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Il Pdl e le primarie di coalizione Una proposta che viene valutata


    E ad ottobre una giornata tutta per il centrodestra

    Il partito Fratelli d’Italia ha proposto le primarie per le elezioni amministrative di Modena e dei tanti comuni della provincia, il Pdl ha aperto la riflessione sulla proposta. Si inizia a costruire, insomma, il cantiere politico del centrodestra modenese. Anche perchè si avvicinano le elezioni amministrative in città e in decine di comuni della provincia, Quindi nel centrodestra si studiano le diverse strategie per affrontare questo importante test politico per il territorio. E non mancano le proposte. Lunedì scorso il consigliere comunale di Modena Michele Barcaiuolo e il coordinatore provinciale dei Fratelli d’Italia Roberto Ricco hanno proposto all’ampia coalizione alternativa alla sinistra, quindi a tutti i moderati modenesi, le primarie di coalizione. Un ventaglio politico abbastanza ampio anche perchè l’invito, tramite una lettera inviata a una settantina di rappresentanti cittadini e provinciali dell’area moderata e che non si riconosce nella sinistra, è stato recapitato a Scelta Civica, Udc e Fare per Fermare. E in queste ore stanno arrivando le prime risposte dei vari movimenti, associazioni, partiti di centrodestra. La Lega Nord non ci crede più di tanto e lo ha scritto in una nota diffusa dal segretario cittadino Stefano Bellei. Qualche esponente del centro si è detto d’accordo e parliamo del consigliere comunale Giancarlo Pellacani che in una lunga lettera pubblica ha approvato questo tentativo. Poi martedì sera se ne è parlato nel coordinamento provinciale del Pdl dove erano presenti tutti i componenti, compreso il Mir, l’associazione dei Moderati In Rivoluzione. E la proposta passata nel coordinamento è l’organizzazione , per i primi giorni del mese di ottobre, di un incontro del Pdl «per raccogliere tutte le forze in campo del centrodestra e fare il punto sulla situazione», ha spiegato il portavoce provinciale Luca Ghelfi. Ovvero se ne può parlare e si può affrontare l’argomento. Proprio in quella giornata che «il Pdl aveva già in agenda e che verrà a brevissimo fissata, sarà l’occasione per decidere tutti insieme quale potrà essere il futuro del centrodestra a Modena e come organizzarci in vista delle prossime amministrative». Si punta ad una grande coalizione alternativa alla sinistra, sostiene il consigliere regionale e coordinatore provinciale Enrico Aimi. Insomma l’ipotesi delle primarie viene studiata e presa in considerazione dal Pdl.

    Lotus, ironia su Twitter «Sì, fa un po’ male…»


      «E così Kimi se ne va alla Ferrari per il 2014; sì, fa un po’ male…», con allegata un’immagine abbastanza icastica: con molta ironia e fair play, così ieri la Lotus ha commentato su Twitter l’ufficialità dell’addio del pilota finlandese per approdare in Ferrari. Ha ricevuto migliaia di retweet.

