Si è presentato al Comando dei Carabinieri di Modena, nella tarda serata di ieri, dichiarando che nel suo furgone parcheggiato all’esterno aveva trasportato il cadavere della moglie. Quindi si sarebbe costituito. Nel bagagliaio, i Carabinieri hanno trovato rannicchiato il corpo della donna, una 40enne italiana di origini russe. Aveva il capo interamente avvolto da un sacchetto nero di plastica stretto al collo con filo elettrico plastificato e, sotto, anche una cintura, presumibilmente utilizzata proprio per strangolarla. Una terribile storia che assume tutti i contorni del femminicidio. Ne dà notizia la Procura di Modena che ha arrestato nella quasi flagranza del delitto, con l’accusa di omicidio volontario aggravato Andrea Paltrinieri, modenese di 48 anni, ora destinato alla Casa Circondariale di Modena. Domani è previsto l’interrogatorio di garanzia. Intanto, da quanto si apprende, pare la coppia fosse in lite per l’affidamento dei due figli minori, dopo l’inizio delle pratiche di separazione. Nel febbraio di quest’anno, la donna aveva presentato istanza al tribunale di Innsbruck (Austria) per ottenere l’affidamento esclusivo. Proprio ieri c’era stata la sentenza che aveva stabilito che i piccoli sarebbero rimasti a vivere con la mamma, lontano da Modena. Il padre avrebbe comunque avuto diritto di visita, ma nei tempi e nei modi che andavano concordati con la donna. Non si esclude, quindi, che il movente possa essere legato proprio ai figli. Con questa ultima tragedia, salgono a 27 i femminicidi in Italia da inizio anno.