La violenza contro le donne sembra non conoscere tregua. In poche ore, sono emersi i casi di tre donne minacciat, segregate e picchiate dai propri conviventi o ex compagni. A Lacco Ameno, sullisola di Ischia, i carabinieri di Casamicciola Terme hanno arrestato un 47enne del posto, Marino Sora, per aver preso a calci e pugni lex compagna «colpevole» secondo la sua visione di non volerne sapere più di lui e di non rispondergli più al telefono. Laggressione è avvenuta al culmine di una lite scoppiata nella casa della donna, la quale, dopo essere riuscita a scappare, è andata a chiedere aiuto ai carabinieri. Portata al locale pronto soccorso, i sanitari lhanno medicata per una frattura composta allosso nasale sinistro e per vari traumi contusivi. La prognosi è di 25 giorni. Arrestato per maltrattamenti familiari e lesioni gravi, luomo è stato portato nel carcere di Poggioreale. Scenario non molto diverso a Firenze, dove un uomo ha inseguito la moglie, assieme al figlio piccolo, fin dentro una pizzeria in piazza Alberti. Laggressore, unun cittadino di nazionalità romena di 26 anni, è poi finito in manette: è accusato di maltrattamenti in famiglia e sequestro di persona. Intorno alle 21, la moglie, di 25 anni, è entrata spaventata nel locale, chiedendo aiuto. I titolari del locale hanno subito allertato il 112. In seguito, dalle indagini è emerso che luomo la rinchiudeva abitualmente in casa, senza darle possibilità di uscire da sola. La donnna continuava a dire che veniva spesso picchiata, mostrando chiari segni di percosse. I militari, dopo varie insistenze, hanno bloccato luomo per condurlo in caserma dove, dopo aver sentito il pm di turno, è stato tratto in arresto. Luomo è stato accompagnato nel carcere di Sollicciano mentre la donna, medicata al pronto soccorso, è stata dimessa con una prognosi di dieci giorni. Ancora, ad Albenga, in provincia di Savona, un muratore di 37 anni è stato arrestato per aver picchiato a ripetizione con calci e pugni la convivente di 39 anni. I due figli della coppia erano costretti ad assistere alle scene che, ormai, si ripetevano costantemente. Sono stati i vicini di casa, intorno alle 2.30 di notte, dopo lennesimo litigio con grida sospette, ad avvertire i carabinieri che sono intervenuti nella casa dei conviventi. La donna è stata portata in ospedale, medicata, e dimessa con una prognosi di 22 giorni; il marito è stato portato in carcere con laccusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.