      «Bentornato Kimi!» Ferrari-Raikkonen sino al 2015


        Due anni di contratto: la Rossa avrà un dream team

        «La Scuderia Ferrari comunica di aver raggiunto un accordo di collaborazione tecnicoagonistica con Kimi Raikkonen. Il pilota finlandese affiancherà Fernando Alonso per le prossime due stagioni sportive»: eccolo qui, previsto e prevedibile, il comunicato stampa con cui ieri la Ferrari ha ufficializzato quanto era ormai già stato scritto da tutti, vale a dire l’ingaggio di Kimi Raikkonen, che tornerà alla guida di una Rossa dopo l’addio del 2009. Il comunicato stampa, che è stato preceduto da un «bentornato Kimi!» che la scuderia aveva postato sul proprio profilo Twitter, conferma anche la durata del contratto già emersa nelle indiscrezioni dei giorni scorsi: il finlandese e la Ferrari hanno sottoscritto un accordo biennale, valido per le stagioni sportive 2014 e 2015. Due anni nei quali sarà il compagno di squadra di Fernando Alonso. Un dream team vero e proprio, con due piloti che, di fatto, non possono non essere entrambi considerati prime guide, un aspetto che potrebbe consentire una certa competitività all’interno della scuderia ma che, proprio per questo, rischia anche di essere potenzialmente esplosivo. Tuttavia, c’è da tenere in conto un aspetto fondamentale: i fuoriclasse, in Formula 1 come in tutti gli altri sport, è meglio averli nella propria squadra piuttosto che doverli affrontare come avversari. Meglio abbondare, insomma, che mancare in qualche cosa; e con la coppia Alonso-Raikkonen la Ferrari parte già in vantaggio su tutte le altre scuderie. Raikkonen così lascia la Lotus (che, come si può vedere nella fotonotizia sotto, l’ha presa con ironia), e lo fa principalmente per questioni di ingaggio, dal momento che la scuderia di Enstone non poteva più esaudire le richieste di Kimi. Inevitabile l’addio, meno scontato (qualche mese fa, s’intende) era ipotizzare il ritorno in Ferrari, dalla quale Raikkonen se ne era andato dopo la stagione 2009 lasciandosi alle spalle qualche incomprensione e il raffreddamento dei rapporti con alcuni uomini della scuderia. Ma il tempo passa e tutto cambia, basti pensare che Raikkonen aveva anche lasciato la Formula 1, andando a gareggiare nel Mondiale di rally e nella Nascar, salvo poi tornare nel Circus al volante della Lotus con la quale, dal 2012, ha mostrato di essere ancora una volta ultracompetitivo. Raikkonen era approdato a Maranello nel 2007 e, già al suo primo Gran Premio, in Australia, ottenne una vittoria con corollario di pole position e giro più veloce. Quel Mondiale terminò con la grande rimonta che portò Iceman a trionfare portandosi a casa il titolo piloti, l’ultimo ad esserci riuscito su una Ferrari: con 17 punti da recuperare su 20 disponibili conquistò il Mondiale con appena un punto di vantaggio su Fernando Alonso (suo prossimo compagno di scuderia) e Lewis Hamilton, entrambi della McLaren. Nel 2008 Kimi contribuì alla vittoria dell’ultimo titolo costruttori della Ferrari, mentre la stagione 2009 fu tutt’altro che indimenticabile. Ma questo è il passato. Il presente, invece, ora è già futuro. E allora bentornato davvero, Raikkonen, (re.sp.)

        E Iceman si scioglie «Felice di tornare» «Bello lavorare con Fernando»


          «Sono davvero contento di ritornare a Maranello dopo averci trascorso tre anni fantastici e ricchi di vittorie»: sono queste le prime dichiarazioni di rito di Kimi Raikkonen, raccolte e diramate Urbi et orbi dalla Ferrari ieri, nel giorno dell’annuncio del biennale firmato dal finlandese. Le parole di Iceman sciolgono subito il ghiaccio, e sembrano in realtà molto più calde e calorose di quelle che ci saremmo aspettati uscire dalla sua bocca. Anche perché, peraltro, nessuno le ha sentite, ma appunto arrivano da un medium freddo come internet, tramite i comunicati ad hoc della scuderia di Maranello: «Ho moltissimi ricordi che mi legano alla Ferrari – ha aggiunto Kimi – e li ho sempre portati con me in questi anni, primo fra tutti l’indimenticabile vittoria del Mondiale nel 2007. Non vedo l’ora di tornare alla guida di una Rossa, di ritrovare tante persone con le quali ho stretto forti legami e di lavorare insieme a Fernando, che ritengo un grande pilota, per regalare alla squadra i successi che si merita». Messa così, sembra quasi non stare nella pelle, Iceman, l’uomo di ghiaccio che vuole fare innamorare di nuovo i ferraristi. O forse, più prosaicamente, vuole solo farli vincere, vincendo lui stesso. E non sarebbe poco.

