In funzione un macchinario per i bronchi da 290mila euro
Le donazioni permettono di investire sui servizi al Santa Maria Bianca. Il nosocomio mirandolese ha infatti attivato il nuovo ecobroncoscopio acquistato grazie allassociazione La nostra Mirandola. Si tratta di uno strumento da quasi 300mila euro che attualmente solo pochi ospedali in Italia utilizzano. Lapparecchiatura serve per effettuare esami diagnostici estremamente accurati nei bronchi e nei polmoni. La scorsa settimana, in sala operatoria a Mirandola, léquipe di Pneumologia diretta da Michele Giovannini ha effettuato, per la prima volta nella nostra provincia, unindagine diagnostica con lecobroncoscopio. Lesame è perfettamente riuscito e la paziente è stata dimessa il giorno successivo. Un risultato importante, a oltre un anno dal sisma. «Sono già in programma altre sedute operative – annuncia il responsabile dellunità operativa di Pneumologia Michele Giovannini -. Dobbiamo ringraziare il grande entusiasmo che ha saputo dimostrare lassociazione La nostra Mirandola». Per questo progetto, infatti, è stato messo a disposizione un contributo ingente, circa 290mila euro, che ha permesso di dotare lospedale di un ecobroncoscopio ad alta risoluzione. Un impegno speso in prima persona da Nicoletta Vecchi Arbizzi, al vertice della onlus La nostra Mirandola. A Mirandola, grazie allinnovativa attrezzatura, è ora possibile effettuare durante la broncoscopia esami bioptici delle lesioni dei bronchi e, quando le immagini radiologiche mostrano linfonodi ingrossati normalmente non aggredibili, è anche possibile effettuare biopsie sulle lesioni sotto guida ecografica. I risvolti positivi nellutilizzo di questa innovativa tecnologia sono tanto più significativi se si considera che il tumore ai polmoni rappresenta, ancora oggi, una patologia diagnosticata tardi, in cui lintervento chirurgico risulta possibile solo nel 30% dei pazienti.