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Favia, Federico e quei dubbi di tre anni fa sul conflitto di interessi con la onlus Hfm


Di Stefano Cencetti e della onlus che aveva contribuito a fondare (la Hfm Centro Studi) se ne erano occupati sia il noto oncologo Massimo Federico (nella foto) che Giovanni Favia, allora consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, oggi indipendente. Il primo già tre anni fa sollevò il presunto conflitto di interesse dell’allora dg del Policlinico, che risultava fondatore e presidente (poi dimessosi) di una onlus che sembrava avere rapporti con alcune ditte private. Queste le parole del prof Federico tre anni fa: «Pochi giorni fa (il 24-25 marzo 2011, ndr) la Hfm ha organizzato un seminario a Riccione dal titolo ‘Safety & Security per le strutture sanitarie – Codice degli Appalti’. A questo seminario, ha partecipato in veste di relatore anche un rappresentante di una ditta privata, il cui logo fa bella mostra sul depliant del seminario. La ditta ha finanziato questo appuntamento? Ricordo che la stessa ditta ha da poco vinto un appalto del Policlinico, diretto da Stefano Cencetti». E il consigliere Favia, che nel 2012 presentò un’interrogazione regionale, oggi si dice «non sorpreso» dall’inchiesta: «Si tratta di un modus operandi che dimostra, ancora una volta, come sia cambiato il nostro sistema sanitario, sempre più vicino alle logiche di un’azienda privata».

L’Ente europeo del farmaco (Ema) chiama l’oncologo


E proprio il professor Massimo Federico, attualmente in servizio a Lecce presso l’Università del Salento nel suo anno sabbatico dal Policlinico di Modena, ha appena ricevuto un importante riconoscimento per la sua professionalità: Federico infatti è stato chiamato dall’Agenzia Europea del Farmaco (Ema) in qualità di esperto consulente per il convegno che si terrà a Londra il 10 giugno prossimo. Nei giorni scorsi il nome di Federico era stato proposto proprio come consulente per la sua grande esperienza: la lettera di conferma è giunta ieri.

Nas di nuovo al Policlinico: «Appalti pilotati e mazzette»


Sequestri per 1 milione e mezzo: tra i 63 indagati l’ex Dg Cencetti

A distanza di un anno e mezzo dall’affaire Cardiologia, una nuova, pesantissima, inchiesta giudiziaria investe il Policlinico di Modena. Ieri mattina all’alba i carabinieri del Nas hanno effettuato perquisizioni e sequestri preventivi d’urgenza di beni per circa un milione e mezzo di euro, nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Modena che ipotizza una presunta associazione a delinquere finalizzata a corruzione, abuso d’ufficio e riciclaggio. Gli indagati sono 63, tra cui l’ex direttore generale del Policlinico Stefano Cencetti. L’inchiesta è nata come una costola del caso ‘camici sporchi’, che a novembre 2012 portò agli arresti nove medici per presunte sperimentazioni non autorizzate: indagando, i pm Niccolini e Mazzei hanno anche scoperto un presunto sistema corruttivo (risalente esclusivamente al periodo di gestione Cencetti) nell’ambito di appalti pubblici relativi a lavori edili e contratti di fornitura di strumentazione medica. In particolare, secondo l’accusa, i pubblici amministratori procedevano, attraverso appalti pilotati, all’aggiudicazione di lavori e forniture di strumentazioni mediche con la procedura dell’individuazione diretta della ditta senza rispetto dei principi della libera concorrenza e della scelta del contraente. I soldi delle imprese private, infatti, venivano accreditati su conti correnti che facevano capo a enti in vario modo collegati ad alcuni dei principali indagati e avevano come oggetto sociale l’organizzazione di servizi volti alla divulgazione e promozione scientifica. Una di queste potrebbe essere la onlus Hfm, fondata da Cencetti e con sede a Carpi. «Le rimesse di denaro – scrivono i Nas in una nota stampa – si giustificavano apparentemente come corrispettivi per l’organizzazione di convegni o per sponsorizzazione ad enti no profit. Il sistema ha evidenziato anche il ricorso al riciclaggio dei proventi illeciti attraverso la collusione di enti e società. In tale contesto, infatti, operavano tre società – che sono state perquisite – riconducibili ai principali indagati su i cui conti correnti veniva fatto transitare il denaro frutto della tangente che successivamente veniva (attraverso false fatturazioni) trasferito sul conto corrente di un poliambulatorio di proprietà della consorte di uno degli indagati». Gli atti sono ora al vaglio del Gip del Tribunale di Modena, che dovrà convalidare o meno il sequestro.

