È fissata per il prossimo 21 gennaio l’udienza davanti alla Corte d’Assise per il giovane pakistano latitante, accusato dell’omicidio del connazionale Muhammad Arham, di appena 16 anni. Il minore straniero non accompagnato sul nostro territorio fu ucciso il 31 marzo 2023 al Novi Sad quando al culmine di una furiosa lite con tanto di bastoni e coltelli fu colpito a morte. L’azione fu ripresa in video e diffusa sui social. Per il suo omicidio vennero fermati poco dopo due giovani, uno intercettato alla stazione dei treni di Modena, l’altro estradato dal Regno Unito alcuni mesi dopo il delitto. L’imputato alla sbarra è l’unico maggiorenne tra i tre giovani coinvolti nel delitto, ad oggi ancora latitante. La vittima e i suoi aggressori, secondo quanto emerso dalle indagini, appartenevano a gruppi rivali. I due complici minorenni sono già stati giudicati dal tribunale dei minori e condannati rispettivamente a 14 anni e 8 mesi e 14 anni e 10 mesi di reclusione per omicidio e tentato omicidio. Sono state escluse le attenuanti generiche, evidenziando l’efferatezza dei gesti e la determinazione con cui i fendenti sono stati inferti. Il processo per il terzo imputato, al momento irreperibile, proseguirà quindi davanti alla Corte d’Assise, dove sarà pronunciata anche la sua sentenza.