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Il tabellino


    Sassuolo-Udinese 1-2 Marcatori: 16’ pt rig. Di Natale (U), 24’ pt Zaza (S), 11’ st Muriel (U) Sassuolo (3-5-1-1): Pegolo; Antei, Bianco, Acerbi; Schelotto (19’ pt Gazzola), Kurtic (15’ st Floro Flores), Marrone, Laribi (32’ st Berardi), Ziegler; Missiroli; Zaza. A disp.: Pomini, Rosati, Magnanelli, Pucino, Rossini, Chibsah, Longhi, Alexe, Farias.All.: Di Francesco Udinese (3-4-2-1): Brkic; Domizzi, Danilo, Naldo; Basta (41’ st Heurtaux), Allan, Lazzari (10’ st Pinzi), Gabriel Silva; Pereyra, Muriel (30’ st Badu); Di Natale. A disp.: Kelava, Benussi, Fernandes, Domizzi, Douglas, Widmer, Merkel, Bubnjic, Jadson, Ranegie, Nico Lopez. All.: Guidolin Arbitro: Pinzani di Empoli Assistenti: Meli e Preti (Mariani e Aureliano) Ammoniti: Pinzi (U), Allan (U), Floro Flores (S), Domizzi (U) Espulso: Zaza (S) al 35’ st

    I cattivi


      Pereyra


        Cambio rettore, oggi alle 12 i saluti


          Cambio di testimone al vertice dell’Ateneo. A poche ore di distanza dall’insediamento del Rettore eletto nella consultazione del 5 giugno scorso, che entrerà ufficialmente in carica il giorno 1 novembre, il Rettore uscente prof. Aldo Tomasi ed il nuovo Rettore prof. Angelo O. Andrisano incontreranno la comunità accademica oggi alle ore 12 presso l’Auditorium della Fondazione Marco Biagi (Largo Marco Biagi 10) a Modena per il commiato ed un breve scambio di saluti. La cerimonia cui parteciperanno il consiglio di amministrazione ed il Senato Accademico sarà trasmessa in diretta su tv.unimore. Al termine, verso le ore 12.30, seguirà un aperitivo augurale.

          Una interrogazione sul Tempio


            Poppi chiede lumi sui «tempi dei lavori»

            La consigliera comunale Sandra Poppi (Modena Salute e Ambiente) ha presentato una interrogazione sui lavori di risanamento conservativo e adeguamento delle Chiese di Modena post sisma, in particolare la situazione del Tempio. «Questo edificio religioso – attacca – ha sempre e solo avuto promesse in questi anni (vedi riscaldamento mai realizzato) e ancora non è prioritario rispetto ad altre chiese in quartieri più ‘in’ della città». Le chiese centrali rese inagibili per celebrare le messe «possono fruire, con un minimo disagio nello spostamento, di altre chiese vicine e mantenere unita una comunità, il Tempio invece è costretto ad officiare in una ‘ex sala di Musica’ di circa 100 mq». Vista la vicinanza con un punto turistico nuovo ed importante come la Casa Museo Enzo Ferrari, «tanti turistici vorrebbero poi visitare la struttura che, di fatto, è chiusa e, per quanto è dato sapere, a tempo indefinito». Poppi ricorda poi che, tra le varie ragioni di un intervento urgente, «nel 2014-15 ricorre il centenario della della 1° Guerra Mondiale ed il Tempio è stato eretto proprio a ricordo dei caduti di quella guerra». Per queste ragioni, la consigliera comunale interroga la giunta per sapere «con quale criterio e priorità sono stati redatti, presentati in Regione e finanziati i progetti di sistemazione delle chiese del Comune». Il Tempio «è stato dichiarato inagibile. Quali sono i danni riscontrati e da chi? Se sono anche di carattere strutturale perché non si è provveduto a transennare ed a mettere in sicurezza il sito?». E conclude: «cosa ha intenzione di fare il Comune per le celebrazioni della prima Guerra Mondiale, che dovrebbero avere come punto di riferimento proprio questa chiesa?»