Conte, il solito guerriero «Antipatici perché vincenti»


E subito lancia frecciate all’emulo Inzaghi

«Quando vai in battaglia non ci sono né simpatie, né antipatie. Chi vince non suscita mai simpatia». E’ questo il pensiero del tecnico della Juventus Antonio Conte, in un’intervista rilasciata ai microfoni di Rai Sport. «Dopo il 2006 la Juve era tornata simpatica, quando ha ricominciato a vincere è tornata antipatica – ha proseguito l’allenatore salentino – Chi non vince suscita simpatia, una pacca sulla spalla. A chi vince vorresti dare cazzotti». Una battuta anche sui 102 punti conquistati in stagione. «Superarli sarà difficile per tutti – ha ammesso – Il nostro primo obiettivo era vincere lo scudetto, poi è arrivata la voglia di scrivere qualcosa di storico». Inevitabile una domanda sulla Champions League. «Mi auguro di vincerne tante, ho un percorso da fare, ci stiamo lavorando – ha concluso Conte – Sognare? L’importante è svegliarsi e vedere la realtà, bisogna stare sul pezzo e capire che vincere non è facile». «Rivincere non è mai semplice, ecco perché dico sempre ai miei calciatori che vincere una volta può capitare a tutti, ripetersi per più volte è difficile – ha spiegato l’allenatore bianconero che poi ha continuato -. Significa che si ha qualcosa dentro che porta poi la squadra o il singolo calciatore e vincere». Una battuta anche sul probabile, futuro allenatore del Milan Pippo Inzaghi, che come Conte, potrebbe fare il passaggio da giocatore “bandiera” ad allenatore. «Inzaghi è un ragazzo preparato, conosce l’ambiente, ma sappiamo benissimo com’è il calcio. Non è semplice, fare il calciatore è una cosa, allenare un’altra – ha spiegato Conte -. Ho avuto il piacere di giocare con lui, ma anche lui di giocare con me, io correvo per lui e lui segnava, C’è molta strada da percorrere, è tutto più complicato da allenatore. Devi gestire ex compagni di squadra e non è semplice. Gli auguro il meglio, ma non quando gioca contro la Juventus». Per quel che riguarda Inzaghi, ieri l’allenatore della Primavera del Milan ha avuto due ore di colloquio con Adriano Galliani nella sede sociale. L’ufficializzazione della firma del suo contratto come nuovo allenatore del Milan potrebbe arrivare nelle prossime ore. I rossoneri dovranno pagare 10 milioni di euro a Clarence Seedorf in caso di mancato rispetto del contratto e forse è la trattativa su questo particolare di non secondaria importanza ad allungare i tempi dell’annuncio di Inzaghi alla guida del Milan.

Il Sassuolo ha già la testa alla ripresa: si parte ad inizio luglio


Floro Flores sarà riscattato dal Genoa e gli verrà offerto un contratto di quattro anni

Stand by. Una frase che ormai è entrata nel vocabolario degli italiani, la si sente pronunciare spesso fra amici che parlano fra di loro di questo o quell’argomento. In casa Sassuolo è tutto fermo, si attende l’incontro con il patron Giorgio Squinzi, da qui partirà la nuova stagione dei neroverdi, le nuove strategie e una fetta di futuro. Alla proprietà non mancano le idee, ma soprattutto la forza economica per costruire qualcosa di importante e soprattutto di duraturo nel tempo, un dettaglio di non poco conto in un periodo dove la crisi ha tolto tantissime risorse allo sport e ai programmi dei vari club. Intanto si può cominciare ad ipotizzare l’inizio della stagione, è probabile che la truppa neroverde si raduni il 10 – 11 luglio, il 12 e il 13 Di Francesco e i suoi uomini parteciperanno al Mapei Day, da lì poi raggiungeranno la prima parte del ritiro che dovrebbe essere in Trentino, una settimana sulle montagne e poi il tradizionale lavoro a Carpineti dove tutta la squadra rimarrà almeno fino al 4 agosto. Terminato il lavoro sull’Appennino un lungo periodo al Ricci dove verrà giocata pure qualche amichevole in preparazione alla Coppa Italia, se non ci saranno cambiamenti di programma i sassolesi scenderanno in campo il 23 agosto. Intanto cominciano i primi movimenti di mercato, Floro Flores verrà riscattato dal Genoa e firmerà un contratto di quattro anni con il club di Piazza Risorgimento, l’attaccante napoletano ha fatto un buon campionato. Aria di rinnovo pure per il difensore Paolo Bianco e per il portiere Ciro Polito, hanno la valigia pronta i senatori Alberto Pomini e Gaetano Masucci. I due hanno contribuito al salto dalla C2 alla massima serie, per loro quest’anno non c’è stato molto spazio e probabilmente le strade si divideranno, un pezzo di vecchio Sassuolo che non c’è più ha finito la propria corsa. Due caselle che rimangono vuote e saranno occupate da altri, nel gruppo neroverde funziona così, la rosa che ha chiuso la stagione è molto abbondante e dovrà essere modificata a seconda delle esigenze di Eusebio Di Francesco, l’obiettivo per il prossimo anno è quello di soffrire il meno possibile. Verranno rinforzati tutti i reparti con giocatori consoni al 4-3-3, il modulo imprescindibile del timoniere neroverde. Si attende l’incontro negli uffici milanesi del patron, dopo tutto sarà molto più chiaro senza nessun tipo di sfumatura. n(g.a)