          Alonso resta o va? Intanto ha firmato per il Bari…


            Nel giorno in cui la Ferrari ha ufficializzato l’ingaggio di Raikkonen, con alcune speculazioni sul futuro di Alonso via da Maranello, una news battuta dal sito del Bari calcio ha gettato tutti nel panico: «Ultimato il tesseramento di Alonso», si legge nel titolo della notizia. Non è uno scherzo, ma una coincidenza, per quanto surreale nella tempistica: l’Alonso in questione non è ovviamente Fernando, ma un calciatore uruguayano che di nome fa Matias e che già sabato potrebbe esordire nella sfida contro il Modena. Per quanto riguarda Fernando Alonso, nessun timore: resterà. Nessuna tentazione calcistica…

            TEMI CALDI


              Artigiani in difficoltà nell’Area Nord

              Terremoto e lavoratori autonomi, lo Stato nega i contributi promessi


                Nel Dl 74 era previsto un fondo da 20 mln. Mai istituito

                Una norma dimenticata, una promessa non mantenuta, oppure una contribuzione semplicemente da nessuno mai richiesta e, per questo, mai erogata. Nessuno sembra in grado di dare una risposta certa, in merito al mancato arrivo sul territorio delle risorse che, nell’immediato post-terremoto, erano state destinate ai lavoratori autonomi che, a causa dei danni da scossa, avevano dovuto interrompere la loro attività. Il tesoretto previsto all’epoca, con il famoso decreto 74, pesava, eccome: 20 milioni di euro. Eppure, nessuno ha ancora visto un centesimo. Nel decreto, al comma 2 dell’articolo 15, è sancito che «in favore dei collaboratori coordinati e continuativi (…), dei titolari di rapporti agenzia e di rappresentanza commerciale, dei lavoratori autonomi, ivi compresi i titolari di attività di impresa e professionali, iscritti a qualsiasi forma obbligatoria di previdenza e assistenza, che abbiano dovuto sospendere l’attività a causa degli eventi sismici, è riconosciuta (…) una indennità una tantum». Tale erogazione viene quantificata, al comma successivo, in un massimo di 20 milioni di euro: somma a carico del Fondo sociale per occupazione e formazione. A distanza di quindici mesi dal decreto – e di tredici dalla legge 122 che lo ha convertito in legge -, tuttavia, il fondo per i lavoratori autonomi non risulta ancora attivato. Qualche cortocircuito, peraltro, dev’esserci stato anche nei passaggi comunicativi ai diretti interessati. «Non ne so nulla», allarga le braccia Augusto Gambuzzi, presidente dell’Ordine degli ingegneri di Modena. «L’unica provvidenza di cui abbiamo usufruito in questi mesi è stata la nostra cassa, ma confesso che di questi 20 milioni non ero proprio al corrente: né io né i nostri vertici romani», afferma il geometra Andrea Ognibene, rappresentante provinciale della categoria. Pure dalla Cna riferiscono che «nessuno ha fatto richiesta di poter usufruire di tali risorse». Più fermento, invece, tra gli iscritti alla Lapam, che, per la macata attivazione del fondo, hanno protestato anche l’altra sera, in occasione dell’assemble associativa tenuta a Mirandola (vedere articolo in basso). Il caso, nell’aprile scorso, è arrivato anche nelle aule del Parlamento, con un’interrogazione presentata dal deputato cinque stelle Michele Dell’Orco, in cui si chiedeva conto, appunto, del perché «tale fondo non è mai stato finanziato, lasciando di fatto senza aiuti i lavoratori autonomi». L’interrogazione deve ancora ricevere risposta. E il tempo passa. nEnrico Mingori

                «Mio figlio avrà l’adeguata assistenza»


                  È soddisfatta Michela Anna Guerra, la mamma modenese di un bimbo autistico di 9 anni che nei giorni scorsi ha denunciato come le ore di sostegno fossero state pressochè dimezzate. È soddisfatta perchè dal Comune, dopo il clamore mediatico, sono arrivate promesse ben precise. «Ci sono importanti novità delle ultime ore – spiega raggiante al telefono -. Sono stata infatti contattata telefonicamente dall’assessore comunale Adriana Querzè che mi ha garantito l’incremento delle ore e la continuità del personale che ha fino a qui seguito mio figlio. Naturalmente la situazione è in divenire, non ha potuto quantificare nel dettaglio di quanto sarà l’incremento, però qualcosa di importante si è mosso. Finalmente sono arrivate quelle risposte che ho tanto cercato».

                  UN FENOMENO DA INDAGARE


                    I numeri nel dettaglio

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