            Riforma dell’anagrafe tributaria


              Lotta all’evasione con armi spuntate

              Troppi incidenti all’incrocio Finalmente arriva il semaforo


                Un semaforo all’incrocio tra le vie Contrada e Ghiaroni. L’annuncio è arrivato dal Comune dopo che dal gennaio 2006 al giugno 2013 si sono verificati 24 incidenti all’incrocio a tre rami tra via Ghiaroni e via Contrada a Modena, con 38 feriti e una persona deceduta. «Visto il significativo livello di incidentalità dell’incrocio e valutato l’impatto sulla circolazione», la Giunta comunale nei giorni scorsi ha quindi deciso di «progettare e realizzare» un impianto semaforico e un percorso ciclopedonale di circa 200 metri a collegamento tra via Argiolas e via Ghiaroni con una spesa complessiva prevista in 150 mila euro. «L’intervento ha l’obiettivo di aumentare la sicurezza della svolta a sinistra dei mezzi da via Ghiaroni a via Contrada oggi particolarmente pericolosa – spiega l’assessore alla Programmazione, gestione del territorio e infrastrutture del Comune Gabriele Giacobazzi – e si propone anche di garantire meglio la sicurezza dei pedoni provenienti da via Argiolas e via Ragazzi del ‘99 diretti al centro commerciale presente in zona. Il percorso ciclopedonale risponde infatti alla richiesta di maggior sicurezza degli stessi residenti». I lavori, previsti a primavera 2014 per una durata di circa due mesi, consisteranno nell’adeguamento della sede stradale e nell’installazione dell’impianto semaforico.

                S’accende il Grande Fratello del Fisco I maxi-evasori possono stare tranquilli


                  Intervento di Clò (presidente Commercialisti)

                  «Smentisco le affermazioni che mi sono attribuite»


                    Cara Signora Motta, smentisco le affermazioni che lei mi attribuisce. A Medolla io ho fatto vedere una slide relativa al progetto “Pre- Eartquakes” della Comunità europea e ho nominato il progetto S3 per confutare la leggenda urbana che vuole gli studi sulla previsione appannaggio della cosiddetta “scienza alternativa” perché quella “ufficiale” non se ne interesserebbe. Ho anche citato il fatto che entrambi i progetti hanno siti web pubblici dove chiunque può conoscerne i risultati. Mi sembra che le sfugga il fatto che nella scienza anche un’evidenza negativa è un risultato. Se al momento non si sono ancora trovati precursori utilizzabili operativamente non si può dire che nessuno li abbia cercati. Sono stati cercati e al momento non ne sono stati trovati. Per ogni medicina funzionante, medici e biologi ne provano decine inefficaci. Seguendo la sua logica, ci saranno allora anche inenarrabili interessi dietro la ricerca sul cancro, dato che al momento nonostante tutti i soldi spesi non si è trovata la cura universale.

                    Il sisma e gli studi “alternativi”


                      Continua ad essere sentitissimo nella Bassa il tema delle diverse ricerche che si portano avanti sui terremoti. A prevedere, si dice sempre, non si arriverà mai. Ma è giusto muoversi in tutte le direzioni possibili per arrivare ad avere in mano il maggior numero di informazioni su quello che accade nel sottosuolo. Domenica nell’articolo di Katia Motta abbiamo rilanciato la questione del troncone di ricerca S3, quello che si dovrebbe occupare dello studio dei “transienti a breve termine” di preparazione dei forti terremoti, vale a dire la parte “deterministica” della ricerca delle sorgenti sismiche imminenti. Un filone “alternativo” su cui non sembra si stia puntando molto a livello centrale. A supporto di questo citavamo un passaggio dell’intervento del 4 ottobre a Medolla del professor Marco Mucciarelli, direttore del Centro Ricerche Sismologiche dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (Ogs) di Trieste. Lui smentisce la conclusione, ma gli elementi sono questi.

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