi eletto nel 2012. Suo unico avversario è Hamdeen Sabahi, giunto terzo alle elezioni di due anni fa. Sebbene la vittoria sia quasi certa per el-Sissi, l’ex generale puntava all’alta affluenza per legittimare la destituzione di Morsi e dimostrare di avere agito nell’ambito di una rivoluzione popolare come quella del 2011. Le urne sono state aperte alle 9 locali, le 8 in Italia, e sono state chiuse alle 21 ora egiziana, le 22 italiane, di ieri. Nonostante la giornata aggiuntiva di votazioni, l’affluenza ha continuato a essere scarsa. Gli oppositori di el-Sissi affermano che il fallimento nel portare grandi folle ai seggi dimostra il radicato scontento nei confronti dell’ex generale, non solo fra gli islamisti ma anche in una più ampia parte della popolazione. Molti affermano infatti che el-Sissi non abbia soluzioni per i problemi dell’Egitto e temono un ritorno di una forma di potere autocratica come durante la presidenza di Hosni Mubarak. I risultati ufficiali, ha annunciato la Commissione elettorale, saranno annunciati cinque giorni dopo la fine dello spoglio che avverrà davanti alla «società civile» e le ong autorizzate. In ambienti giornalistici tuttavia ci si aspetta che i primi risultati trapelino già circa due ore dopo la chiusura.

Diplomazia e potere


Succede nel mondo

Van Rompuy apre le consultazioni Niente nomina lampo per Juncker


La scelta della presidenza sarà un percorso a ostacoli

Il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, ha ricevuto dal Consiglio stesso l’incarico di fare «consultazioni con i gruppi del Parlamento europeo», per conto dei leader dell’Ue, per arrivare alla scelta del nuovo presidente della Commissione. Lo ha annunciato lui stesso al termine dell’incontro informale fra capi di Stato e di governo a Bruxelles nella tarda serata di martedì. «Avrò riunioni con Jean-Claude Juncker», ha detto Van Rompuy, sottolineando che questo operato è del tutto «in linea con il ruolo» che ricopre e che gli è assegnato dai trattati. «Devono esserci consultazioni fra Consiglio e Parlamento sulla presidenza». Dopo le consultazioni è il Consiglio a dover avanzare una proposta sulla presidenza della Commissione. «Siamo tutti d’accordo che bisogna fissare le priorità e un’agenda per gli anni a venire», ha detto Van Rompuy, aggiungendo che non sono ancora stati definiti dettagli «ma ci sono alcuni punti su cui siamo tutti d’accordo», tra i quali un’agenda su crescita, competitività e lavoro, una risposta forte al cambiamento climatico e una spinta per un’unione energetica e la diminuzione della dipendenza. «Discuteremo di questa agenda a giugno, aspetto input dagli Stati membri e ne ho già ricevuti da sei», ha concluso. Ma i tempi si allungano rispetto a quella che doveva essere una nomina lampo per Jean-Claude Juncker, il candidato del partito europeo che ha vinto le elezioni (i popolari) osteggiato tuttavia da alcuni leader, tra i quali Cameron. Intanto Marine Le Pen, leader del partito francese Front national, è a Bruxelles per colloqui con cui tentare di formare un gruppo parlamentare all’Europarlamento. Per formare un gruppo, gli eurodeputati di almeno altri sei Paesi devono affiliarsi al Fn: non è scontato che Le Pen riesca nel suo obiettivo.

SOCIAL

13,458FansMi piace
214FollowerSegui
100IscrittiIscriviti