Forza Italia risponde per le rime «Cerca solo di ribaltare i fatti»


Una nota firmata dai dirigenti Aimi e Lenzini

Giovanardi attacca, il partito (Forza italia) risponde. Con una nota firmata dai dirigenti azzurri Enrico Aimi e Gian Paolo Lenzini: «Forza Italia Modena ha appreso, con un certo rammarico, la dichiarazione resa alla stampa dal Senatore Carlo Giovanardi che, evidentemente, tende a ribaltare i termini della situazione creatasi a Modena con la rottura dell’unità della coalizione di centrodestra, senza la quale oggi sarebbe la nostra area al ballottaggio. Fin dallo scorso gennaio, il Senatore Giovanardi, aveva deciso di allontanarsi dal progetto di alternativa alle sinistre esprimendo apprezzamenti per l’assessore Francesca Maletti nella corsa alle primarie del Pd. Dopo l’investitura di Muzzarelli ogni ulteriore tentativo di ricucire lo strappo è risultato vano, posto che, unica condizione per un alleanza organica, era che lui stesso fosse il candidato sindaco. L’esigenza di avviare comunque un processo di rinnovamento e la difficoltà di far comprendere agli elettori di Forza Italia la candidatura di chi aveva pochi mesi prima abbandonato Silvio Berlusconi ha reso comprensibilmente difficile far ricadere la scelta sul suo nome. Dopo tanti anni di impegno parlamentare, essere stato Ministro e Sottosegratario alla Presidenza del Consiglio, leader di un partito ora al governo con Renzi con 3 ministri e tanti ruoli di potere, ritenere un auccesso il 4%. – percentuale inferiore a quella ottenuta da 2 liste civiche – è davvero un fuor d’opera. A Modena, contrariamente a quanto riferisce il Senatore Giovanardi, Forza Italia ha mantenuto la stessa percentuale di voti ottenuta alle politiche 2013, al netto dei consensi confluiti nell’NCD, un risultato positivo se rapportato alla complessità di questa tornata elettorale».

Galli(Fi): «Aspetto prove su telefonata di Berlusconi»


Andrea Galli, capolista per Forza Italia e pronto a rientrare in consiglio comunale, non usa filtri per rispondere ai numeri e alle accuse di Giovanardi. «Le sue gambe sono più corte di quelle di Pinocchio». E poi la domanda in cerca di risposte: «Sto ancora aspettando la prova che Silvio Berlusconi ha sostenuto la sua candidatura a sindaco di Modena. Sul fatto non si è ancora visto e sentito niente». Poi le considerazioni sulla campagna elettorale: «Il suo Ncd ha preso meno voti rispetto alla media nazionale. Lui era troppo impegnato, giustamente, a Roma per gli affari politici nazionali. In città è stato quasi sempre assente alle discussioni e ai confronti. Per di più si fa eleggere e poi si dimette da consigliere. Ho detto tutto, non servono interpretazioni».

Acrobazie matematiche


I conti che non tornano

La Lega tifa per Bortolotti Ma attacca il centrodestra


Il Carroccio non va al mare, ma resta sul Panaro l’8 giugno. C’è da votare e far votare Marco Bortolotti, il candidato Cinque Stelle. Sarà scelta ideologica, la Lega Nord è movimento antisistemico come i grillini, ma pure di convenienza (politica). Se passa Bortolotti, Stefano Bellei entra in Consiglio comunale. Il segretario cittadino della Lega – hanno preso 2.986 voti per il 3,1% – comprensibilmente non può farsi scappare la ghiotta occasione. La politica si farà pure fuori dal Palazzo, ma uno scranno comunale non si butta via. Vediamo l’appello: «La Lega Nord chiede ai propri elettori di partecipare al voto dell’8 Giugno e di dare la preferenza al candidato del Movimento 5 Stelle Marco Bortolotti». I leghisti non si limitano a mettere una croce sul simbolo, ma si lanciano in una vera e propria campagna elettorale: «Gli iscritti e i militanti del Carroccio faranno propaganda attiva a favore di quel rinnovamento che da sempre auspichiamo». Decisione presa in una riunione di partito. «Si tratta di una scelta fatta non in seguito ad accordi che non ci sono stati, ma in coerenza e continuità con quanto la Lega Nord ha detto e fatto in questi anni». Parigi val bene una messa. Bellei nuota spesso controcorrente ma proprio quando Salvini apre a Berlusconi per i prossimi appuntamenti elettorali e il leader di Forza Italia va a firmare i referendum del Carroccio lui spara sui forzisti e sul coordinatore Enrico Aimi. «Non siamo per niente sorpresi dal suo invito al non voto rivolto agli elettori di Forza Italia. Si tratta di una manifestazione di furbizia avvocatesca».

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